NOHL: sei formazioni a contendersi il trofeo

(dalla pagina facebook “NOHL – Nord Ovest Hockey League”) – Al via ci saranno 6 squadre: 5 conferme ed una novità. Le iscritte sono: Valpellice Spartans, Torino Bulls, Torino Giugoma, Varese Crazy Bees, Milano Chiefs e, gradito ingresso nuovo i Black Angels di Milano. Rinunciano al campionato invece i neo-campioni del Chiavenna Alcool Gran Riserva e i Milano Stainless dopo 2 stagioni. Prossimamente daremo dettagli su formula e calendario.

In seguito alle polemiche emerse per l’avvenuta esclusione del Chiavenna dal prossimo campionato, segue lettera aperta del Presidente della NOHL:

“Ho ideato la lega NOHL, l’ho creata, gestita, presieduta e fatta crescere fino a dove è arrivata, e chiunque mi abbia conosciuto, abbia giocato con me, o abbia lavorato con me penso senza dubbio possa dire che sono una persona onesta, per bene e che non ho mai favorito o penalizzato chicchessia, tantomeno la mia squadra.
Ho creato la NOHL perché dei giocatori amatoriali, nel senso di esordienti e non di non pagati per giocare, troppo scarsi per la serie C, avessero un loro spazio dove poter giocare a hockey, con il gusto della competizione, ma sempre con il senso ludico che prevalesse su quello agonistico.
Proprio perché il campionato NOHL è stato così ben pensato, gestito e giocato, ha avuto tanto successo, e certamente non avrei voluto perdere per strada nessuna squadra, anzi. Ma non a qualunque prezzo.
Lo scorso anno il nostro campionato ha visto innalzarsi il livello del gioco: molte squadre hanno rinforzato i roster con ex giocatori provenienti da campionati troppo elevati per definirlo un campionato per esordienti, ed il peso di questi ultimi era divenuto ormai marginale: la partite si vincono col fenomeno, gli altri fanno minuti da comprimari per dare tempo di rifiatare. No, non è questo il senso. Questo è un campionato dove i mediocri devono essere i protagonisti, gli ex l’eccezione.
L’anno scorso il livello si era invece alzato troppo, e con la probabile chiusura della serie C quest’anno, senza regole di sbarramento, il rischio concreto sarebbe che la NOHL diventasse un comodo parcheggio per tanti ex giocatori, che troverebbero con meno fatica ed impegno e costi un facile palcoscenico dove divertirsi, ma che, ahimè, toglierebbero ovviamente nel nome della competizione, un posto ai veri amatori come li intendo io.
Ecco quindi l’idea di mutare le regole per tutelare lo spirito e contenere il livello del campionato; ma purtroppo le regole non si fanno sui nomi o “ad personam”, ma su dei concetti, criteri. Ne abbiamo discusso tutti insieme, ci siamo confrontati con l’unico obiettivo di limitare il livello e l’afflusso di giocatori di livello eccessivo. Non lo abbiamo vietato a nessuno. Abbiamo solo detto che, chi proviene da campionati di un certo livello, non trova nella NOHL il suo campionato, dovrebbe giocare altrove. Ma siccome non vogliamo punire nessuno, abbiamo creato il concetto delle Wild Cards: ogni squadra potrà mettere a roster 5 giocatori che provengono da campionati più elevati della C, ma potrà portarne a referto uno alla volta.
A me, come Bulls, personalmente, costerà 3 giocatori che non potranno più giocare, ma per il bene del campionato farò il sacrificio. E loro capiranno, si adegueranno perché loro hanno già giocato ad alti livelli, hanno già dato, e capiscono il senso. Se vogliono giocare, per loro, esiste un campionato di serie C definito dalla Federazione come “AMATORIALE”. Ma in quel livello amatoriale ci sono anche ex nazionali, olimpici, capitani pluriscudettati… non amatori esordienti. Parliamo di livelli diversi.
Ogni squadra avrà la sua penalizzazione in nome del contenimento del livello.
Chiavenna, come gli altri, deve adeguarsi. Non ci possono essere eccezioni perché vorrebbe dire snaturare il concetto del contenimento, ed ogni eccezione finirebbe per prevalere sul senso. E se purtroppo, i numeri che ha Chiavenna, non consentono di giocare perché quasi tutti hanno giocato in serie B, mi spiace da morire, ma vuol dire che il suo livello non è quello della NOHL.
Si parla di uno che ha giocato in serie B come fosse una cosa così, trascurabile, come se fosse la stessa cosa di uno che ha imparato a pattinare a 30 anni…
Chiunque sappia un minimo di hockey, e sia animato da onestà intellettuale capisce che, spirito ludico a parte, i livelli sono completamente diversi.
Per Chiavenna come ogni altra squadra le porte della NOHL sono aperte, ma come in ogni democrazia che ha votato all’UNANIMITA’ le regole, queste vanno rispettate da tutti: portate in pista una squadra amatoriale vera, fatta di amatori non oltre la serie C, e ruotate gli ex serie B e nessuno vi limiterà o vi escluderà.
Se avete un numero di giocatori amatoriali che rispettino questo concetto, e inserirete a roster 5 wild card, saremo tutti contenti di riabbracciarvi e giocarci con voi il prossimo campionato.
Tutti noi abbiamo uno o due ex semi-professionisti in squadra. Fanno da esempio, traino, esperienza, dettano i tempi, ma uno o due sono un aiuto, danno ordine, e non alterano il livello anche perché solo uno va in pista. 20, perdonatemi, ma è una squadra intera. Non è affatto la stessa cosa.
Purtroppo, partecipare con una squadra dove 20 giocatori hanno giocato in serie B, anche se anni fa, è differente, il livello è differente, il senso lo è.
La mia squadra, ad esempio, conta qualche ex serie C, un ex serie B e poi tutti ragazzi che pattinano da meno di 15 anni.
Vogliamo compararla con chi ha giocato in serie B? Certo… infatti, è finita 1-13 e non credo si sia divertito nessuno in pista.
Naturalmente questo non cambia il piacere a bordo pista, la cena insieme, lo spirito ludico e festaiolo, e non è un fatto di sconfitta, ma di livello.
Se la NOHL non tutelerà la sua natura, diventerà l’ennesimo campionato amatoriale nel senso “master” del termine e in pochi anni il suo livello sarà superiore alla serie C.
Mi spiace ma non è questo ciò che io, le squadre fondatrici e chi partecipa alla NOHL vogliamo.
Quindi nessuna vergogna, nessun insulto, nessun boicottaggio, nessuna penalizzazione o regola fatta per escludere chicchessia, ma la scelta necessaria di mantenere e riportare la NOHL al suo concetto fondante: un campionatino amatoriale per adulti esordienti.
Se Chiavenna, come ogni altra squadra, si adeguerà a questo concetto, sarà sempre e comunque la benvenuta.
Sennò, largo alle amichevoli, alle cene, bevute, festa e sfide con la vincitrice o l’ultima, nessun problema! Ma perdonatemi, io la mia NOHL, non la voglio vedere ridotta alla scimmiottatura di una serie C per veterani.
E se il mio breve comunicato di ieri ha offeso qualcuno con il concetto mal espresso del “ritiro”, me ne scuso, è stato per la sintesi di elencare chi si è iscritto senza ritenere di dover entrare nel merito di come e perché, ritenendo questa sede errata e aberrando ogni processo pubblico.
Buona stagione agonistica a tutti,

A.D. Morra
Presidente Lega privata NOHL”

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