AIHL: hockey agli antipodi
di Miki Faella
Mentre in Italia prosegue l’infinita stagione estiva, con le uscite della Dolomiten Cup, amichevoli e preparazioni tra precampionato e qualificazioni olimpiche, agli antipodi è in pieno corso di svolgimento la Australian Ice Hockey League.
Aussie sui pattini
La sopracitata AIHL, lega che racchiude le otto massime realtà del palcoscenico australiano, è arrivata alla 17ma edizione della propria storia, ad una settimana esatta dalla chiusura della stagione regolare (28 uscite per team) con i ‘mini playoff’ che determineranno alla volta del 28 Agosto i campioni nazionali; a contendersi il titolo (già qualificate) saranno difatti i Melbourne Ice (matematicamente il miglior team di RS), i Perth Thunder, i campioni in carica dei Newcastle North Stars mentre l’ultimo pass lo staccano i capitolini del Canberra, ovvero sia i CBR Brave.
Salutano i sogni dei playoff con largo anticipo il secondo team di Melbourne (Mustangs), le due squadre di Sydney (Bears ed Ice Dogs) mentre proprio in casa dei fanalini di coda degli Adelaide Adrenaline, abbiamo avuto la fortuna ed il piacere sia di gustarci del sano hockey agli antipodi, così come scambiare quattro chiacchere col funambolico sniper Aussie Wehebe Darge, beniamino di casa abitando ad un niente dalla metropoli del South Australia.
Il Kangaroo Darge è, come altri giocatori europei/americani che scelgono di venire ‘giù’ in Australia, reduce dalla stagione classica invernale, approfittando del discreto livello raggiunto dal sopracitato campionato della AIHL.
Adelaide Adrenaline – CBR Brave 5-6
L’accoglienza del pubblico e della splendida Ice ArenA rink di Adelaide non risultan esser nulla affatto lontane migliaia di chilometri dalle platee europee o nordamericane, con oltre mille appassionati di hockey aussie a gustarsi l’evento, chiaccherando amichevolmente tra di loro compresa una sparuta rappresentanza di tifosi ed amici giunti dalla capitale per sostenere gli ospiti in questa due giorni nel South Australia (sabato sold-out col Brave vincitore per 5-4 agli SO) in fila pronti per il match domenicale.
Lo spettacolo sul ghiaccio non avrà i contenuti e la tecnica dei migliori palati raffinati di hockey a qualsivoglia latitudine ma per agonismo e (bel) gioco anche qui c’è di che divertirsi, con i due team a ben battagliare sin dai primi minuti del primo drittel (i primi due periodi da 15’ mentre l’ultimo drittel dura i canonici 20’,ndr); gli Adrenaline, nonostante l’ultimo posto già de facto acquisito, non risentono di particolari timori di sorta reverenziali, impegnando a più riprese il goalie ospite Toivonen bravo e reattivo; nel momento migliore dei padroni di casa arriva la rete dei Brave, bravi a sfruttare una colossale ingenuità del goalie di casa, a perdersi il disco malamente nello slot, con rete facile del quebecois Guertin. Nei minuti finali arrivano due rete in rapida successione, con O’Connor a regalare il pareggio agli Adrenaline in wrap-around ma sul filo della sirena arriva la rete dell’Aussie doc Casey Kubara (prospetto interessante e miglior rookie la scorsa stagione) a far mettere la freccia ai Brave.
Il terzo centrale si apre col Canberra a premere sull’acceleratore, premiata dalla doppietta di Kubara (bel 2vs1) ma dopo soli 2’ l’Adelaide torna sotto con lo slap di Greer dalla blu a dimezzare lo sconto; gli Adrenaline tengono bene i quotati ospiti ma con l’uomo in meno sul ghiaccio cadono nuovamente con Wudrick, nonostante le belle parate di King, peraltro ostacolato al momento della deviazione sottorete.
Inevitabilmente il colpo è accusato dai padroni di casa, in preda alle sfuriate degli ospiti, ad avere un sussulto proprio nel finale di tempo, con McGuinness a deviare nello slot per il 4-3 con cui si va al secondo riposo.
Nel terzo finale il bel gioco è sempre padrone dell’Ice ArenA e dopo la parata del match dell’estremo finnico del Brave (pinzata da dietro le spalle!) è la seconda rete di Wudrick ad aprire le segnature, con un bel tiro chirurgico nel sette di casa; King (ben 34 parate alla fine) evita il capitombolo per i suoi fermando un 2vs0 senza appello ed Huxley nuovamente dalla blu fa tornare sotto gli Adrenaline, bravissimi a pareggiare con lo yankee Battani in PP, depositando in rete dopo una bella discesa nel terzo ospite.
Nemmeno 2’ dura il pareggio, con Byers a punire l’infortunio dell’estremo di casa King, col disco a superare lentamente la linea di porta dimenticato dallo stesso goalie; il match cala gioco-forza di intensità visti i doppi impegni ravvicinati, con l’Adelaide solamente a sfiorare il pareggio nei minuti finali senza il goalie in gabbia, congedandosi per questa stagione dal proprio splendido e caloroso pubblico, prima delle classiche sessioni di foto ed autografi con i giocatori di casa.
Wehebe Darge, enjoy in Australia!
Proprio a fine partita abbiamo scambiato due chiacchere con lo sniper Aussie Darge, 24enne giocatore idolo di casa, a tornare ogni estate australe nella natia Adelaide dopo le classiche fatiche ‘hockeystiche’ autunnali/invernali.
Wehebe cosa ci puoi dire del movimento qui in Australia?
Beh, siamo una federazione giovane che ha voglia di far bene e fare conoscere sempre di più questo sport nelle città australiane, dove per calore e tifo nonostante le piccole arene, è sempre festa ed un piacere giocare. Quest’anno poi è stata una bella esperienza anche con l’Australia nei mondiali messicani, dove abbiamo trovato la promozione (Darge miglior realizzatore e giocatore della rassegna,ndr).
Come è stata la stagione in Europa?
In Belgio ho conosciuto questo nuovo campionato (BeNeLiga,ndr) dopo le belle stagioni passati in Nordamerica tra Florida, Alaska e Midwest ma è sempre bello tornare qui a casa ad Adelaide con gli Adrenaline tutti gli anni dove mi godo un po’ di aria sana di casa!
Progetti per il futuro Wehebe?
Continuare sempre a migliorarmi ed a divertirmi soprattutto, la prossima stagione giocherò ancora in Europa anche se mi manca l’America e sarò nella seconda serie inglese.
Ringraziamo Wehebe per la disponibilità e simpatia.