Olimpiadi di Pyeongchang: i giochi della pace

di G. Poli

Fermi tutti ci sono le Olimpiadi! Come nell’antica Grecia dove sono nati i Giochi e si fermava anche la guerra in occasione della manifestazione, le prossime Olimpiadi di Pyeongchang saranno ricordate come le Olimpiadi della pace. Nell’intesa firmata a Losanna davanti al CIO, la Corea del Nord e quella del Sud parteciperanno insieme alle prossime Olimpiadi e il 9 febbraio, giorno della cerimonia di apertura, i due stati si presenteranno al mondo sotto un unico nome, Corea, con una bandiera unificata e con due portabandiera, uno per nazione.

Il CIO ha dato il via libera alla partecipazione di 22 atleti nordcoreani in 3 sport e 5 discipline: sci alpino (3), sci di fondo (3), hockey (12), short track (2) e pattinaggio artistico (2). Alle Olimpiadi invernali anche 24 tra tecnici e dirigenti.

L’Hockey femminile presenterà una quadra unita: saranno aggiunte 12 giocatrici del Nord alle 23 del Sud, con l’obbligo da parte de coach, Sarah Murray, di schierare per ogni partita almeno 3 giocatrici del Nord. Il 10 febbraio, giorno dell’esordio della Corea femminile contro la Svizzera al torneo di hockey, non sarà un giorno qualunque e non solo per lo sport.

Lee Hee-beom ha rilasciato la seguente dichiarazione:

“I nostri saranno ricordati come i Giochi Olimpici Invernali della Pace”.

Il presidente del CIO, Bach, ha dichiarato:

“Le Olimpiadi dimostrano come possiamo essere quando agiamo secondo i principi che le animano, rispetto e collaborazione. Noi costruiremo sempre ponti fra gli uomini, non erigeremo mai muri”.

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