KHL, western conference: SKA spensierato, il CSKA ora fa sempre più paura

Slovan Torpedo 7
di Gabriele Morganti

Continua la KHL d’ovest governata senza troppi indugi dall’infermabile truppa di coach Znarok.

SKA sulle nuvole

Ben ventuno gol nelle ultime tre partite disputate: 8 a 1 ai danni del Kunlun, 4 a 3 allo Yugra e l’incredibile 9 a 1 rifilato al povero Barys. Numeri impressionanti di una compagine che sta monopolizzando il campionato dal suo inizio, la fine d’agosto, e non vuole fermarsi assolutamente. Il risultato più da bocca aperta è senza dubbio quello arrivato contro i kazaki che sono tornati ad Astana da Pietroburgo con la coda in mezzo alle gambe: Prokhorkin, Ketov, Yakovlev e Plotnikov, dopo diciotto minuti di gioco il risultato era di già 4 a 0 in favore dei rossoblu padroni di casa. Un match senza storie che ha ridimensionato sicuramente il Barys, già reduce, tra l’altro, dalle due sconfitte consecutive rimediate contro il Sibir. A San Pietroburgo invece tutti danno il massimo, tutti donano il proprio prezioso contributo alla causa: due portieri, Koskinen e Shestyorkin, in stato di grazia, il muro difensivo di Hersley e Gavrikov, e la creatività offensiva di Kovi, Gusev e Datsyuk. Parlare però solo di questi pochi sopracitati giocatori è poco, troppo poco, e non dà di certo il giusto merito ai vari Plotnikov, Shirokov, Prokhorkin, Barabanov, Kalinin, praticamente sempre presenti sul tabellino dei marcatori dello SKA; senza contare l’incredibile apporto che Shypachyov è riuscito a dare alla squadra dal suo arrivo: quattro partite, quattro gol e cinque assist. Armata di Pietroburgo che negli ultimi giorni ha poi accolto in rosa il ritorno rappresentato dall’attaccante norvegese Patrick Thoresen, trentaquattro anni e due Gagarin Cup vinte in carriera con la maglia dello SKA.

Il CSKA mette la quinta

Comincia definitivamente a far paura il CSKA di coach Nikitin, le due nette e senza storie vittorie di 3 a 0 contro Salavat e Bars, sembrano aver definitivamente donato le giuste certezze ad una squadra ora pronta per spiccare il volo. Le “Furie Rosse” vincono e convincono e se non ci pensano i soliti Kaprizov, Shalunov e Shumakov a decidere l’incontro, bisogna star tranquilli, perché a portare i tre punti nelle tasche dei rossoblu ci pensano i vari Kuzmenko e Svetlakov, i due giovani dalle mani magiche. I successi sono così arrivati per 3 a 2 ai rigori sul Neftekhimik, per 6 a 3 sul Sochi e per 3 a 1 sull’Admiral.

Jokerit: miglior difesa della KHL

Zapolski perfetto, Ramo quando gioca fa sempre il suo, e i giallorossi con soli cinquanta gol subiti sono la miglior difesa del Torneo. Lo Jokerit è cinico, sa esattamente come far male agli avversari ed è in grado di sbloccare qualsiasi tipo di situazione, pur complicata che sia, grazie ai suoi talentini rappresentati da Tolvanen, Palola e Jensen. 3 a 0 sull’Avangard con Regin, Pihlstrom e Palola a referto; 3 a 2 sull’Admiral con Jensen a siglare il game winner;  e 1 a 0 sullo Yugra con Palola questa volta a deciderla. La coppia stabile della quarta linea, Pihlstrom e Anntila, è tornata a far faville e tutto lo Jokerit ne ha beneficiato. I due sono sempre bravissimi nel trasformare l’azione da difensiva in offensiva, con degli strappi, il più delle volte decisivi, in grado di dividere in due le squadre avversarie. Ultimamente è poi salito di prestazioni anche lo svedese Norman, che ha sicuramente goduto del nuovo compagno di linea, Tolvanen, dato che ha dovuto rimpiazzare l’americano O’Neill, assente, causa infortunio, da una decina di partite.

Loko ancor più giovane

È una Lokomotiv ricca di volti nuovi quella che ultimamente sta scendendo sul ghiaccio, con Polunin e Kartayev fuori dai giochi per un po’, hanno avuto spazio i giovanissimi Alexeyev, Ivanov e Fateyev. Proprio questi ultimi due in particolare tra i protagonisti in occasione della trasferta cinese terminata con la vittoria per 4 a 1 sul Kunlun. Precedentemente invece per lo Jaroslavl era arrivata la sconfitta per 3 a 1 sul difficile ghiaccio di Khabarovsk; mentre ancor prima in quel di Vladivostok ci avevano pensato Kontiola, Talbot e Kozun a far trionfare per 2 a 0 la Loko.

