World Cup 2016: chiuso il ciclo delle amichevoli

di Miki Faella

A meno di tre giorni dal primo faceoff della terza edizione della World Cup di Hockey, evento ampiamente seguito sul portale Hockeywords che presenterà, prima dell’inizio della competizione, il calendario completo ed i rispettivi roster aggiornati delle otto nazioni/selezioni presenti sul ghiaccio dell’Air Canada Centre di Toronto, assieme ai classicissimi resume quotidiani

Diamo un’occhiata al (bel) ciclo di amichevoli appena concluso, aggiungendo un paio di considerazioni prima dell’overture.
Risultati Amichevoli:
8 Settembre : (San Pietroburgo) Russia-Rep.Ceca 4-3 (1-1;2-0;1-2)
(Helsinki) Finlandia-Svezia 3-2ot (0-0;1-1;1-1;1-0)
(Québec City) Nord America-Europa 4-0 (0-0;3-0;1-0)
C’era molta attesa per la prima uscita delle neonate selezioni, ovvero sia il Team Nord America (i migliori U23 nordamericani) ed il Team Europa, formata dai giocatori del Vecchio Continente non rappresentati dalle nazionali alla WC 2016, con i ragazzi di McLellan a prendere il largo nel terzo centrale la selezione europea (3 reti nei primi 8’) con MacKinnon (doppietta) ad aprire e chiudere la contesa; 23 parate e SO per Matt Murray, fresco vincitore della Stanley Cup con Pittsburgh.
Le classicissime sfide Russia-Cechia e Finlandia-Svezia, finiscono appannaggio dei padroni di casa, con la Sbornaja a superare solo nel terzo finale l’arcigna resistenza ceca al termine di un match spigoloso come tradizione vuole (1+1 Panarin/Kempny, mentre in quel di Helsinki è il difensore dei Pens Maatta a risolvere la contesa ad un nulla dagli shootouts.

9 Settembre: (Columbus) Stati Uniti-Canada 4-2 (2-0;1-1;1-1)
Il derby nordamericano se lo aggiudica la selezione a stelle e strisce che, nonostante la grandinata di conclusioni canadesi verso lo slot di Bihop/Quick (41sv!), hanno la meglio sui cugini alla distanza, grazie alle reti di Parise, Kane, Pavelski mentre a porta vuota Stepan manda agli archivi l’uscita.

10 Settembre: (Praga) Rep.Ceca-Russia 2-1so (0-0;0-0;1-1;0-0;1-0)
(Goteborg) Svezia-Finlandia 6-3 (2-0;1-2;3-0)
(Ottawa) Canada-Stati Uniti 5-2 (3-1;1-1;1-0)
Classico back-to-back invece per la seconda tornata di uscite, con Cechia, Svezia e Canada ad ‘impattare’ la serie. La Rep.Ceca supera agli SO la Russia, riagguantando il match sul finire con la rete di Plekanec, a pareggiare il vantaggio di Kucherov, nonostante il maggior numero di conclusioni (34-21); agli shootouts è risolutore la rete del texano Hemsky. Non c’è invece storia nelle vittorie firmate Svezia e Canada, con i ragazzi di Gronborg a banchettare contro i finnici per 6-3, grazie ad uno scatenato Hornqvist, mentre la doppietta di Tavares, permette al Canada di superare 5-2 gli States, al termine dell’ennesima partita particolarmente vivace (ben 28 penalità!) e finale tutto pepato.

11 Settembre: (Montréal) Nord America-Europa 7-4 (5-1;0-2;2-1)
Controtendenza i pericolosissimi baby nordamericani, capaci di schiantare per la seconda volta in due giorni la selezione europea, frutto di un primo terzo folle (5-1!) e le doppiette firmata a fine gara da Gaudreau, Ekblad e Larkin.

13 Settembre: (Washington) Stati Uniti-Finlandia 3-2 (1-0;2-0;0-2)
Manca di un nulla la remuntada la Finlandia @ Washington, scappata via nei primi 25’ di gara grazie alle reti di Oshie, Kesler e Stepan, mentre sono inutili le reti di Laine e Jokinen nel terzo finale.

