L’Italia fermata dall’Ungheria nell’ultima gara dell’EIHC di Budapest

(da fisg.it) – Si conclude con un bilancio di una vittoria e due sconfitte il primo Torneo stagionale dell’EIHC. Nell’ultimo impegno di sabato pomeriggio dell’Euro Ice Hockey Challenge di Budapest, la formazione di coach Clayton Beddoes cede alla distanza per 7:1 contro i padroni di casa dell’Ungheria. Un torneo dell’EIHC che si chiude con 5 partite anziché 6 perché la gara tra Corea del Sud ed Ungheria, in programma venerdì’ sera, non ha avuto luogo per problemi tecnici al ghiaccio dello stadio ungherese. Ma il risultato ottenuto contro i magiari non cancella quanto di buono ha fatto vedere la formazione italiana nelle prime due partite contro Corea del Sud, vittoria per 5:2, e Kazakistan, sconfitta per 3:2. Con quattro nuovi innesti, con una formazione sperimentale e giovane, il coaching staff ha tratto sicuramente buone indicazioni per il lungo avvicinamento ai Mondiali di Slovacchia del prossimo maggio. Ora il prossimo appuntamento sarà in Slovenia contro Bielorussia, Ungheria ed i padroni di casa (5-10 febbraio 2019) per la seconda tappa dell’EIHC.

La Nazionale si presenta con il recupero di Armin Hofer mentre Phil Pietroniro è sempre assente. In porta si accomoda Martino Valle Da Rin. Qualche cambiamento nelle linee di difesa e d’attacco rispetto alla gara contro il Kazakistan ad eccezione del quarto blocco d’attacco che è rimasto invariato per tutto il torneo. L’Italia parte di gran carriera ma poi dopo il primo powerplay senza costrutto deve incassare la prima rete. Un passaggio nello slot di Nagy si pianta davanti alla porta italiana dove Sarauer è lestissimo ad insaccare (6’). A questo punto inizia lo show del portiere Heteny che si trasformerà in un muro quasi invalicabile per gli avanti azzurri. Una bella azione permette a Bardaro di andare a colpo sicuro ma l’estremo magiaro sventa. Poi una leggerezza in fase difensiva permette agli ungheresi di riprendere il disco che velocemente arriva a Szabo che non ci pensa due volte e da media distanzaraddoppia con un tiro che Valle Da Rin non trattiene. Poi l’Italia tenta la reazione e Trivellato finalizza una azione in velocità ma ancora una volta la difesa ungherese c’è. Ma gli sforzi degli Azzurri sono premiati dalla caparbia rete di Bardaro che raccoglie un disco alla balaustra, si porta da dietro porta verso il portiere avversario e poi lo trafigge sulla sua respinta.

Nel secondo tempo l’Ungheria cresce di molto trascinata dalla prima linea Gallo-Bartalis-Hari. Passano cinque minuti ed arriva il 3:1: Gallo si avvita davanti alla porta per un tiro sulla cui respinta c’è appostato Hari per il tocco vincente. L’estremo italiano sventa poi un tiro a colpo sicuro di Hari dopo un passaggio in drop di uno scatenato Nagy. L’Ungheria non sfrutta bene il primo powerplay a favore ma poi realizza il 4:1 con un’azione tutta di prima con Sarauer che pesca davanti porta Nagy che realizza un bel goal.

Nel terzo tempo l’Italia lavora meglio ma a concretizzare sono gli avversari. Poszgai con un tiro al volo dopo un passaggio di Terbocs infila la quinta rete. Il penalty killing azzurro comunque è molto efficace e tiene a bada gli avversari per due volte. Poi l’Ungheria non si risparmia. Vas, ricevuto un passaggio da dietro porta, segna il 6:1 mentre il 7:1 è opera di Hari. Da segnalare la costante ricerca di un altro goal dell’Italia nel finale. Un puck si ferma tra i gambali e la linea di porta mentre Marchetti ha sbagliato una ghiotta occasione: solo davanti porta mira al bersaglio grosso e poi sulla ribattuta si fa parare dallo stesso portiere steso a terra. Finisce con la quinta vittoria consecutiva dal 2014 dell’Ungheria contro l’Italia contando Mondiali ed EIHC.

Uno dei veterani di questa Nazionale, Markus Gander, analizza la sconfitta ma fa anche il punto della situazione del torneo: “Questa sera non siamo stati per niente fortunati mentre gli ungheresi sono stati molto determinati a cercare le occasioni giuste. Abbiamo tirato tantissime volte ma il loro portiere ha preso di tutto. Inoltre noi avevamo la partita con il Kazakistan nelle gambe mentre l’Ungheria si è riposata venerdì. Ma questa sconfitta è solo una parte di questo torneo. Ripartiamo dalle cose buone che abbiamo fatto vedere e come squadra possiamo ulteriormente crescere e giocare bene contro chiunque. Credo che ci siano state anche buone indicazioni dal powerplay, dall’inserimento di nuovi giocatori e dalla valorizzazione dei più giovani

Ungheria – Italia 7:1 (2:1; 2:0; 3:0)

Marcatori: 06:17 (1:0) Andrew Sarauer (Gergo Nagy/Daniel Koger); 15:53 (2:0) Daniel Szabo (Istvan Terbocs/Krisztian Szabo Pal); 17:17 (2:1) Anthony Bardaro (Marco Rosa/Alex Trivellato); 25:59 (3:1) Janos Hari (Vilmos Gallo/Istvan Bartalis); 31:00 (4:1) Gergo Nagy (Andrew Sarauer/Daniel Koger); 46:44 (5:1) Tamas Poszgai (Kristian Nagy/IStvan Terbocs); 48:13 (6:1) Janos Vas (Magosi Balint/Bence Szirany); 57:20 (7:1) Janos Hari (Kevin Wehrs/Vilmos Gallo);

Formazione Ungheria: Hetenyi Zoltan (Rajna Miklos); Kevin Werhs – Ray Jesse Dudads; Bence Stipsicz – Tamas Pozsgai; Tamas Laday – Daniel Szabo; Arnold Varga – Bence Szirany; Vilmos Gallo- Janos Hari – Istvan Bartalis; Gergo Nagy – Andrew Sarauer – Daniel Koger; Balasz Somogyi – Janos Vas – Balint Magosi; Kristian Pal Szabo – Krisztian Nagy – Istvan Terbocs; Allenatore: Jarmo Tolvanen;

Formazione Italia: Martino Valle Da Rin (Marco De Filippo); Michael Zanatta – Enrico Miglioranzi; Alex Trivellato – Jan Pavlu; Lorenzo Casetti – Tobias Brighenti; Armin Hofer; Michele Marchetti – Marco Rosa – Anthony Bardaro; Markus Gander – Raphael Andergassen – Alex Frei; Riccardo Lacedelli – Tommaso Traversa – Devin Di Diomete; Marcello Borghi – Simon Kostner – Matthias Mantinger; Allenatore Clayton Beddoes;

Tiri in porta: 36:39 (8, 15, 13) – (17, 12, 10)

Penalità: 3×2’ – 4×2’

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