Alleghe: Carlo Lorenzi si racconta. La nuova stagione in riva al lago e non solo…
(da alleghehockey.com) – Se Carlo Lorenzi vestirà anche la prossima stagione la casacca delle Civette ormai non è più un mistero, ma una meravigliosa certezza per tutti i tifosi biancorossi e per la dirigenza di via Lungolago. Avremo il grandissimo piacere di rivedere sul ghiaccio del “De Toni” uno dei monumenti dell’hockey alleghese ed italiano.
La società Alleghe Hockey ci tiene a ringraziare Carlo Lorenzi per disponibilità e attaccamento alla maglia, che sarà fondamentale anche in questa stagione, non solo in termini di esperienza, ma anche come figura di riferimento nella crescita dei più giovani, che saranno il futuro dell’hockey nostrano. Nonostante le quarantasette primavere sulle spalle, il nostro “Carletto” da Canale D’Agordo ha deciso di rimettersi in gioco, dopo la passata stagione nella quale si era fermato precauzionalmente a causa della pandemia. D’altronde non poteva “Carabina Lorenzi“ (citazione con diritti d’autore del buon Mirko Mezzacasa) chiudere una onoratissima carriera così.
Ripercorrendo il suo percorso hockeistico trentennale (28 stagioni in biancorosso) snoccioliamo alcune curiosità e statistiche: chiamato amichevolmente “Ciaki” all’interno dello spogliatoio, Carlo è un terzino classe 1974, dall’esordio con l’Alleghe nella stagione 1991/1992, ha disputato un totale di 1294 partite (1014 con le Civette), di cui 843 in serie A, 185 in serie B, 17 in Coppa Italia, 38 di Alpenliga e 211 in Nazionale, dove con il blue team ha partecipato alle Olimpiadi invernali di Torino 2006, oltre a 10 mondiali. Tra gli allori conquistati ricordiamo la storica Alpenliga di Villach con l’Alleghe nella stagione 1992/1993, il campionato di serie B nella stagione 2013/2014 sempre con le Civette e indossando la maglia azzurra il mondiale di 1^divisione 2005. Complessivamente Carlo ha messo a referto 111 reti e 264 assist per un totale di 375 punti.
Lorenzi, per chi non lo conosce, è una persona riservata e di poche parole, ma con la disponibilità che lo contraddistingue e da grande professionista qual è ci ha raccontato un po’ di lui e di cosa ne pensa della nuova stagione sportiva che è quasi ai nastri di partenza sotto al Civetta:
Ciao Carlo, comincio chiedendoti come hai maturato la decisione di giocare questa stagione, mi era sembrato di capire che avevi dei dubbi fino a qualche mese fa…
“Gioco a hockey da una vita e mi piace tantissimo. Ci ho pensato bene, finché il fisico me lo permette e fin quando riesco a conciliare hockey e lavoro perché mollare? Poi, se la dobbiamo dire tutta, smettere dopo il modo in cui mi ero fermato l’anno scorso non mi andava proprio”.
Quali sono le tue aspettative per la nuova stagione?
“Mi auguro possa essere una buona stagione per l’Alleghe. Il campionato sarà sicuramente divertente e molto combattuto. Speriamo soprattutto che il Covid ci lasci giocare tranquilli”.
Cosa pensi del cambio di allenatore?
“Spiace per Juhani (Matikainen), è un ottimo allenatore, ormai era da un po’ di anni in riva al lago e conosceva molto bene la squadra e il campionato, aveva carisma e sapeva motivare i giovani. Ma sono convinto che Alessandro (Fontana) non sarà da meno”.
Come ti senti alla vigilia della tua trentunesima stagione hockeistica?
“Al momento sto’ bene. Vedremo più avanti con allenamenti e partite come andrà. Spero di continuare così e di poter dare una mano alla squadra”.
Hai già cominciato la preparazione?
“Purtroppo, nel periodo estivo, a causa del lavoro faccio fatica ad allenarmi con continuità. Ma non appena si calmerà il via vai turistico avrò più tempo per mettermi in forma”.
Cosa ti piace fare nel tempo libero, quando non sei impegnato con il lavoro?
“Tempo libero purtroppo ne ho pochino, ma quando posso adoro camminare in montagna, mi rilassa”.
Un’ultima curiosità, hai sempre avuto la maglia 14, il motivo di questa scelta?
“Non è stata una mia scelta quella del 14, ai tempi c’era poco da scegliere! Prendevi la maglia che ti davano o che avanzava e bon. Ma forse proprio per caso quel numero non mi è arrivato sulle spalle. Prima di me il 14 lo ha vestito il mitico Zep (Silvano Da Pian), ma ancora prima, come tutti gli appassionati di hockey ricordano, è stato quello di Nano (Orlando De Toni), che guarda caso è stato l’allenatore che mi ha insegnato a giocare ad hockey e a cui devo molto. Quindi, forse, proprio per caso quel numero non mi è stato dato”.
Foto alleghehockey.com