KHL: sempre lotta aperta nella Eastern Division
di Miki Faella
Dopo aver parlato della combattiva ed agguerrita Western Conference, dominata in lungo e largo dallo SKA San Pietroburgo, ci spostiamo nella Eastern dove i giochi in vetta sono sempre apertissimi ad ogni uscita con Ak Bars Kazan, Avangard Omsk e Neftekhimik Nizhnekamsk racchiusi nell’arco di soli tre punti. Da tenere sotto la lente d’ingrandimento anche i Barys Astana del duo terribile Vey-Dawes, mentre è bagarre nella zona centrale della classifica, con Metallurg e Salavat un pattino indietro alle leader ed infine, l’Amur Khabarovsk a tornare prepotentemente in corsa dopo un ottimo filotto di vittorie nelle ultime settimane.
Le prime 5 della classe ad Est
Perdono qualche punticino gli Ak Bars Kazan (63 punti in 33 uscite) del navigato Zinetula Bilyaletdinov sempre in vetta alla rispettiva Division, frutto di un Novembre altalenante con solo 2 vittorie a fronte di 6 uscite: dopo il ritorno dall’Estremo Oriente, i ragazzi guidati dal ceco Jiri Sekac, miglior scorer del Kazan con 11+16, han trovato il sorriso in quel di Podolsk per 4-1 (1+1 Sekac) e nell’ultima uscita nella ostica arena di Ufa, schiantando con un secco 5-0 il Salavat grazie allo scatenato Tkachyov (2+1), unito al solito stellare Emil Garipov (1.84GAA e para al 94%!) ad abbassare la saracinesca con soli 21 interventi per il quarto shootouts stagionale. KO rimediati invece nell’ordine con Torpedo, Minsk, CSKA Mosca, mentre nel big-match con l’Avangard la sconfitta è arrivata agli SO per 4-3.
A due lunghezze dal Kazan, troviamo il Neftekhimik Nizhnekamsk (61 punti) dello scorbutico Nazarov, che dopo la trasferta in Cina, ritrova il sorriso con 4 vittorie in 6 uscite: a cadere nell’ordine sono il Chelyabinsk (4-3, doppio Nestrasil) ed il Sibir in casa (4-1, Ezhov 29sv) archiviando la pratica Novosibirsk a cavallo del primo terzo iniziale. Solo una vittoria fuori casa contro il Podolsk (2-1so) con altra prestazione strepitosa di Ilya Ezhov (50sv!) e Galimov determinante agli shootouts; chiude infine col sorriso la W per 5-2 contro il Magnitka, col solito Galimov (1+2), mattatore nel terzo finale.
Dopo 4 KO consecutivi, riprende smalto e la testa della Chernyshev Division lo stesso Avangard Omsk (60 punti), tornando in auge con quattro altrettante vittorie consecutive, prima dello stop firmato Jokerit, ad aprire il tour on-the-road ad Ovest: i ragazzi di Skabelka schiantano dapprima lo Slovan per 5-1 (0+3 Kugryshev), per poi regolare nell’ordine, grazie all’ispirato backup Oleg Shilin, il Barys per 2-1 agli shootouts (27sv) ed il Sibir in casa per 1-0 (GWG Menshikov) con l’estremo difensore a mandare in bianco il Novosibirsk con 24 parate. Chiude infine la bella striscia vincente la vittoria contro l’Ak Bars Kazan per 4-3, frutto della verve ispirata di Pettersson (0+2), team leader per l’Avangard con 7+14.
Solo un punto raccolto invece nelle ultime 3 uscite da parte del Barys Astana (58 punti), a perdere un po’ contatto con le vette della Eastern Conference dopo un bel filotto interno in Kazakistan, che aveva rilanciato le quotazioni dei ragazzi di Koreshkov, trascinati come sempre dal duo stellare Vey-Dawes, sempre Top Scorer della Lega, con la bellezza di 86 punti raccolti fin qui in due, a tenere a bada il duo dello SKA Gusev-Kovalchuk. Dopo aver perso agli SO come detto contro l’Avangard, arriva un doppio KO a Novosibirsk per 0-4 e 4-6, con i kazaki a viaggiare verso Ovest per le prossime 3 partite di Novembre.
