Stanley Cup Finals Preview: chi la spunterà tra Vegas e Washington?

di Marco Meneghetti

Ci siamo: il momento più atteso della stagione hockeystica è finalmente arrivato: per circa due settimane (nel caso si arrivi a Gara-7) l’intero mondo dello sport più rapido ed entusiasmante che esista si fermerà in attesa di sapere che inciderà il proprio nome nell’immortale Stanley Cup, forse il trofeo più ambito nella storia di questa disciplina.

Anche quest’anno, lo show-down finale sarà tra due team a stelle e strisce, i nuovi arrivati Vegas Golden Knights e gli eterni underachiever Washington Capitals: per entrambi, si tratterebbe della prima Stanley. Vediamone nel dettaglio le traiettorie che li hanno condotti alle Finals.

Vegas Golden Knights

Ammettiamolo: lo scorso ottobre nessuno avrebbe scommesso molto sui Golden Knights. Catapultati in un’improbabile location, avara non solo di hockey su ghiaccio ma addirittura di grandi leghe sportive nordamericane in generale (situazione che sta cambiando soltanto ora, con l’arrivo nei prossimi anni degli Oakland Raiders della NFL), i Golden Knights hanno centrato contro ogni previsione una stagione ad alti livelli, grazie a un roster in grado di amalgamare giocatori di esperienza come Marc-André Fleury (ex Penguins), James Neal, Jonathan Marchessault, Pierre-Edouard Bellemare e Luca Sbisa con giovani promesse quali  William Karlsson, Malcolm Subban e Alex Tuch. Con un record di 51-24-7, i Golden Knights sono il primo team dal 1927 (quell’anno toccò ai New York Rangers) ad aggiudicarsi la propria Division nella stagione inaugurale, i primi ad accedere ai playoff nell’anno di debutto dal 1980 (quando furono gli Oilers e gli Hartford Whalers, entrambi provenienti dalla WHA, a riuscirci), e la prima squadra d’espansione ad accedere subito alle Stanley Cup Finals dopo i Blues dell’annata 1967-68, quando, però l’intera West Division era composta di squadre di nuova introduzione. Forti di 109 punti, i Golden Knights hanno sconfitto i Los Angeles Kings in 4 gare secche, gli Sharks di San Jose in 6 partite, e i Jets in 5 match. Ora giunge la grande occasione per portare la Stanley Cup in una delle città più distanti dall’immaginario “classico” della National Hockey League (ma non la sola, pensando ai casi di Dallas, Tampa Bay e Carolina), avendo bene in testa le continue, e talvolta discutibili, scelte geografiche del Commissioner Gary Bettman in fatto di espansione. Il colpo di scena avrà luogo a Sin City? Si aprano le danze.

Washington Capitals

La Grande Incompleta. Forse è questo il titolo più adatto per la franchigia del District Columbia, che arriva alle Finals per la seconda volta nella sua storia dopo essere stata spazzata via dai grandi Red Wings dell’annata 1997-98. Con un team sostanzialmente invariato rispetto alle scorse stagioni, forte dei rinnovi di Oshie, Grubauer, Kuznetsov e Burakovsky, oltre naturalmente al pilastro Alexander Ovechkin (vincitore del Maurice “Rocket” Richard Trophy grazie ai suoi 49 goal segnati durante la regular season), e con le aggiunte di Michal Kempny dai Blackhawks e Jakub Jerabek dai Canadiens, i Caps hanno concluso la stagione con 105 punti, un record di 49-26-7 e la vittoria della Metropolitan Division per il terzo anno di fila (terza piazza complessiva nella Eastern Conference). Ai playoff, un iniziale momento di difficoltà nel primo turno li aveva portati a uno 0-2 nella serie contro Columbus; grazie a quattro vittorie di fila, però, i Nostri sono poi riusciti a raggiungere la propria bestia nera in semifinale, i Pittsburgh Penguins; dopo due eliminazioni consecutive da parte di Crosby e soci, però, Ovie e i suoi l’hanno finalmente spuntata in Gara-6, per poi eliminare Tampa in una bellissima e combattuta serie conclusasi in Florida soltanto all’ultima partita disponibile. Dopo essere stati fermati alle semifinali di Conference per tre anni di fila (oltre ai Penguins si contano tra gli “anti-Capitals” anche i Rangers) e aver centrato i playoff quasi incessantemente dal 2008 con la sola eccezione del 2014, sarà questa la volta buona per Capitan Alex, o la Coppa finirà nelle mani degli underdogs del Nevada e di Marc-André Fleury? Staremo a vedere. In ogni caso, lo scontro si preannuncia entusiasmante!

Di seguito, il calendario delle Finals (data italiana).

Per tutte le partite il fischio d’inizio avrà luogo alle 2.00 ora italiana.

Gara-1: 29 maggio, Las Vegas, NV, T-Mobile Arena

Gara-2: 31 maggio, Las Vegas, NV, T-Mobile Arena

Gara-3: 3 giugno, Washington, D.C., Capital One Arena

Gara-4: 5 giugno, Washington, D.C., Capital One Arena

Gara-5*: 8 giugno, Las Vegas, NV, T-Mobile Arena

Gara-6*: 11 giugno, Washington, D.C., Capital One Arena

Gara-7*: 14 giugno, Las Vegas, NV, T-Mobile Arena

*se necessario  

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