Lugano: i segnali da Mannheim

(da lugano.ch) – Il Lugano ha espugnato la splendida SAP Arena, conquistando così i suoi primi tre punti in Champions Hockey League. La vittoria con il punteggio di 3-2 è stata tutto sommato meritata anche se a pochi secondi dalla terza sirena le Aquile hanno colpito il palo. Dopo il primo periodo, decisamente dominato dai padroni di casa che lo hanno chiuso sul 2-0, Shedden e Curcio non potevano certo dirsi soddisfatti. Il Mannheim ha approcciato la partita con maggiore ritmo e vigore. Piano piano però, il maggior tasso tecnico dei bianconeri è venuto a galla e le reti di Zackrisson, Gardner e Brunner hanno rovesciato il risultato. Proviamo allora ad isolare alcuni segnali positivi e alcuni segnali negativi della trasferta in terra germanica.

Passata la buriana dei primi dieci minuti, la squadra non ha perso la fiducia nei propri mezzi. La presenza in squadra di parecchi elementi di esperienza, da Hirschi e Vauclair, da Martensson a Gardner e Reuille ha aiutato non poco in questo senso. Rispetto alle ultime stagioni, il potenziale offensivo può essere meglio distribuito. Lo testimonia ad esempio la buona prestazione di entrambi i blocchi di powerplay. Klasen, Martensson e Brunner con Bürgler e Sondell. Zackrisson, Hofmann e Gardner con Fazzini e Ulmer. Tutti e due i quintetti hanno trovato il gol. Le qualità specifiche di Gardner e Zackrisson. Il primo è stato utilissimo nelle situazioni speciali ed ha realizzato la rete più bella della gara con un polsino chirurgico nel sette. Il secondo ha esibito un’incoraggiante visione di gioco.

L’altra faccia della medaglia è senza dubbio l’inizio davvero troppo molle. Anche se l’aver disputato una sola amichevole contro i Ticino Rockets può essere un’attenuante. Anche qualche penalità poteva essere evitata: la coriacea resistenza per 70 secondi a tre contro cinque si è peraltro rivelata il momento decisivo della contesa. Per ora insomma, godiamoci il primo successo stagionale in una partita vera. Con la speranza che martedì 23 agosto alla Resega contro i campioni finlandesi in carica del Tappara Tampere la cornice di pubblico sia all’altezza del prestigio di una competizione internazionale.

Mannheim-Lugano 2-3 (2-0, 0.2, 0-1)

Lugano: Merzlikins; Sondell, Chiesa; Vauclair, Hirschi; Ronchetti, Ulmer; Sartori; Walker, Sannitz, Reuille; Klasen, Martensson, Brunner; Bürgler, Zackrisson, Hofmann; Bertaggia, Gardner, Fazzini; Morini

Assenti: Kparghai e Furrer (inf.)

Reti: 2.52 Wolf (Festerling) 1-0, 4.48 Bittner (Arendt) 2-0, 29.43 Zackrisson (Bürgler, Hofmann) 2-1, 34.31 Gardner (Ulmer, Hofmann, esp. N. Goc) 2-2, 49.54 Brunner (Martensson, Klasen, esp. Tardif) 2-3

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