La fine di un’epoca: Jaromir Jagr torna in Europa
di Fabio Sorini
Ci hanno sempre raccontato che le Leggende non smettono mai di brillare. Ci hanno sempre insegnato a portarsi nel cuore, per tutta la vita, queste Leggende, che hanno contribuito a cambiare lo sport che tanto amiamo. E la Leggenda in questione è di quelle pesanti, di quelle ingombranti. Di quelle amate da tante generazioni di tifosi.
Proprio in questi giorni, si è conclusa l’avventura di Jaromir Jagr nel campionato più bello del mondo. I Calgary Flames, la sua ultima squadra, alla quale si era unito in questa stagione, hanno “riassegnato” il classe 1972 al Kladno, squadra della Repubblica Ceca, della quale Jagr è il proprietario. La storia di Jaromir nella massima lega mondiale è di quelle che andrebbero raccontate in un film. Inizia a muovere i primi passi nei Pittsburgh Penguins, franchigia che gli permetterà di salire, per due volte, sul tetto del mondo, accompagnando il grande Mario Lemieux alla vittoria di due Stanley Cup. Tanta squadre cambiate, soprattutto nel nuovo millennio, e tanti tifosi fatti immanorare dall’arte delle sue giocate. Capitals, Rangers, Flyers, Stars, Bruins, Devils, Panthers e, da ultimo, Calgary.
I numeri che riassumono la carriera di Jagr sono mostruosi: 1733 partite giocate, 766 reti, 1921 punti realizzati. E una piccola parentesi italiana, oltretutto: nella stagione 1994-1995, Jaromir giocò sei partite a Bolzano, realizzando 16 punti complessivi. Un pezzo di Italia, quindi, nella sua carriera.
Per non parlare dei trofei che ha alzato: oltre alle due Stanley Cup, ha vinto una volta l’Hart Memorial Trophy, cinque volte l’Art Ross e due volte il Lester Pearson Award (ora chiamato Ted Lindsay Award).
Il 31 Dicembre del 2017, Jagr ha giocato la sua ultima partita nella NHL. NHL che sicuramente sentirà la mancanza di un campione di queste dimensioni, nonostante l’enorme quantità di talento che è presente in ogni franchigia all’interno della lega.
L’avventura di Jagr in NHL finisce qua. Ci ha fatto divertire e sognare per tantissimi anni. E, per questo, merita tutti gli applausi del mondo.
In bocca al lupo per il tuo futuro, Campione!