NHL: vento in poppa per Nashville e Tampa, rimandate Chicago ed LA

Posted On 12 Nov 2018
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di Miki Faella

Settimana piena di spunti in National Hockey League ed iniziamo dall’esonero nel corso della settimana di Joel Quenneville, licenziato dai suoi Chicago Blackhawks, dopo ben 10 stagioni di militanza e ben 3 Stanley Cup portate sotto lo United Center, a pagare il disastroso inizio della truppa di Windy City (6-8-3 il record), ad affidare il timone al coach del farm team Colliton.

Inizio da dimenticare per LA, anche loro a dare il benservito al proprio head coach Stevens (rimpiazzato dall’ex ‘Nucks Willie Desjardins), che, iniziati con ben altri propositi la stagione, pagano un pessimo avvio, complice qualche acciacco di troppo (Quick su tutti) ed una scarsa vena dei propri scorer, vedi Kovalchuk.

Sorridono altissime in vetta nelle rispettive Conference le ‘solite’ Nashville e Tampa Bay, che, beneficiando di una tosta difesa ed un reparto realizzativo di prim’ordine, fanno la voce grossa questa settimana: Nashville, assolutamente devastante lontano dal Tennessee (8 su 8!) suona la quinta di fila grazie ad un monumentale Pekka Rinne (a firmare coi Preds per altri due annetti), a parare al 95%, con una media di reti incassate astronomica di 1.55 a partita; benissimo anche Tampa Bay, a cedere solamente nell’ultima uscita casalinga contro Ottawa (pessimo terzo finale) dopo 4W consecutive.
Se la Central Conference si dimostra come sempre molto competitiva ed enigmatica, fa piacere rivedere le canadesi col piglio giusto a stazionare nei quartieri alti della classifica, esclusa Ottawa nel pieno restyling ed i soliti trasandati Edmonton Oilers, a collezionare il 4 stop consecutivo in settimana, in un ambiente che, escluso lo spaziale Connor McDavid, latita in ogni area sul ghiaccio.

Minnesota e Winnipeg stanno girando a mille e se nello Stato dell’Hockey la truppa di Boudreau ha nel collettivo la propria forza, trascinata da un gruppo coeso e dall’inossidabile Dubnyk in retroguardia, i Jets volano altissimo grazie alla confermata ditta Wheeler/Scheifele (ben 42 punti in due!), vero incubo per ogni retroguardia avversaria.
Ancora luci ed ombre per le due super rivali Washington e Pittsburgh, mentre si rivela più combattuta del previsto la Atlantic Conference.

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