Lugano: la legge del cinque

(da hclugano.ch) – Cinque reti a Langenthal, cinque reti in casa con il Davos, cinque reti alle Vernets. Il Lugano chiude una settimana da incubo con quindici gol al passivo, tre all’attivo, l’eliminazione negli ottavi di finale di Coppa Svizzera e due sconfitte in campionato. Paradossalmente, il rendimento dei bianconeri è stato migliore quando oltre mezza difesa era in infermeria. Forse, in quel momento, una maggiore consapevolezza della difficile situazione, aveva aiutato e alcune grandi prove di Merzlikins erano state determinanti. Ora, con il solo Furrer e il lungodegente Kparghai ai box, l’attenzione difensiva è scemata, i portieri non incantano, i troppi errori individuali e le troppe penalità stendono un tappeto rosso per gli avversari.

Ieri sera a Ginevra, per la verità, gli uomini di Shedden hanno fornito una prestazione migliore rispetto a venerdì alla Resega. Fino a metà gara c’è stato equilibrio in pista e gli attaccanti hanno avuto sul bastone qualche ghiotta occasione da rete. Poi sono arrivate cinque inferiorità numeriche praticamente consecutive e i ginevrini hanno segnato le loro classiche reti sporche da sotto misura, nello slot. La classifica è lontana dalle aspettative. Tuttavia, se pensiamo a tutti i problemi incontrati in questi due primi mesi di stagione, non è neppure drammatica. La fatidica linea, per quanto vicina, è dietro.

Ora è necessario focalizzare la concentrazione sulla sfida di Champions di martedì alla Resega contro gli ZSC Lions (ore 19.45). La possibilità di approdare ai quarti di finale della massima competizione europea non capita tutti gli anni. Poi, quattro giorni di stacco non potranno che fare bene. E pure le convocazioni in Nazionale per i vari Ulmer, Hofmann, Walker, Klasen e Zackrisson permetteranno loro di liberare la mente.

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