Nazionale Senior: l’Italia sconfitta all’overtime

(da fisg.it) – Termina con una sconfitta all’overtime per 4-3 la prima gara dell’Italia a Katowice per l’Euro Ice Hockey Challenge. L’Italia chiude in vantaggio per 3-2 il primo tempo dopo un’iniziale doppio vantaggio ucraino. Poi nella ripresa gli avversari pareggiano. Nel terzo tempo l’Italia non chiude il match ed all’overtime, in powerplay, l’Ucraina vince. Venerdì sera la seconda partita dell’Italia contro la Slovenia.

Sul ghiaccio della “Hala Spodek “, inizio difficile per la nazionale italiana in questa tappa polacca dell’International Euro Ice Hockey Challengeche. La squadra ucraina prende subito possesso della manovra, portandosi con insistenza dalle parti di Cloutier, bravo a controllare le iniziative degli avanti avversari, e ben protetto dal proprio pacchetto difensivo che, come il resto della squadra azzurra, pensa inizialmente più a difendere che a costruire gioco in fase offensiva. Al sesto di gioco la gara di sblocca, Marchetti finisce in panca puniti e Pavlo Taran beffa dalla distanza un Cloutier apparso coperto al momento della conclusione dal grande traffico davanti al suo slot. Trovato il vantaggio l’Ucraina si fa attendista, lasciando pista alla squadra azzurra, costretta però a capitolare sul veloce contropiede avversario finalizzata da un preciso tocco di un pronto Ramazanov. Sul 2-0 l’Italia si sveglia e comincia a giocare, costruendo qualcosa di pericoloso dalle parti di Zakcharchenko, costretto a subire la rete di Daniel Frank, abile a siglare in acrobazia la rete dell’1-2 che rilancia le quotazioni azzurre. I ragazzi di coach Mair prendono fiducia, riescono a portare azioni veloci nel terzo avversario con Larkin e Ramoser, così poco dopo la prima rete arriva la rete di Luca Frigo da posizione ravvicinata che fissa così il parziale sul 2-2, risultato comunque meritato per la reazione dei nostri dopo il doppio svantaggio iniziale. A 16” dal termine ci pensa comunque Traversa a rivitalizzare completamente lo spirito della squadra con la rete che manda gli “Azzurri” in vantaggio su un Ucraina apparsa remissiva e incapace di una efficace reazione nella seconda parte di prima frazione.

Nel secondo periodo l’Italia inizia mettendo in difficoltà la retroguardia avversaria costretta più di una volta ad usare il fisico per fermare le iniziative azzurre. Non viene sfruttato a dovere però un power play che arriva dopo solo un minuto e mezzo dopo l’inizio di periodo, con Larkin pericoloso dalla media distanza che costringe alla doppia presa Zakcharchenko. L’Ucraina si fa pericolosa giocando in velocità e mettendo disco in balaustra da dove esce un disco per Zhakarov che al momento della conclusione a colpo sicuro di trova davanti un grande Cloutier che gli chiude la gabbia per poi respingere la conclusione del numero 10 ucraino da posizione centrale. La squadra ucriana cresce alla distanza ma l’Italia sembra riuscire a controllare la situazione nonostante qualche occasione di troppo concessa agli avversari, che capitalizzano la supremazia territoriale con la rete del pareggio di Butsenko che premia la maggior intraprendenza dei suoi in questa fase della gara. Sul 3-3 l’equilibrio torna ad essere protagonista della gara con le due squadre comunque giocano un hockey piacevole, cercando la proposizione rispetto alla copertura, situazione che permane fino alla seconda sirena che manda tutti a riposo in parità.

L’Italia cerca comunque di proporre il suo gioco mentre gli avversari vanno ad attaccare i portatori di disco azzurri, capaci comunque di uscire in maniera brillante dalle situazioni più complicate. Gavrik e Romanenko sono gli attaccanti più decisi ma la difesa italiana riesce comunque ad arginare le loro iniziative, riproponendosi poi in avanti con Traversa e Ramoser senza però andare a tiri pericolosi verso la porta avversaria. Le due squadre cercano di mandare dischi dentro e poi costruire occasione ma le difese sono attente e difficilmente superabili per la disciplina e l’attenzione che mettono sul ghiaccio minuto dopo minuto. I ritmi di gioco restano piacevoli e a tratti alti, ma l’Italia sembra trovarsi a proprio agio, replicando ogni iniziativa ucraina, ma non capitalizzano su una superiorità per un fallo di Taran e rischiando non poco una volta tornati in parità numerica su un’iniziativa personale di Niimenko che sfiora il montante di Cloutier con una rasoiata in diagonale che però risulta largo. Italia ancora con l’uomo in più a tre minuti dal termine (ancora fuori Ignatienko come sulla chiamata fallosa precedente), ma Zakharchenko se la cava più che bene su un rovescio ravvicinato di Frank e sugli ultimi tentativi coach Mair chiama time out per l’ultima spiegazione a ridosso del termine dei tempi regolamentari. Alla terza sirena il risultato dice che Italia e Ucraina sono sul 3-3.

