Ottawa Senators tra infortuni, conferme e nuovi arrivi

di Max Magi

La passata stagione dei Senators è stata da mal di testa, non tanto per i risultati, effettivamente scarsi, quanto per numerose commozioni cerebrali (ben sei!) che hanno colpito alcuni giocatori chiave nell’arco di sei mesi più o meno da dimenticare. Purtroppo questa sembra essere diventata una consuetudine, perché in fase di pre-season lo stesso infortunio ha colpito Mark Stone, che però dovrebbe essere pronto per la prima stagionale contro le foglie ingiallite di Toronto, e (di nuovo!) Clarke McArthur, la cui carriera sembra a questo punto essere sul punto di concludersi molto prematuramente. E siccome quando piove diluvia (sì, pure sul ghiaccio), ecco aggiungersi la mononucleosi che ha colpito Curtis Lazar. Le recenti novità dall’infermeria hanno quindi un pochino oscurato quanto successo durante l’estate, ad esempio in panchina.

Licenziato Dave Cameron, che in seguito all’incredibile stagione 2014-15 era stato premiato con un contratto biennale, i Senators hanno finalmente deciso, dopo sin troppi anni passati in mano ad allenatori esordienti, di tornare ad affidarsi ad un timoniere che la NHL già l’aveva conosciuta, Guy “Scarface” Boucher, di ritorno da un’esperienza di alti e bassi a Berna dopo tre anni passati ad allenare i Tampa Bay Lightning. Interessante il fatto che gli sia stato affiancato, sia come consulente che come collegamento con i Binghamton Senators (che dal prossimo anno diventeranno i Belleville Senators, spostandosi quindi molto più vicino alla capitale canadese), nientemeno che Marc Crawford (una Stanley Cup conquistata da giovanissimo allenatore dei Colorado Avalanche nel 1996, e curiosamente pure lui reduce da una esperienza in Svizzera). A questa coppia sta il compito di rimettere in sesto una squadra che l’anno scorso ha concesso agli avversari trentatrè tiri in porta a partita ed esibito un powerplay di desolante pochezza e un penalty kill persino peggiore, nonostante le numerose reti segnate in inferiorità numerica.

Capitolo roster: in porta il titolare sarà ovviamente Craig Anderson, alla sua settima stagione coi Senators (un record, qui a Ottawa). Il suo secondo sarà il celebre Hamburglar, Andrew Hammond, l’eroe del 2015, ma che l’anno scorso è stato martoriato dagli infortuni.

In difesa, ritiratosi Chris Phillips e non confermato Patrick Wiercioch, che da free agent ha poi firmato per Colorado, le prime due linee saranno sicuramente Karlsson-Methot e Ceci-Phaneuf (questi ultimi sembrano aver ormai trovato un ottima intesa). Resta da decidere chi affiancherà il picchiatore Mark Borowiecki in terza. Il più papabile è Chris Wideman, che ha appena disputato da rookie una buona stagione, ma al momento in cui scriviamo la società sta cercando un difensore di esperienza da inserire in quel sesto slot ancora disponibile. In questi giorni è in prova Matt Bartkowski, utilizzato in quasi tutte le amichevoli prestagionali, ma si parla anche di Dennis Seidenberg, praticamente cacciato via dai Bruins e già contattato pure da diverse altre squadre. Certo non è da non trascurare il possibile utilizzo, sin da quest’anno, del giovane Thomas Chabot, prima scelta di Ottawa nel draft del 2015, ma è evidente che a questa squadra un pizzico di esperienza in più sul ghiaccio farebbe dannatamente comodo. I tifosi, a Ottawa, ricordano sin troppo bene che annata disastrosa fu la prima senza i vecchi Alfredsson e Gonchar in squadra.

In attacco la notiziona dell’estate è stata la trattativa portata a termine coi Rangers: Mika Zibanejad per Derick Brassard. Anzitutto il nuovo arrivato è nativo di Hull, a due passi da Ottawa, e questo è un fattore che la dirigenza dei Senators ha sempre tenuto in grandissima considerazione (Methot, Ceci, Borowiecki e Pageau sono tutti nati a Ottawa). Oltre a ciò, Brassard ha anche raggiunto sin dalla prima amichevole un’ottima intesa con Bobby Ryan, mettendo giù le basi per un’ottima seconda linea che verrà probabilmente completata da Zack Smith. La prima linea sarà invece composta da Mike Hoffman, Kyle Turris e Mark Stone.

Tutto da decidere per il resto dello schieramento. Saltato per ora l’utilizzo di Curtis Lazar, il cui rientro è tutt’altro che prossimo, Pageau potrebbe essere affiancato a sinistra da Matt Puempel, che in questi giorni sta disperatamente lottando per un posto in prima squadra invece che a Binghamton, e a destra (ma questo è un grosso punto interrogativo) da Mike Blunden, attaccante di esperienza voluto da Boucher. Assieme a Blunden, il nuovo coach ha fatto venire a Ottawa anche Tom Pyatt, da lui allenato a Tampa prima che entrambi finissero per qualche anno nella Lega nazionale elvetica. Pyatt potrebbe giocare in quarta linea assieme a Chris Kelly, tornato a Ottawa dopo 5 anni ma reduce da un tremendo infortunio (frattura del femore), e all’intramontabile Chris Neil.

Da segnalare infine Phil Varone, presente (con prestazioni sempre decisamente positive) in tutte le amichevoli giocate finora dai Senators. Pur nascendo come centro, può essere schierato come ala sinistra e rappresentare un’ottima alternativa a Pyatt, e il fatto di non essere un giocatore di primo pelo lo mette sicuramente in buona luce agli occhi di Boucher.

Insomma, i nomi buoni ci sono, le novità stuzzicanti in panchina anche, gli infortuni purtroppo pure. Ora resta solo da gettare il puck a centropista. Buona stagione a tutti. Go Sens Go!

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