Paralimpiadi 2018: il portabandiera azzurro sarà Florian Planker

(da comitatoparalimpico.it) – Quaranta anni di Bolzano, in Corea alla sua sesta Paralimpiade (tre edizioni come sciatore, tre come pedina fondamentale della Nazionale di para ice hockey) Florian Planker, bronzo nel Super G ai Giochi di Salt Lake City 2002, bronzo mondiale nella Discesa Libera a Wildschonau 2004, nel para ice hockey campione europeo 2011, vice campione europeo 2016, quinta piazza mondiale a Gangneung 2017, oltre che nove volte campione italiano con le Aquile del Sudtirolo, riceverà da parte del Capo dello Stato Sergio Mattarella la Bandiera che porterà in sfilata alla Cerimonia di Apertura dei Giochi di PyeongChang 2018.

Luca Pancalli: “Questa nomina premia la carriera e la passione messa in tutto il suo percorso sportivo da questo atleta, protagonista prima dello sci alpino azzurro, e poi promotore e anima, insieme ad Andrea Chiarotti, della nascita del para ice hockey in Italia. Florian Planker ha sempre interpretato il suo essere atleta con consapevolezza della responsabilità che questo richiede, non solo in competizione ma nella vita”.

Le parole di Florian, emozionatissimo: “Il giorno in cui ho ricevuto la notizia da parte di Luca Pancalli, non ho pranzato per l’emozione, mi si è chiuso lo stomaco. Dopo tante Paralimpiadi, è un grande onore essere oggi il Portabandiera dell’Italia. Sono fiero della mia carriera negli ultimi 22 anni, prima nello sci ora nell’hockey, e sono molto riconoscente al Presidente per questa nomina. In Italia l’hockey non è ancora così conosciuto come nel resto del mondo, dove ci sono tanti giocatori e grandi vivai di giovani atleti, c’è un’altra cultura. Quando entrerò nello Stadio, rivivrò l’emozione vissuta a Sochi con la sfilata di Andrea Chiarotti che sventolava la bandiera, allora capitano azzurro dell’hockey. Sarà ancora più emozionante. Le nostre ambizioni? Stati Uniti e Canada insieme alla Corea sono ovviamente più forti di noi. Anche la Norvegia, come visto nell’ultimo test. Comunque, al podio, miriamo sempre”.

 

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