La storia non si compie, ai Cats la Stanley Cup
di Miki Faella
Ad un pattino dalla storia si ferma la corsa degli Edmonton Oilers che, sotto di 3 dopo le prime tre uscite, si gioca in quel di Sunrise la storia ma sono i Florida Panthers ad alzare al cielo la loro prima Stanley Cup in 30 anni, vincendo per 2-1. Connor McDavid vince il Conn Smythe Trophy quale MVP della postseason, chiusa con la bellezza di 42 punti a referto (8+34!) e record nella storia della National Hockey League.
Parte bene nel primo periodo Florida che, sfruttando l’ingenuità di Foegele inizia subito in PP ma non sfonda dalle parti di Skinner con la spizzata di Verhaeghe a portare in vantaggio i Cats dopo 4′ col full strength sul ghiaccio; nemmeno il tempo di esultare che Janmark pareggia i conti, ad involarsi contro Bobrovsky e superandolo per il pareggio Oilers. Florida continua col piglio giusto ma la conclusione migliore arriva con Bouchard, che fa tremare i legni dello slot di casa senza trovare glorie, con Florida a chiudere all’assalto dello slot canadese.
Nel secondo drittel le cose si mettono bene per Edmonton subito all’avvio complice un generoso PP per gli ospiti che però trovano l’estremo di casa attento e vigile nonostante la forza del powerplay canadese che, incredibile ma vero, non avrà altre chiare chances nel restante periodo con i team a sfidarsi apertamente sul ghiaccio ma con Florida ad affondare il colpo con Reinhart, che di polso fulmina Skinner per il nuovo vantaggio dei Cats.
Nel terzo periodo i Panthers chiudono a riccio attorno alla gabbia di casa ma gli Oilers non ne approfittano, col tempo a trascorrere inclemente sulle lancette, ad andare per ben due volte vicino al pareggio con Hyman e McDavid (giocherà praticamente l’intero periodo!) e nel finale di gara, senza Skinner in gabbia l’acido lattico ha la peggio per Edmonton con Florida ad alzare al cielo la prima Stanley Cup nella propria storia.
Canada ancora a digiuno dopo 31 anni dall’ultima Stanley Cup portata sul ghiaccio canadese per la gioia del buon Gary Bettman, sul ghiaccio a premiare prima McDavid come MVP dei playoff poi Sasha Barkov, primo finnico ad alzare al cielo The Mug per la festa dei rats. Menzione particolare per l’HC di Florida Paul Maurice, alla prima Stanley Cup in carriera sul pancone.