Lubiana resta un tabù: Renon perde Gara 3 in Slovenia per 6-2

(comun. stampa Rittner Buam) – Venerdì sera i campioni d’Italia del Renon sono stati battuti nettamente dal Lubiana in Gara 3 dei quarti di finale playoff dell’Alps Hockey League. I “Buam” si sono dovuti arrendere in Slovenia per 6-2. Il Lubiana si porta dunque sul 2 a 1 nella serie al meglio delle sette partite. Domenica la formazione di Lehtonen non può sbagliare a Collalbo, altrimenti gli sloveni ritornano a casa con tre “match puck” a disposizione.

Mentre nel Renon è rientrato lo squalificato difensore Andreas Lutz, i padroni di casa hanno dovuto rinunciare all’attaccante Miha Zajc ed al difensore Nik Grahut. Gli sloveni, sostenuti dai quasi 1.200 spettatori presenti, partono comunque fortissimi: dopo soli 44 secondi Gregor Koblar dribbla l’estremo difensore del Renon, Thomas Tragust, segnando il gol del vantaggio. I “draghi verdi” cercano subito il raddoppio, ma Saso Rajsar e comagni sbattono sempre sull’attentissimo Tragust. La più ghiotta occasione per il Renon c’è l’ha Henrik Eriksson in superiorità numerica, ma lo svedese sbaglia davanti a Zan Us. Così dopo 20 minuti il risultato sorride sempre agli sloveni.

Subito dopo la ripresa del gioco il solito Tragust para un backhander di Koblar sulla linea. Dall’altra parte Nejc Brus compie un errorraccio in difesa, ma Manuel Öhler non riesce a superare Us nell’uno contro uno. Al 31° i padroni di casa ci provano con Rajsar, ma Tragust compie un altro miracolo. Poco dopo i “Buam” incassano però il raddoppio sloveno con Gal Koren, che segna un gran gol sotto l’incrocio dei pali. Dopo 38 minuti il Lubiana chiude praticamente i giochi: Janez Orehek cala il tris sloveno.

Nell’ultimo drittel il Renon prova comunque a riaprire il match. Proprio Andreas Lutz trova al 45° con una bella azione personale la rete dell’1-3. Immediata la risposta dei padroni di casa: al 48.43 Zan Jezovsek riporta i suoi sul triplo vantaggio, soli 73 secondi dopo Orehek allunga sul 5-1. Lo strepitoso Orehek però non ha voglia di fermarsi e festeggia poco dopo il suo personale hattrick per il 6-1. A tre minuti dalla sirena Henrik Eriksson firma l’inutile seconda rete dei “Buam”, finisce così 6-2.

HK Olimpija – Rittner Buam 6:2 (1:0, 2:0, 3:2) / Serie 2-1

HK Olimpija: Zan Us (Tilen Spreitzer); Ales Kranjc-Luka Vidmar, Ziga Svete-Kristjan Cepon, Luka Zorzo-Mark Cepon, Nejc Brus-David Planko; Gal Koren-Ales Music-Ziga Pesut, Zan Jezovsek-Saso Rajsar-Gregor Koblar, Nik Simsic-Janez Orehek-Aljaz Chvatal, Luka Ulamec-Martin Bohinc-Anej Kujavec
Coach: Jure Vnuk

Rittner Buam: Thomas Tragust (Raphael Gasser); Alexander Brunner-Ivan Tauferer, Patrik Luza-Imants Lescovs, Christoph Vigl-Andreas Lutz; Henrik Eriksson-Simon Kostner-Thomas Spinell, Olegs Sislannikovs-Dan Tudin-Markus Spinell, Stefan Quinz-Tobias Brighenti-Philipp Pechlaner, Manuel Öhler-Alexander Eisath-Adam Giacomuzzi
Coach: Riku-Petteri Lehtonen

Arbitri: Leopold Durchner, Florian Widmann (Christoph Bärnthaler, Maximilian Gatol)

Reti: 1:0 Gregor Koblar (0.44), 2:0 Gal Koren (32.53), 3:0 Janez Orehek (37.46), 3:1 Andreas Lutz (45.49), 4:1 Zan Jezovsek (48.43), 5:1 Janez Orehek (49.56), 6:1 Janez Orehek (52.22), 6:2 Henrik Eriksson (57.26)

Tiri in porta: HK Olimpija 43 – Rittner Buam 25

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