Mondiali: una buona Italia superata solo nel finale

(da fisg.it) – Una più che buona Italia deve cedere di misura alla Lettonia per 2-1 con la rete decisiva arrivata al 58:41 da parte Andris Derzins (doppietta per lui). Risultato ovviamente negativo in ottica salvezza ma che non cancella una prestazione maiuscola di tutta la squadra fino all’ultimo secondo di gioco. Dopo il portentoso goal di Marco Insam, la Lettonia pareggia, sempre nel primo tempo, sull’unico powerplay concesso ai baltici (in tutta la partita) dopo una presunta interferenza di Morini sull’estremo avversario. Poi è un testa a testa fino alla rete decisiva della Lettonia. Mercoledì, sempre alle 16: 15, e sempre in diretta su FOX SPORTS HD, l’Italia incontrerà gli Stati Uniti.

L’Italia scende in pista per la sua terza gara del Mondiale contro la Lettonia per un match fondamentale per la classifica azzurra. Dopo le sfide contro Slovacchia e Russia, la Nazionale cerca di ritrovare i giusti automatismi dimostrati all’esordio e per metà gara contro i russi. L’avversario di giornata è reduce da due vittorie consecutive contro Danimarca e Slovacchia (sei goal segnati ed uno subito). La squadra italiana si schiera con Andreas Bernard in porta. Per il resto linee confermate con il ritorno di Alex Lambacher in quarta linea al posto di Daniel Frank. I lettoni ripropongono per la terza volta il portiere Elvis Merzlikins come titolare. L’unico Nhl presente per i lettoni è Zemgus Girgensons, centro della terza linea.

Dopo un paio di minuti di adattamento al ritmo di gioco, l’Italia comincia a lavorare con una certa efficacia sugli attacchi lettoni, cercando di sorprendere un avversario non sempre preciso nella fase di impostazione e che lascia qualche disco di troppo vagante in zone decisive della pista. Al quarto uno di questi dischi viene praticamente dimenticato dall’attacco lettone, arriva come un fulmine Marco Insam che spara in corsa un disco in diagonale sotto l’incrocio della gabbia di Elvis Merzlikins costretto a capitolare sulla sassata dell’attaccante bolzanino. In precedenza Luca Frigo si era portato pericolosamente nel terzo difensivo avversario ma poi aveva optato per un retro passaggio. La reazione della Lettonia tarda ad arrivare con una certa efficacia, anche se i blocchi offensivi cercando di far muovere il disco da un lato all’altro della pista per cercare quegli spazi che però la difesa azzurra non concede. Diego Kostner ci prova di rimessa con un bel diagonale impreziosendo il recupero di un ottimo Traversa in fase di impostazione. Al 10′ Pavlovs trova il binario favorevole per infilare la difesa azzurra ma Bernard è pronto all’intervento. Due minuti dopo Morini tocca il gambale di Merzliskins dopo che questi aveva fermato la conclusione di Scandella, con l’arbitro che opta per una chiamata che sa molto di fiscalità vista l’azione ed il reale danno (inesistente) verso l’estremo della Lettonia. Daugavins è il più attivo nell’organizzare lo special team, riuscendo a pescare sulla blu Galvins che spara a rete un disco basso che trova la deviazione decisiva e vincente di Dzerins che mette fuori causa l’incolpevole Bernard (12:09). Sull’1-1 l’Italia ricomincia a giocare con una certa qualità, facendosi pericolosa davanti allo slot avversario con Larkin e Scandella ma senza avere la necessaria fortuna per trovare il nuovo vantaggio. Al 16′ Egger spara di prima intenzione un tiro dalla blu che costringe Merzlinkins al doppio intervento prima di fermare tutta l’azione per evitare ulteriori problemi alla propria difesa. Gli Azzurri riescono a cambiare i propri blocchi con una certa continuità, mantenendo la lucidità necessaria per fronteggiare al meglio gli attaccanti lettoni e cercando poi la ripartenza dopo i tentativi andati a vuoto degli avversari. Nell’ultimo minuto grande occasione per Morini su una deviazione offerta da Frigo a due passi dalla porta della Lettonia che termina comunque in avanti il primo periodo di gioco che si chiude sul punteggio di 1-1.

Nel secondo periodo la Lettonia sembra più decisa nel suo gioco e nei primi cinque minuti chiude gli Azzurri nel proprio terzo difensivo senza però trovare la stoccata pericolosa per impensierire realmente Bernard. Kenins trova una conclusione insidiosa per un attacco che però fa una certa fatica a costruire qualcosa di veramente preoccupante, anche i due Bernard sono costretti a levare le classiche castagne dal fuoco su un’azione in cui il disco starebbe andando in rete prima dell’opposizione in collaborazione dei due fratelli che poi allontanano il disco dalla zona calda. L’Italia ha la grande opportunità di giocare in superiorità per uno sgambetto di Indrasis su Morini che concede agli Azzurri due minuti con l’uomo in più a disposizione. Merzlikins è costretto al numero sulla conclusione di Bernard su cui poi Frigo polverizza la stecca mancando il bersaglio, e poco dopo tocca a Scandella ma l’estremo lettone c’è. Al 32′, dopo una lunga e confusa fase di gioco in zona neutra, è il solito Dzerins a mettere pressione alla difesa italiana, deviando con uno strano tocco il disco sparato da un compagno appena dentro la blu, con Bernard bravo a non scomporsi sul doppio tentativo di addomesticare a dovere il disco dopo l’inusuale tocco dell’avanti lettone. Poco dopo Goi si trova un disco a pochi passi dalla porta avversaria e trova un diagonale che però accarezza il palo uscendo a lato, prima che Luca Zanatta trovi una deviazione sporca che esce imprecisa mancando di poco la gabbia avversaria. Nel finale Kenins ci prova con un diagonale che non tocca alcuna lama nel traffico davanti alla porta italiana, mentre sono Andergassen e Frigo a costruire un’occasione in contropiede a meno di tre minuti dalla seconda sirena su cui Merzlikins fa comunque buona guardia in deviazione lunga. Si arriva così alla seconda pausa con il punteggio invariato rispetto alla prima frazione con Italia e Lettonia al secondo riposo sempre sull’1-1.

