Lugano: un mix di emozioni e sensazioni

(da hclugano.ch) – I due rigori chirurgici di Krüeger e Arcobello, dopo 85 minuti di gioco, hanno sancito ieri sera oltre le 23.00 la fine della stagione sportiva dell’Hockey Club Lugano. I bianconeri escono sconfitti per 4-1 dalla serie di semifinale dei playoff contro i campioni svizzeri in carica, un punteggio che non fotografa l’equilibrio che ha regnato sovrano nelle cinque sfide disputate con il Berna. La differenza è stata minima, questione dei famosi episodi, dettagli, anche di una certa sfortuna – che magari ha compensato la buona sorte che aveva baciato Chiesa e compagni contro gli ZSC Lions – sotto forma di tre autoreti nelle ultime tre partite.

A caldo, dopo tante emozioni, i sentimenti dominanti sono diversi.

L’orgoglio per una squadra che dai tormenti dell’autunno e del primo inverno, sotto la sapiente e razionale guida di Greg Ireland ha saputo rinascere dalle sue ceneri, cementandosi in un gruppo che ha trasudato grinta, generosità e spirito combattivo contro i Titani dell’hockey nazionale. Il rimpianto per una regular season sotto le aspettative che ha consegnato al Lugano gli avversari più tosti nei playoff. La gioia di aver duellato contro ZSC Lions e Berna, schierando con ruoli ben precisi e determinanti per la squadra ragazzi cresciuti nel vivaio come Merzlikins, Ronchetti, Fazzini, Sartori, Romanenghi e Morini. La consapevolezza di poter contare su una Resega che può trasformarsi nel settimo uomo. Quello che smuove la pancia del tifoso in queste ore è quindi un mix di sensazioni e percezioni. In attesa di scelte societarie e di mercato che andranno ponderate nelle prossime settimane senza fretta e con lucidità.

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