A tre lunghezze dal Barys troviamo l’Avtomobilist (55 p.)di Krikunov che, dopo aver salutato Yekaterinburg con due sconfitte arrivate in overtime, si rifanno on-the-road contro il Torpedo per 4-2, con (prima) rete vincente dell’ex NHLer Parenteau mentre in quel di Cherepovets vincono per 5-2 (doppio King) mandando agli archivi la pratica già poco prima di metà partita. Chiudono il road trip due KO contro Riga e Spartak prima del ritorno ai piedi degli Urali.
Altra cinquina terribile a ridosso della linea playoff
Metallurg Magnitogorsk e Salavat Ufa occupano posizioni decisamente non consone ai loro standard abituali, col Magnitka (52 punti) sempre alla ricerca della quadratura per tornare competitivo come si augura coach Kozlov: il leggendario Mozyakin è sempre team leader indiscusso per il Metallurg (15+16), chiudendo il lunghissimo road trip in perfetta parità (3 vittorie e 3 KO) prima del ritorno in casa a cercare punti pesanti per rilanciare le proprie quotazioni, dopo i sorrisi ad Yekaterinburg (3-2OT, Chibisov) ed il doppio shutouts consecutivo dell’ermetico Vasily Koshechkin in quel di Riga (3-0, 22 parate) ed 1-0 @ Cherepovets (ben 39 interventi). Westerlund si affida come sempre alla propria linea scandinava Omark-Kemppainen-Hartikainen, ma i risultati non premiano assolutamente il Salavat (50 punti), a raccogliere solo 2 vittorie nelle ultime 9(ultima a Sochi per 3-1, 1+1 Omark) uscite, precipitando sempre più in classifica ed agganciato dal Sibir Novosibirsk in ottava posizione.
I siberiani difatti trovano 3 vittorie nelle ultime quattro partite, a piegare dapprima l’Ugra per 2-1 in overtime (doppio Bergstrom) mentre in casa battono come anticipavamo il Barys, prima per 4-0 (Krasikov 27 parate) poi per 6-4 (doppietta Ignatovich), rilanciando le proprie chanche.
Appena sotto la linea calda, troviamo Traktor (48 punti) ed Amur (46), col Chelyabinsk a terminare la propria striscia on-the-road in pareggio (3 vittorie-3 sconfitte), in quel di Yekaterinburg (3-2ot, GWG Polygalov ), Nizhni Novgorod (4-1, doppio Sharov) e Riga (3-1, Szczechura GWG) mentre sono in grandissimo spolvero i ragazzi di Khabarovsk, il team più caldo di questo mese nella remota Siberia sull’Amur. Ben 6 vittorie interne sulle otto disponibili, con la truppa di coach Martemyakov a tornare prepotentemente in auge, superando il Neftekhimik per 5-4OT, Ak Bars e Salavat sempre per 3-1, il Sochi 2-0 ed infine Minsk (3-2ot) con altro 3-1 rifilato invece allo Yaroslavl; ad un nulla dall’impresa contro la corrazzata SKA (2-3) per le tigri siberiane.
Oriente IN Occidente OUT
Di umore decisamente opposto vanno a braccetto il Kunlun (42 punti) e l’Admiral (36p), che ipoteticamente possono ancora re-invertire la rotta per un virtuale posto al sole, coi cinesi però a fare in conti con un catastrofico periodo, in cui trovano solamente una vittoria nelle ultime 10 uscite all’ombra della Grande Muraglia, mentre torna a sorridere dopo un periodo buio il Vladivostok, a trovare 5 vittorie nelle ultime nove partite, beneficiando sia del fattore Kunlun (doppia vittoria in Cina) sia del fattore interno, con 3 vittorie ma intervallate dalle solite amnesie offensive.
Chiudono mestamente il Lada Togliatti e lo Ugra Khanty-Mansiysk (28 e 27 punti) che, esclusa la Dinamo Riga ad Ovest, sono sempre fanalino di coda della Lega.
Questa la classifica della Eastern Conference ad oggi:
AK Bars Kazan 63 punti (Kharlamov Division); Avangard Omsk 60 punti (Chernyshev Division); Neftekhimik Nizhnekamsk 61; Barys Astana 58, Avtomobilist Yekaterinburg 55; Metallurg Magnitogorsk 52; Salavat Yulaev Ufa e Sibir Novosibirsk 50, Traktor Chelyabinsk 48; Amur Khabarovsk 46; Kunlun Red Star, 42 punti; Admiral Vladivostok 36 punti; Lada Togliatti 28 ed Ugra Khanty-Mansiysk 27 punti.