Valpellice: email inviate da Cogno e Pron a Daniele Arghittu

(da hcvalpellice.it) –
Oggetto: Commento sull articolo di pag 2 – Cotta Morandini: i lavori non compromettono l attività

Buongiorno Daniele,
ho avuto modo di leggere l’articolo di cui all’oggetto e devo dire che mi spiace davvero sempre molto che la nostra Società venga dipinta come inaffidabile o addirittura incapace.
Vorrei solo ricordare e far presente che la Società che rappresento da ormai 7 lunghi anni ha iniziato nel 2010 la gestione temporanea (come ricorderai bene si rinnovava a fine agosto il contratto di comodato con la Regione poiché quest ultima non presentava mai il bando di gestione) che ha sempre generato, inevitabilmente, l’impossibilità di programmare a medio-lungo termine e di utilizzare maggiormente l impianto nei mesi estivi.
Tra l altro, in tutto questo periodo, l’HC Valpellice ha sempre cercato, con enormi difficoltà, di sopperire ai continui ritardi dei pagamenti del contributo concordato per la gestione.
Dovresti inoltre ricordare che la Valpe ha fatto risparmiare alla proprietà, in questi sette anni, una cifra che supera i 2.100.000 di euro.
Questo importo deriva dal fatto che il contributo regionale era pari alla metà del budget di spesa utilizzato da parte di TOP per gestire lo stesso impianto.
Ma veniamo a periodi più recenti.
Nel 2014 la Regione riesce, finalmente, ad approntare il bando per la gestione a cui partecipano due ASD: HC Valpellice e Sporting Pinerolo.
La Valpe si aggiudica il bando triennale di gestione per due motivi: il primo perché confeziona un programma decisamente più corposo e dettagliato dello Sporting e secondo perché, seppur per una minima differenza, presenta un importo più basso dell altro concorrente.
Questa situazione ha però danneggiato la Valpe di ben 33.000 euro all anno che sommati per la durata della gestione fanno una differenza decisamente importante per le casse societarie.
Purtroppo però la proprietà, terminata la fase di aggiudicazione, non provvede a redigere il contratto di gestione, come previsto dal bando.
Contratto che è stato firmato solamente agli inizi di aprile di quest anno!!!!
I nostri Avvocati e non solo ci hanno sempre fatto presente che avremmo dovuto inviare alla Regione una diffida poiché, come ben saprai, la legge prevede termini davvero ristretti per il perfezionamento del contratto a seguito di assegnazione da bando pubblico.
Purtroppo noi, per evitare tensioni e problemi alla Regione abbiamo sempre fatto buon viso a cattivo gioco e abbiamo atteso che le cose si mettessero a posto col tempo, sopportandone i disagi, finanziari e non.
In ogni caso ad oggi 18 maggio, la Valpe non ha ancora incassato un euro del contributo pattuito ed anzi ha anche anticipato circa 30.000 euro per l esecuzione dei lavori necessari per l ottenimento del rinnovo del certificato di prevenzione incendi, che era scaduto prima dell inizio della nostra gestione, nel lontano 2010.
Questo è uno dei tanti motivi che hanno rallentato la stesura definitiva del contratto.
Mi è sembrato doveroso ripercorrere le tappe di questa vicenda per affermare che in rarissimi casi, o forse addirittura in nessun altro caso ci sarebbe stata una ASD che si sobbarcava questa devastante situazione.
Percepire infatti il contributo concordato quasi sempre a fine stagione, con ritardi decisamente troppo importanti, avrebbe messo in ginocchio (almeno credo) qualsiasi società sportiva dilettantistica.
Inoltre se si considera l assurda scelta federale di cancellare di fatto il Campionato di Serie A e la Coppa Italia (di cui noi eravamo detentori), facendo perdere alla nostra Società gli sponsor, i giocatori e tutto l entourage che una squadra dei massimi livelli coinvolge, direi che si può tranquillamente affermare che è stata un impresa titanica riuscire a tenere aperto l impianto per tutta la stagione.
Ovviamente per ottenere questo risultato abbiamo necessariamente dovuto cercare soluzioni tampone per riuscire a diminuire ancora i costi di gestione, anche a scapito di qualche piccolo sacrificio da parte degli utilizzatori.
Rammento inoltre che la Società Bulldogs è sempre stata nell orbita Valpe e agli inizi della scorsa stagione era stato sottoscritto un contratto tra le parti che autorizzava questa società a gestire in autonomia il settore giovanile della HC Valpellice.