Nel supplementare le due squadre giocano poi in 4 vs 4, dopo che l’Ucraina ha ritrovato la parità numerica per la penalità del terzo tempo. Gli spazi sono sicuramente maggiori, così Traversa da una parte e Lyalka dall’altra si fanno pericolosi sfruttando la loro velocità. Arriva poi una penalità contro l’Italia, con Larkin in panca puniti: la formazione azzurra paga dazio sul tocco vincente di Ignatienko che al terzo tentativo, dopo due interventi di Cloutier, su cui la difesa non riesce a liberare, mette in rete il disco della vittoria per l’Ucraina dopo poco più di quattro minuti del supplementare.

Le parole del coach Stefan Mair: “Mi spiace per il risultato perchè nel terzo tempo avremmo potuto chiudere la partita e non lo abbiamo fatto. Queste sconfitte fanno capire che ad un certo livello non ci si può rilassare un attimo. Abbiamo giocato contro un avversario che si è comportato come mi aspettavo, giocando un hockey duro e fisico. Dopo la falsa partenza iniziale, grande reazione della squadra che ha segnato tre goal in pochi minuti. Peccato che questa spinta si è esaurita o più che altro non è stata continua. Nel terzo tempo è mancata quella forza necessaria per chiuder. Domani prevedo qualche cambiamento nel line-up contro la Slovenia.”

Italia – Ucraina 3-4 d.t.s. (3-2/0-1/0-0/0-1)

Marcatori: 07:31 (0-1) Pavlo Taran (Dmytro Nimenko/Artem Bondaryev) in sup.num.; 13:45 (0-2) Shamil Ramazanov (Oleksy Melnykov/Volodoymyr Romanenko); 14:03 (2-1) Daniel Frank (Diego Kostner/Sean Mc Monagle); 16:49 (2-2) Luca Frigo (Markus Gander/Marco Insam) in sup.num.; 19:44 (3-2) Tommaso Traversa (Michele Marchetti/Armin Hofer); 31:21 (3-3) Nikita Butsenko (Michele Marchetti/Volodymyr Aleksyuk); 64:43 (3-4) Dmytro Ignatenko (Olexander Pobyedonostev) in sup.num.;

Formazione Italia: David Cloutier 64:43 (G.Vallini); D.Glira- Thomas Larkin; Stefano Marchetti-Armin Hofer; Sean Mc Monagle-Alex Gellert; Jan Pavlu- Enrico Miglioranzi; Luca Frigo-Marco Insam-Markus Gander; Joachim Ramoser- Raphael Andergassen – Markus Spinell; Simon Kostner-Diego Kostner-Daniel Frank; Tommaso Traversa-Michele Marchetti-Viktor Schweitzer; Allenatore Stefan Mair;

Formazione Ucraina: Eduard Zakharchenko 64:32 (Bogdan Diachenko); Pavlo Taran, Volodymyr Aleksyuk, Dmytro Ignatenko, Volodymyr Romanenko, Olexander Pobyedonostev, Olesky, Melnykov, Volodymir, Varyvoda, Denys Petrukhno; Nikita Butsenko, Shamil Ramazanov, Dmytro Nimenko, Sergiy Babynets, Artem Bondaryev, Oleg Shafarenko, Vitaly Lyalka, Viktor Zakharov, Vladyslav Gavrik, Volodymyr Cherdak, Dimytro Chernyeshenko, Yuri Petrangosky,:

Tiri: Italia 35 (12/9/12/2) – Ucraina 27 (7/11/2/7)

Penalità: Italia 6×2’ – Ucraina 7×2’

Polonia – Slovenia 1:4 (1-0/0-2/0-2)

Programma EIHC

9 febbraio Italia – Ucraina 3:4 ot (3:2/0-1/0-0/0-1)

10 febbraio Slovenia – Italia (ore 20:00) in diretta su https://www.youtube.com/user/PZHLtv

11 febbraio Polonia – Italia (ore 18:30)

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