L’attuale poca presa di prospetti finlandesi in NHL
di Nicola Tosin
Perdendo tempo tra statistiche e notizie di contorno, ci si è resi conto che nel primo giro dell’ultimo draft NHL non è stato chiamato alcun giocatore finlandese. Un qualcosa accaduto pure nel 2021, due volte in poco tempo dopo che per un decennio non era mai successo. Un dato strano, inaspettato, contando che la nazionale finlandese viene da due ori mondiali negli ultimi quattro anni.
E’ vero che i mondiali sono un capitolo da leggere con estrema cura, i giocatori chiamati in causa cambiano di continuo e difficilmente risultano essere quelli di maggior caratura, però il fatto che dai tavoli disposti a Nashville non sia stato chiamato alcun finlandese fa aggrottare la fronte. E’ vero che nell’ultimo periodo il panorama svedese offre maggiore cassa di risonanza oltreoceano, basti vedere che alcune partite della SHL vengono passate pure su determinate reti come ESPN, però siamo sempre stati ancorati ad una certezza: Svezia e Finlandia si dividono la fetta per offrire maggiori talenti al campionato più blasonato del mondo. Un must europeo, come mettere i piedi sul pavimento una volta alzati dal letto la mattina.