Accesissima lotta playoff

La lotta per le posizioni in post season resta più che accesa, solamente tre punti tra la quinta e la nona posizione, cinque squadre per quattro posti, e nessuna che vuole giustamente cedere il passo alle avversarie. Il Torpedo occupa la quinta piazza ed ultimamente grazie alle solite giocate di Parshin, il numero ventisette sforna assist in quantità industriale, portando al gol una volta Mozer, una volta Galuzin, è riuscito a rimediare ad un inizio di novembre non proprio positivo. I due 2 a 1 consecutivi ai danni del Magnitka sono il simbolo di una squadra che con la giusta concentrazione può dire la sua in ogni occasione, anche se poi nell’ultima uscita quelli di Nizhny Novgorod hanno perso in casa pesantemente per 5 a 1 per mano dell’Avto guidato dall’in formissima Mikhnov. Dimostrazione del fatto però, quest’ultima partita per il Torpedo, che i ragazzi di coach Skudra non trovano facilmente la via del gol e se dunque si trovano a subire troppo in difesa, difficilmente riescono a reagire. Lo Spartak ha due partite in meno ed è un punto sotto al Torpedo: i biancorossi nel mese di novembre hanno perso una sola volta, per 2 a 0 fuori casa contro il Traktor, e per il resto han fatto fuori qualsiasi tipo di avversario, dal Magnitka, all’Avto, dalla Dynamo nel derby, fino addirittura allo SKA. Dergachyov, Podshendyalov e Khokhlachev sono gli assoluti trascinatori di un gruppo che sta attraversando un momento di forma magico, con comunque un Radil ultimamente sempre più al top della condizione e un Leshchenko sempre sul pezzo. I moscoviti di coach Yepachinstev sono senza dubbio una delle squadre del momento. Risultati più convincenti sono arrivati di recente anche per la Dynamo che ha perso per 5 a 3 a Podolsk contro il Vityaz ma che nell’ultima uscita ha sconfitto tra le mura amiche per 2 a 1 l’Avangard, con Daniil Tarasov a decidere l’incontro. Sicuramente il rientro a pieno regime di Bryukvin ha ridato estro all’intero reparto offensivo, con tra l’altro Tereschenko che ha firmato, proprio su assist del numero ottantatre, la sua prima e liberatoria marcatura in stagione nel match vinto per 2 a 0 sullo Yugra. Dynamo che ultimamente ha riaccolto in rosa Komarov, rimasto in tribuna per un po’ di tempo causa infortunio, ma che ha ancora fermo ai box Karsums. Ad occupare l’ottava posizione c’è invece il Sochi che ultimamente sta incontrando qualche difficoltà di troppo, ed ha rimediato le sconfitte per 3 a 1 contro Salavat e Kazan, e per 6 a 3 contro il CSKA, anche se nel mezzo ha trovato i tre punti battendo per 3 a 1 il Neftekhimik, grazie all’ottima prestazione di Collins. In nona posizione ed a pari punti con i Leopardi, c’è il Severstal leggermente ballerino nelle ultime uscite, con quattro sconfitte in cinque partite.

La parte bassa della classifica prende vita

La più viva ad occupare le posizioni di bassa classifica è senza dubbio la Dinamo Minsk: i bielorussi sono solo sei punti sotto a Severtal e Sochi, e vengono dalle vittorie importanti arrivate per 3 a 2 ai rigori sull’Avangard e per 5 a 1 sul Sibir. L’apporto dei canadesi è importante così come però sono vitali le giocate dei giovani Kogalev e Sharangovich, oltre che quelle dei più navigati Stepanov e Pavlovich. Segnali di vita sono invece arrivati dal Vityaz che ha sconfitto per 5 a 3 la Dynamo grazie ai due gol ed un assist del croato Rendulic e ad un finalmente Horak più simile all’Horak che tutti noi conosciamo. Molto bene lo Slovan che, guidato da un Boychuk monumentale, in forma Giochi Olimpici, da sette gol e dieci assist in quattordici partite, ha cominciato finalmente a dare qualche gioia ai suoi tifosi. Sono così arrivate le vittorie contro Amur, Kunlun e Salavat e la sconfitta all’OT contro il Vityaz. Artefice di questo miglioramento in quel di Bratislava è sicuramente il coach Zankovets, subentrato a Riha a stagione in corso, e che è riuscito a dar vigore ad una squadra che appariva smorta e senza alcun obiettivo; e che ha portato un giocatore importante per lo Slovan come Kaspar a tornare finalmente ad esprimersi sui suoi standard. Entrambe le compagini comunque, Vityaz e Slovan, sono distanti più di quindici punti dai playoff. Per quel che riguarda i lettoni di Riga invece, dopo un inizio di novembre che aveva fatto ben sperare, le cose hanno ricominciato a complicarsi.

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