Valpeagle e IHL: fumata grigia

(da hcvfilatoio2440.it) – L’Assemblea dei Soci della Cooperativa Hcv Filatoio 2440 ha stabilito di rimanere aperta secondo le possibilità previste dallo Statuto, per deliberare quale futuro dare alla stagione in avvio secondo l’ordine del giorno di cui ieri sera si è dibattuto.

La decisione è stata presa dopo che i soci hanno convenuto sul fatto che qualsiasi deliberazione presa sarebbe stata affrettata e comunque non suffragata da certezze, a fronte del fatto che i diversi possibili scenari illustrati dal Presidente Fabrizio Gatti portano a risultati di budget diametralmente opposti fra loro.

A questo proposito su un punto tutti sono stati d’accordo senza alcuna discussione: nessuno ha intenzione di prendere in considerazione l’ipotesi dello scenario a porte chiuse che comporta un disavanzo di circa 50 mila euro!

Il tema del progetto sportivo – nelle prossime ore verrà ufficializzato il roster – non è in discussione, tutti sono consapevoli che questa sarà ancora di più che in passato una stagione di valorizzazione dei giovani e degli elementi locali: il fatto è che in termini di budget gli elementi contradditori ancora in essere rendono impossibile prendere una decisione.

Non sono solo le società di hockey su ghiaccio, ma tutte le società sportive – e di conseguenza le relative Federazioni e Regioni – a interpretare in maniera diversa ciò che il dpcm del 7 agosto, in validità fino al 7 ottobre, dice in relazione allo svolgimento di manifestazioni sportive.

Le lettera “e” del punto 6 dell’art. 1 deroga soltanto ai “singoli eventi sportivi di minore entità” la possibilità di ospitare un massimo di 200 spettatori al chiuso. Mentre la successiva lettera “f” afferma che “gli eventi e le competizioni sportive riconosciute di interesse nazionale e regionale dal Coni e dalle rispettive Federazioni sono consentiti a porte chiuse ovvero all’aperto senza la presenza di pubblico”.

La contraddizione è palese.

E quindi nel mondo dello sport si è scatenato nelle ultime settimane un dibattito dove a seconda del tipo di sport, di Federazione e di territorio coinvolti il dpcm viene interpretato in maniera differente, così come ognuno dà una visione di parte su cosa è da ritenersi singolo evento, cosa si intende per entità minore e quali sono o meno le competizioni da ritenersi di interesse nazionale.

A rendere ancora più confuso lo scenario sono poi subentrate anche le Regioni e le Province Autonome perchè sempre il medesimo decreto concede ai singoli Presidenti la facoltà di concedere delle deroghe a quanto sopra, sottoponendo al Comitato Tecnico Scientifico specifici protocolli di sicurezza.

Si va quindi da chi giocherà a porte chiuse, a chi concederà l’ingresso a un massimo di 200 spettatori per arrivare a chi invece avrà deroghe per ospitarne 500 oppure persino il 25% della capienza dell’impianto.

Anche i protocolli sportivo e medico non risultando ancora sottoposti al vaglio del Comitato Tecnico Scientifico rendono impossibile la valutazione di impatto gestionale a carico delle singole società e dei suoi dirigenti in tema di responsabilità.

Le società di IHL e la appena costituita Lega si stanno confrontando in queste ore e probabilmente lo faranno ancora nei prossimi giorni per definire e approvare insieme alla Fisg gli atti ufficiali che chiariranno in maniera ufficiale l’argomento, perlomeno fino al 7 ottobre prossimo quando il nuovo dpcm potrebbe modificare lo scenario o semplicemente reiterare quanto attualmente in vigore.

Nel frattempo – a prescindere dalla decisione che verrà presa dall’assemblea dei soci – nell’ipotesi che venga confermato l’inizio del campionato al 26 settembre, la Valpeagle sarà comunque costretta a richiedere nei prossimi giorni il rinvio della prima gara casalinga nell’impossibilità di disporre dell’impianto di gioco, dal momento che il Comune di Torre Pellice ha appena avviato le procedure per l’apertura dell’impianto e pur con tutta la buona volontà non esistono i tempi tecnici da parte del gestore per la realizzazione di quanto previsto dalle linee guida del Governo e da quelle specifiche della Fisg in tema di utilizzo dello stesso, a prescindere o meno dalla eventuale presenza di spettatori (che ovviamente le renderebbe ancora più complesse) alle gare.

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