NHL: Vincent Lecavalier annuncia il ritiro

di Fabio Sorini

Dopo l’addio di Pavel Datsyuk, anche Vincent Lecavalier, ex Bolts, ha deciso di appendere i pattini al chiodo. Si ritira un campione che, per questo sport, ha fatto moltissimo, avendo deliziato le platee di tutto il mondo per anni e anni.

Vinny entra nella lega più bella e famosa del mondo grazie ai Tampa Bay Lightning che vedono in lui un giusto investimento per il futuro e decidono di utilizzare così la prima scelta assoluta, nel draft del 1998. La dirigenza dei Bolts ci ha visto giusto: Lecavalier, in Florida, ha collezionato 1100 partite ufficiali, condite da 404 reti e da 926 punti totali. Come dimenticare la splendida cavalcata del 2004, dove i ragazzi terribili allenati da coach Tortorella, andarono a conquistare la Stanley Cup, con Vincent, ovviamente, protagonista assoluto.

Poi il trasferimento ai Philadelphia Flyers, nel luglio del 2013. A Philly, Lecavalier cambia il numero di maglia (dal 4 al 40) e gioca ma non incanta. In quasi due stagioni e mezzo, infatti, ha messo a referto soltanto 60 punti. Infine, l’ultima trade, che lo porta a Los Angeles, dove cambia per l’ultima volta il numero di maglia, prendendo il 44. Anche in questo caso non brilla e i numeri parlano chiaro: in pochi mesi allo Staples Center, gioca soltanto 47 partite, mettendo a segno 19 punti. Nonostante il ritiro, il conto in banca di Lecavalier continuerà a crescere, visto che riceverà poco meno venti milioni di dollari, da oggi fino al 2026.

Molto toccanti le sue parole di addio a questo magnifico sport: “Come ho pubblicamente annunciato quando sono arrivato a Los Angeles, la stagione 2015-16 sarà l’ultima stagione nella NHL. Di recente, ho avvisato i Kings del mio desiderio e della mia decisione di ritirarmi dall’hockey giocato. L’hockey ha significato tanto nella mia vita, ma richiede sempre molto impegno e dedizione. E’ giusto il tempo di dedicarmi alla mia famiglia. Voglio ringraziare tutti coloro i quali mi hanno accompagnato in questo lungo viaggio: prima di tutto, ringrazio i miei genitori, mia moglie Caroline, mio fratello Philippe, mia sorella Genevieve e tutta la mia famiglia. Non avrei ottenuto tutto ciò senza il loro supporto e il loro amore. Ringrazio anche i Tampa Bay Lightning, per avermi scelto al draft e per avermi dato la possibilità di entrare in questa lega. Non dimenticherò mai la Stanley Cup vinta nel 2004, insieme, e non dimenticherò nemmeno tutto il calore dei tifosi del Bolts. Ringrazio anche i Los Angeles Kings per avermi dato la possibilità di finire la carriera da loro. Grazie anche agli allenatori che mi hanno fatto crescere, sia come giocatore che come persona. Grazie anche al mio agente, Kent Hughes, per tutto il supporto che mi hai dato durante la mia carriera. L’hockey è lo sport di squadra più bello del mondo, Non c’è nulla di più bello di dividere lo spogliatoio con i compagni e di competere giorno dopo giorno. Mi sono fatto parecchi amici e li voglio ringraziare per aver fatto diventare indimenticabile questo viaggio. Grazie!”.

Grazie a te, Vinny, per tutte le magie che hai fatto sul ghiaccio in questi anni.