Terzo periodo in cui l’Italia comincia a mostrare un piccolo calo dal punto di vista fisico e concede metri di ghiaccio ad una Lettonia. La conclusione di Blugers viene fermata dal goalie azzurro fra pinza e scudo. Arriva comunque una boccata di ossigeno per l’Italia, grazie al fallo dello stesso Blugers che durante un attacco trattiene Egger concedendo l’uomo in più alla nostra nazionale che però non riesce ad avere mai un possesso pieno in fase di impostazione nel terzo avversario, dove combina ben poco. Un grande Andreas Bernard si muove chiudendo benissimo sul suo palo e deviando la conclusione dell’attaccante Derzins, il quale comincia ad essere una costante delle azioni più pericolose per la squadra di coach Hartley. La stanchezza comincia a fare la sua apparizione in pista per entrambe le squadre che fanno uso di tutte le energie a disposizione, impostando cambi continui e costanti per non perdere efficacia nelle varie fasi di gioco. I ritmi non accennano comunque a calare, ma l’Italia comincia a doversi difendere con una certa continuità, affidandosi ad un gioco difensivo “di squadra” per non concedere tiri ed ingaggi ad una Lettonia che nel terzo periodo ha cambiato decisamente marcia rispetto ai primi due periodi di gioco. La pressione avversaria si fa costante, Bernard compie almeno tre interventi decisivi La Lettonia spinge, Bernard chiude lo specchio in uscita sulla conclusione di Indradins ma a 1’19” dal termine è costretto a capitolare: Bukarts imbecca il solito Dzerins che, indisturbato nella conclusione, fredda Bernard sotto i gambali. Ultimi assalti disperati per l’Italia con la gabbia vuota, un paio di tiri secchi ma imprecisi e si arriva agli ultimi 5 secondi di gioco con Kenins in panca puniti e Marco Insam che chiama Merzlikins alla deviazione decisiva su una conclusione che sembrava destinata a miglior sorte proprio a fil di sirena finale.

Il coach Stefan Mair, nella conferenza stampa del dopo partita. “E’ stata una sconfitta dura, molto dura da accettare. Peggio di perdere 10-1 contro la Russia. La squadra ha giocato veramente bene ed ha fatto anche una bella gara sul piano difensivo. Le statistiche lo confermano. Come sempre in un match combattuto come questo, sono le piccole cose a fare la differenza. Eravamo vicini a fare risultato.  Come con la Slovacchia, e’ dura da accettare. Ma ho fatto i miei complimenti ai miei ragazzi. E’ una squadra giovane. Sono più che orgoglioso di loro”.

Il capitano Anton Bernard: “Abbiamo giocato una bellissima gara, la rabbia è molta per l’occasione sciupata e per l’obiettivo salvezza che si fa sempre più difficile. Servirà di lezione e d’esperienza ma ripeto che il risultato è assolutamente bugiardo. Avremmo potuto conquistare tre punti…Una sconfitta che brucia tanto”.

ITALIA – LETTONIA 1:2 (1:1/0:0/0:1)

Marcatori: 03:38 (1:0) Marco Insam (Tommaso Traversa); 12:09 (1:1) Andris Dzerins (Guntis Galvins/Kaspars Daugavins) in sup.num.; 58:41 (1:2) Andris Dzersins (Roberts Bukarts)

Formazione Italia: Andreas Bernard (Frederic Cloutier); Thomas Larkin – Luca Zanatta; Armin Hofer – Armin Helfer (A); Alexander Egger – Stefano Marchetti; Enrico Miglioranzi – Daniel Glira; Giulio Scandella – Giovanni Morini – Luca Frigo; Marco Insam – Anton Bernard (C) – Tommaso Traversa; Diego Kostner (A) – Raphael Andergassen – Simon Kostner; Markus Gander – Tommaso Goi – Alex Lambacher; Alleantore: Stefan Mair;

Formazione Lettonia: Elivs Merzlikins (Ivars Punnenovs); Kristaps Sotnieks – Arturs Kulda; Oskars Cibulis – Guntis Galvis; Uvis Balinskis – Ralfs Freibergs; Kristofers Bindulis; Kaspars Daugaviins – Andris Dzerins – Roberts Bukarts; Janis Sprukts – Rihards Bukarts – Miks Indrasis; Gunars Skorvocs – Zemgus Girgensons – Ronalds Kenins; Teodors Blugers; Vitaljs Pavlovs; Gints Meja; Maris Bicevskis; Allenatore: Robert Hartley;

Tiri: Italia 21 (8/10/3) – Lettonia 24 (5/6/13)

Penalità: Italia 1×2’ – Lettonia 3×2’

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