Mondiali Donne U18: Coach Fedrizzi ci racconta un pò della sua Italia

Oggi giornata di riposo per tutte le Nazionali impegnate ad Asiago ai Mondiali Under 18 Div. Gruppo A, cosi abbiamo approfittato per tracciare con coach Max Fedrizzi un primo bilancio dopo le prime due giornate in cui l’Italia ha ottenuto una vittoria 1-0 con la Norvegia) e una sconfitta 2-0 con il Giappone nella pima giornata.
Coach quale è il suo bilancio dopo le prime due giornate di questo mondiale?

Max Fedrizzi: Il bilancio di queste due partite è sicuramente positivo, nella prima partita con il Giappone, dopo aver subito la prima rete durante un loro power play siamo riusciti a giocarcela con loro che come si è potuto vedere sono una squadra di tuto rispetto, dove c’è tanta tecnica ma anche grande capacità di applicare gli schemi e muoversi sempre in simbiosi  sia in attacco che in difesa da parte di tutte le linee, e poi la vittoria di ieri con la Norvegia è un piccolo capolavoro da parte delle mie ragazze che hanno sopperito al fisico con tanto dinamismo e molto cuore.

Quali sono invece le aspettative per le partite che verranno nei prossimi giorni?

MF: Mi piace pensare una partita alla volta, ora c’è da pensare alla Ungheria una squadra di tutto rispetto, ma comunque per quanto ho potuto vedere sicuramente una formazione alla nostra portata, è chiaro che in caso di vittoria con l’Ungheria e l’ottenimento della salvezza nei successivi incontri potremmo giocare con la prospettiva di un posto sul podio del torneo.

Quali sono a tuo parere i punti forti della tua squadra e quali invece gli aspetti da migliorare della tua squadra?

MF:L’aspetto positivo che mi piace evidenziare è quello del gruppo che per me  spesso può diventare un fatore rilevante, e poi vorrei sottolineare la capacità di soffrire nei momenti difficili e l’efficacia della nostra fase difensiva che ci ha permesso di subire solo due reti nelle prime due gare. Gli aspetti che invece ritengo debbano essere migliorati sono l’efficacia del tiro e la capacità di andare sul rebound del portiere avversario, perché è evidente che se abbiano un power play dove abbiamo fatto vedere che sappiamo far girare bene il disco come abbiamo fato in entrambi gli incontri, poi per finalizzare occorre fare dei buoni tiri e avere la capacità di essere reattive sui rimbalzi cosi da essere ancora più concreti davanti alla gabbia delle nostre avversarie.

Si ringrazia coach Massimo Fedrizzi e la team leader Evi Zelger per la cortese disponibilità

 

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