Qualificazioni olimpiche: una Polonia corsara conquista l’accesso alla fase finale

di Marco Meneghetti

La Polonia l’ha fatta grossa. La nazionale del Paese dell’Europa orientale ha sorpreso gli appassionati hockey di tutto il mondo nel corso del torneo di qualificazione olimpica (Gruppo H) chiusosi oggi a Nur-Sultan, la recentemente rinominata capitale del Kazakistan. Un en-plein clamoroso ottenuto ai danni dei forti e quotati padroni di casa, eliminati dalla contesa nel corso del match finale vinto dai polacchi 3 a 2. Un grosso merito per la vittoria -e per la conseguente qualificazione alla fase finale- va al goalie biancorosso, l’americano con passaporto polacco John Murray (attualmente in forza al Tychy ma con un passato nella American Hockey League), che ha subito soltanto tre reti a fronte delle diciassette segnate dai suoi compagni di squadra, tra i quali spiccano Patryk Wajda (Cracovia) e Marcin Kolusz (Podhale Nowy Targ; draftato da Minnesota nel 2003). Niente da fare, dunque, per i Leopardi delle Nevi, autori di un fin qui impeccabile torneo nel quale Ucraina e Paesi Bassi sono prevedibilmente risultati gli anelli deboli del girone. Che il sogno a cinque cerchi dei polacchi possa continuare? Lo scopriremo presto.

I risultati del torneo:

6 febbraio

Polonia – Paesi Bassi 8-0 (3-0; 4-0; 1-0)

Ucraina – Kazakistan 1-8 (1-5; 0-2; 0-1)

7 febbraio

Polonia – Ucraina 6-1 (1-1; 2-0; 3-0)

Kazakistan – Paesi Bassi 7-1 (3-0; 1-1; 3-0)

9 febbraio

Paesi Bassi – Ucraina 0-3 (0-1; 0-2; 0-0)

Kazakistan – Polonia 2-3 (0-1; 2-1; 0-1)

La classifica finale: Polonia, 9 punti; Kazakistan, 6 punti; Ucraina, 3 punti; Paesi Bassi, 0 punti.

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