Mondiali U20 ai nastri di partenza

di Miki Faella

Iniziano nella giornata odierna i 43mi mondiali di Top Division in quel di Vancouver e Victoria, British Columbia (Canada).

Classico il formato, con 10 nazionali divise in due gruppi da cinque con gironcino all’italiana; le ultime due classificate battaglieranno per non retrocedere in Prima Divisione (Best of 3, neopromossa la Germania) mentre saranno sfide incrociate ad eliminazione diretta dai quarti di finale col format 1-4 2-3, 3-2, 4-1.

Le sedi designate due anni orsono sono veri punti di riferimento per l’hockey dell’Ovest canadese, con Vancouver a prestare il ghiaccio amico della Rogers Arena, casa dei famosi Canucks della National Hockey League che ospita oltre 18000 spettatori, mentre nell’isola proprio di fronte alla metropoli delle British Columbia, ha sede la città di Victoria, col moderno e funzionale palaghiaccio cittadino (Save-On-Foods Memorial Centre) da 7000 presenze.

Questi i due raggruppamenti
A: Canada, Russia, Repubblica Ceca, Danimarca e Svizzera.
B: Stati Uniti, Svezia, Finlandia, Slovacchia e Kazakhstan.

Inutile dire che i favoriti d’obbligo sono i padroni di casa del Canada, a contare sull’immancabile marea di casa a far da cornice alle uscite dei propri baby-fenomeni, guidati all’esperto head coad alle latitudini canadesi giovanili Tim Hunter, ad affidare all’unico reduce dello scorso successo Maxime Comtois i gradi di capitano. In gabbia i soliti eterni dubbi viste le recenti débâcle canadesi, con Michael DiPietro partente designato ed Ian Scott quale buon backup, a poter comunque sia contare su un reparto difensivo di ottimo livello (attenzione a Bouchard e Brooks) mentre c’è l’imbarazzo della scelta tra gli scorer con LaFreniere, Tippett, Veleno ed Andersson.
Occhi puntati soprattutto sulla selezione degli Stati Uniti, a poter contare su ben 5 reduci dello scorso mondiale, guidati dal sapiente Mike Hastings, che punta senza mezze misure alla vittoria finale; mix poi di realtà tra le file yankee, con diversi giocatori a giocare sia in NCAA sia tra i top-juniores canadesi, usciti quasi tutti da uno dei migliori programmi mondiali di crescita e sviluppo (US National Development), quali i fratelli Hughes, Poelhing, Wahlstrom ed in gabbia si aspettano numero da funambolo per Keyser.
I baby americani avranno già da battagliare nel round robin con Svezia e Finlandia, che nel proprio roster possono contare su giocatori già noti ad alti livelli come Lundstrom, Sandin, Boqvist e Brannstrom, mentre finnici contano sui baby Heponiemi, Kupari e Kakko. Appena sotto la Slovacchia mentre per il Kazakhstan sarà battaglia impossibile per evitare l’ultimo posto.
Per il Canada saranno scogli arcigni dell’Est quale Russia e Cechia; la baby-sbornaja troverà pane per i suoi denti con molti ragazzi della KHL già noti a livello nazionale quali Kovalenko, Khonovanov e Morozov (occhio a Tarasov in gabbia). I cechi dalla loro avranno uno degli attacchi più letali, guidati dalla baby-star Zadina, unito a Necas, Kaut e Skarek.
Chiudono Danimarca e Svizzera, con gli elvetici appena meglio dei danesi, proiettati al relegation round salvo far risultato.
Il primo face-off avverrà nella nottata italiana e potrete seguire le fasi cruciali del torneo iridato rimanendo aggiornati sul nostro sito.

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