Mondiali Divisione 1A: l’Austria farà il suo ritorno in Top Division; la Corea del Sud festeggia una memorabile promozione

di Gabriele Morganti

Si sono conclusi, dopo sette giorni di intenso hockey, i Mondiali divisione 1A giocati a Kiev: l’Austria dopo due anni di assenza torna in Top Division; la Corea del Sud si conferma potenza asiatica e conquista una memorabile e promettente promozione, in vista anche delle Olimpiadi invernali del 2018 che verranno disputate su loro territorio, in quel di Pyeongchang.

Gli austriaci iniziano il Torneo in sottotono per poi riprendersi e scatenarsi completamente nelle ultime due uscite. La loro prima partita termina infatti con la sconfitta rimediata per 3 a 2 dalle mani dai kazaki, i quali guidati dalla doppietta della propria stella, Nigel Dawes, erano riusciti ad imporsi in un match senz’altro importante, che li avrebbe potuti guidare, come ovvio che speravano, verso ben altri lidi. Successivamente comunque i biancorossi ottengono solo vittorie, facendo fuori nell’ordine: 3 a 1 l’Ungheria; 1 a 0 i padroni di casa ucraini; 5 a 0 i coreani, in uno scontro decisivo in chiave qualificazione, dato che un’eventuale nuova battuta di arresto degli austriaci avrebbe senza dubbio compromesso le sorti future di quest’ultimi, ma vinto dai ragazzi di coach Bader con netta superiorità fisica e tecnica nei confronti dei propri avversari, ed anche grazie ad un Lebler in splendida forma, coadiuvato nella sua bella performance dai due Klagenfurter Ganhal e Hunterpfund; e per chiudere in bellezza 11 a 0 i poveri polacchi, tripletta per il solito Lebler, mentre doppietta per il top scorer degli austriaci con nove punti (4+5), il neo acquisto del Karlskrona, Konstantin Komarek.

Si uniscono ai festeggiamenti biancorossi anche i coreani che dimostrano di saper alla grande il fatto loro e, grazie al netto trionfo ottenuto nella seconda uscita ai danni del Kazakhstan per 5 a 2 in rimonta, in seguito alle due reti avversarie di Bochenski e Dawes, mostrano di poter più che meritare la promozione. La Corea del Sud presenta infatti quello che sembrerebbe essere il giusto mix tra naturalizzati e non, possedendo ora una compagine dalle grandi doti di pattino e perseveranza, potendo inoltre anche disporre, in alcuni giocatori, quali ad esempio Sanghoon Shin e Jin Hui Ahn, dell’ottimo tecnicismo. L’unica partita sbagliata di questi Mondiali dalla compagine allenata da coach Paek, risulta difatti essere la disfatta rimediata per mano degli austriaci.

Diverso è invece il discorso per i kazaki che nonostante partissero con tutti o comunque quasi tutti i favori del pronostico essendo i retrocessi, insieme all’Ungheria, dal Mondiale Top Division dello scorso anno e soprattutto, potendo disporre di molti tra i migliori giocatori impegnati in questa manifestazione: Dawes, Boyd, Dallman, St. Pierre, Mikhailis, per citarne solamente alcuni, non sono comunque riusciti a farsi valere come volevano e dovranno così restare per almeno un altro anno in prima divisione. In quarta posizione con sette punti chiude la Polonia; solamente quinta con tre punti l’Ungheria, alla quale basta l’unica vittoria ottenuta, quella all’esordio per 5 a 3 contro l’Ucraina, per evitare la retrocessione, trovata invece, purtroppo per loro, proprio dai padroni di casa gialloblu, i quali faranno dunque ritorno nella divisione 1B.

Classifica Finale

Austria 12 punti; Corea del Sud, Kazakhstan 11; Polonia 7; Ungheria 3; Ucraina 1.

Austria e Corea del Sud promosse in Top Division. Ucraina retrocessa in prima divisione gruppo B.

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