14 Settembre: (Pittsburgh) Nord America-Rep.Ceca 2-3 (0-1;0-0;2-2)
(Washington) Europa-Svezia 6-2 (1-0;2-1;3-1)
(Pittsburgh) Russia-Canada 2-3ot (0-1;0-0;2-1;0-1)
Ultima tornata di amichevoli nella nottata appena andata agli archivi, col primo stop dei baby nordamericani contro la Rep.Ceca, vittoriosa per 3-2 (1+1 Palat) nonostante il continuo assalto da parte dei ragazzi di McLellan ad impegnare severamente il duo Neuvirth/Mrazek con la bellezza di 44 conclusioni; primo sorriso per la selezione europea, a schiantare con un tennistico 6-2 la Svezia, piegata dall’hat-trick dell’Oilers Draisaitl. Infine la rete di Ryan Getzlaf, regala il successo sudatissimo del Canada contro la Russia per 3-2 (0+2 Burns); Bobrovsky semplicemente mostruoso per tutta la contesa con 45 interventi.

Analisi Pre-World Cup
crosbyTerminato il trittico di uscite da parte di tutte le otto nazionali/selezioni, diamo uno sguardo più da vicino alle rispettive partecipanti, iniziando dallo strafavorito Canada, padrone di casa, a voler portare a casa la seconda World Cup dopo quella del 2004; il team di Babcock parte con i favori del pronostico, avendo un team praticamente perfetto in ogni reparto, con solo l’imbarazzo della scelta (vedi il trio di goalie) così come in difesa ed attacco nonostante qualche defezioni pesante (Keith e Seguin) ma ottimamente sostenuta dall’infinito bacino canadese, guidata dai vari Crosby, Thornton e Toews.
Gli Stati Uniti saranno il solito spauracchio della competizione, avendo scritto nel DNA che, quando tutto gira a meraviglia, son capaci dell’impresa da annali, come il Miracle On Ice firmato Herb Brooks nel 1980 oppure la prima World Cup portata a casa nel 1996; anche qui imbarazzo della scelta tra gli yankee in gabbia, mentre l’attacco potrebbe risultare devastante con Kane, Oshie e Pavelski ben sopportati dall’eterno Suter a guardia della difesa.
Attenzione però al Team Nordamerica, un mix esplosivo di talento allo stato puro unito alla voglia di far benissimo, ad iniziare dal formidabile Connor McDavid, Capitano dei ragazzi agli ordini della volpe Todd McLellan, alla guida di ragazzi già affermati in NHL (vedi MacKinnon, Ekblad oppure Murray) così come chi ha fame di mostrarsi come la prima scelta dei recent draft, Auston Matthews.

lundqvistL’altra selezione presente a questa rassegna, il Team Europa, sembran al momento essere quella meno sostanziosa ma l’asse (fortissimo) slovacco può esser determinante nei moment chiave della competizione (vedi Gaborik oppure Chara), senza dimenticare Kopitar oppure il duo tedesco Drasailtl-Rieder che ben ha fatto in amichevole.
Dalla selezione europea passiamo al duo scandinavo, sempre ostiche in qualsivoglia situazione, specialmente nella gestione tecnico-tattica delle partite, dove sono maestri: se la Finlandia propone una chemistry di prim’ordine tra navigati Nhlers e giovani che mettono l’anima sul ghiaccio (vedi Aho-Laine) con la solita granitica difesa a coprire verosimilmente Rinne partente.
La Svezia invece, partendo proprio dal fuoriclasse Hank Lundqvist in porta che, nonostante l’ultimo passaggio a vuoto in amichevole, risulta scomoda in ogni frangente con gli eterni Sedin in attacco assieme a Forsberg, Eriksson e Landeskog, mentre la difesa sarà tutta questione di Karlsson, il terzino offensive più forte del mondo. La Repubblica Ceca vista in preparazione mostra nel reparto difensivo il suo punto di forza, senza sottovalutare Plekanec e Voracek alla guida; chiudiamo col botto, ovvero sia con la fortissima (ma spesso incostante) Russia di quel Alex Ovechkin, chiamato a fare benissimo dopo il flop in post-season, a contare sul sostegno dei letali Paranin, Tarasenko e Malkin, senza dimenticare l’eterno Datsyuk, mentre in gabbia Bobrovsky dovrebbe essere lo starter.

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