In base alle condizioni di tale accordo, l’HC Valpellice rinunciava ad incassare le quote sociali dai genitori dei ragazzi e autorizzava la Bulldogs a raccogliere (anche utilizzando il brand Valpe) le sponsorizzazioni interno ed esterno stadio e garantiva almeno 500 ore di utilizzo della pista alle giovanili, con orari scelti dai responsabili Bulldogs.
Come contropartita l’HC Valpellice avrebbe incassato il pagamento, a prezzo ridotto, delle ore ghiaccio garantite dal contratto ed una commissione per il servizio di realizzazione e posa in opera delle pubblicità raccolte dalla Bulldogs.
Peccato che in una riunione che si è tenuta l’11 marzo scorso, alla presenza dei Signori Mathieu Giorgio, Salvai Massimo, Solaro Graziano per la Bulldogs e il sottoscritto, Mauro Solera e Marco Pron per l HC Valpellice e Marco Bellion in qualità di presidente del CR Piemonte Fisg, si erano definiti dei precisi impegni per il pagamento, da parte della Bulldogs, delle fatture a quel tempo ancora non pagate e precise garanzie di pagamento per le ore ghiaccio ancora da consumare fino al termine della stagione.
Accordo che la Bulldogs, purtroppo, non ha ancora onorato ed è per questo unico motivo che lo stadio non viene utilizzato dagli atleti delle giovanili.
Come affermato più volte non è immaginabile (questa volta certamente sì….) continuare ad usufruire di un servizio, generando ulteriori costi per il gestore, senza pagare quanto dovuto.
E un po come se uno pretendesse di utilizzare una palestra senza aver pagato il canone di abbonamento.
Ti informo inoltre che abbiamo anche informato la Regione di questa situazione, ribadendo che lo stadio non è affatto chiuso e può essere utilizzato da tutte quelle società che ne fanno richiesta, a patto che, ovviamente, non abbiano debiti nei confronti della nostra società.
Quanto dichiarato quindi da Salvai non è corretto ed il problema, come potrai facilmente intuire, si risolverebbe immediatamente in un nano secondo se la Bulldogs ottemperasse ai propri impregni finanziari nei nostri confronti.
Chiudo questa missiva con una nota di particolare orgoglio.
Vorrei infatti farti presente che lo stadio di Torre Pellice è una piccola “bomboniera”, pulito e funzionante.
Questo risultato si è potuto ottenere grazie al quotidiano e impegnativo lavoro del nostro Direttore, Marco Pron e di tutti i suoi diretti collaboratori.
Cosa che ahimè non si può certo affermare per quanto riguarda lo stadio di Pinerolo a cui abbiamo partecipato, come ben sai, alla gara di gestione.Per quella occasione ci siamo potuti rendere conto di persona (e l’abbiamo fatto presente nella nostra offerta) dello stato in cui versa tale struttura.
Quindi, se ne avrai voglia e tempo, ti inviterei a visitare le due strutture, affinché tu possa renderti conto di persona di quanto dichiarato.
Ed anche se ad oggi non “tifi più per la Valpe” ma sappiamo che hai cambiato casacca, ti chiederei la gentilezza di cercare sempre il contraddittorio con le parti interessate prima di scrivere articoli, al fine di poter confezionare un informazione sicuramente più chiara, equa e trasparente.
Un caro saluto.

HC Valpellice
Il Presidente
Marco Cogno

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Buongiorno Daniele , sono Pron, il direttore dello stadio, mi permetto di scriverti dandoti del tu in quanto ci conosciamo.
Ho letto il tuo articolo e volevo rispondere a quanto affermato da Salvai sul caso dei lucchetti che io stesso ho messo in accordo con la società.
Premetto che all inizio della stagione, ho dato alla Bulldogs alcune chiavi dei cancelli per agevolare la loro gestione del settore giovanile, specialmente per i ragazzi che, arrivando dalle trasferte di notte, non dovevano portarsi a casa i borsoni ma li depositavano direttamente negli spogliatoi.
Giunta la chiusura delle attività sul ghiaccio e non avendo avuto richieste formali che devono essere avallate dall’HCV, sia per attività a secco che di altra natura, chiudere a chiave i cancelli di uno stadio non è solo doveroso ma è obbligo nei confronti della proprietà.
Tutto questo chiacchierare sui lucchetti non ha alcun senso, i cancelli sono comunque chiusi dalla loro serratura. Nessuno avrà quindi più accesso alla struttura se non previa autorizzazione.
Spero di avere fatto un po di chiarezza , ti ringrazio per l’attenzione.
Buona giornata

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