KHL, eastern conference: mette subito nero su bianco il Kazan; battute di arresto per Salavat e Magnitka

di Gabriele Morganti

Mentre ad ovest lo SKA sembra avere di già il comando della situazione, ad est il Kazan vuol mettere sin da subito le cose in chiaro, approfittando delle incertezze di Salavat e Metallurg, con le insidie maggiori che arrivano dalla Siberia.

Eastern Conference: Kazan a punteggio pieno

Con tre vittorie su tre uscite, i ragazzi di coach Bilyaletdinov sono di sicuro la squadra dell’est che più promette bene. Il Bars ha sin qui incontrato poche difficoltà ed ha fatto fuori, nell’ordine: Kunlun, Admiral e Amur. Proprio contro la compagine dell’estremo oriente è arrivato però il successo più sofferto con la rete di Malykhin che giunge proprio nel corso degli ultimi cinque minuti di gara e blocca il risultato sul 2 a 1 finale per il Bars. Per il resto, l’acquisto dell’anno, Andrei Markov, sembra essersi di già ambientato dopo ben sedici anni trascorsi in Nord America: il forte difensore russo ha sin qui all’attivo cinque assist e risulta essere pericoloso in ogni sua proiezione offensiva; discorso simile per l’altro ex NHLer giunto a Kazan, Anton Lander, per lo svedese 26enne un gol ed un assist nelle sue prime tre apparizioni con la nuova maglia.

Avangard in testa ma con una partita in più

Per i ragazzi di Omsk la stagione è iniziata nel migliore dei modi: dieci punti in quattro partite, due vittorie in tempo regolamentare, e due vittorie all’OT. I tre svedesi arrivati nel corso dell’estate, Everberg, Sundstrom e Petterson, si sono subito messi al lavoro ed i risultati non sono tardati ad arrivare: il trio ha infatti maturato cinque punti (4+1) nelle prime quattro uscite di campionato. Inizio di torneo con il botto anche per il goalie Dominik Furch: 0.66 di goal against average e .973 di save percentage. Il talento alla squadra siberiana di certo non manca e, seppur le partenze di Sobotka, Burdasov e Zubov, sono ovviamente dure da digerire, i rossoneri sono comunque riusciti a metter su una compagine di tutto rispetto, con in particolare gli acquisti di Stas, Galimov, Kugryshev e del giovane Koshelev; così come non resta da sottovalutare l’importante apporto che potrà dare nel corso di questa annata il 23enne Faizullin. E se è vero che il buongiorno si vede dal mattino, questo Avangard può ovviamente sperare in grande. È da vedere però come riuscirà a comportarsi, la compagine di coach Skabelka, di fronte ad un avversario di alta classifica, dato che sin qui i rivali sono stati: Riga, Severstal, Torpedo e Spartak.

Il Sibir sfrutta al meglio il pubblico di casa e fa tre vittorie su quattro

Il tifo è senza dubbio una componente dello sport in grado di spostare gli equilibri, quello di Novosibirsk è inoltre uno dei più caldi di tutta la KHL, i giocatori del Sibir questo lo sanno bene e così, sfruttando al meglio il calore del pubblico amico, in questo inizio di stagione tutto casalingo, racimolano nove punti sui dodici disponibili. I siberiani fanno fuori Spartak, Riga e Severstal, per poi venir battuti nell’ultimo incontro disputato dal Torpedo. La giovane coppia rappresentata dal difensore Vereshchagin e dall’attaccante Sharov, arrivato quest’estate dopo la  stagione scorsa passata con ottimi risultati in VHL, sta sin qui decidendo parecchio le sorti dei bianco blu, così come i due nuovi arrivi, Enlund e Bergstrom, autori entrambi di un ottimo inizio di stagione. Non da meno anche la prima settimana da giocatore del Novosibirsk per il veterano vincitore di due Gagarin Cup, Sergei Konkov; mentre un Salak, tornato in grande spolvero quest’anno, è al comando sicuro della gabbia.

Barys e Neftekhimik sanno il fatto loro

Entrambe le compagini sono a nove punti con tre vittorie ed una sconfitta. I kazaki guidati dai soliti Dawes, St.Pierre e Dallmann, sembrano aver pescato alla grande in AHL con gli attaccanti Frattin e Vey, ed il difensore Dietz che non hanno tardato a rendersi protagonisti sul ghiaccio per contribuire ai primi successi dell’Astana arrivati contro Spartak, Severstal e Torpedo, con l’unica sconfitta che giunge per mano della Dinamo Riga. Discorso invece diverso per il Neftekhimik che forse non tutti si aspettavano così competitivo sin dalle prime battute di campionato. La compagine capitanata da Piganovich ha giocato una grande pre season ed ha continuato a far bene anche in queste prime uscite ufficiali. Il nuovo arrivo Yezhov tra i pali ha subito dato la sicurezza necessaria ad una difesa giovane e promettente, fresca del talento di giocatori come ad esempio il 21enne Sharipzyanov. Mentre l’attacco, rinforzato da Rau, Nestrasil, Hanzl e Galimov, sembra esser alquanto profondo e capace di ottime cose, con Poryadin ormai pronto a stupire definitivamente.

L’anima lavoratrice del Traktor

La compagine di Chelyabinsk ha nel forechecking la sua arma migliore, le qualità di pattinaggio dei giocatori del Traktor sono infatti risapute, mentre sembrano mancare le zampate sottoporta, con i gol sin qui arrivati quasi solo dalle giocate del solito duo Yakutsenya – Szczechura, ed in nuovi arrivi Brulè, Polygalov e Videll che stentano a prendere il volo.

L’Avtomobilist del trio canadese: King, Parè e Beck

Per lo Yekaterinburg sono arrivati due successi su tre partite, entrambi importanti, con il primo che vede i rossoneri trionfare per 5 a 2 sul ghiaccio del Metallurg, mentre il secondo li vede vincere, sempre fuori casa, questa volta ai danni del Traktor. Il ritorno di Triamkin e l’arrivo dei tre forti canadesi: King, Beck e Parè, rappresentano senza dubbio la possibilità per l’Avtomobilist di poter puntare in alto, con tra l’altro Golyshev chiamato al riscatto dopo la stagione chiaroscura disputata lo scorso anno.

Il Lada la piacevole sorpresa di inizio campionato

Per la compagine di Togliatti sono arrivati sei punti nelle prime quattro uscite e, soprattutto, prestazioni più che convincenti. I due successi sono quelli ottenuti contro il Neftekhimik e contro l’Avtomobilist, mentre le due disfatte giungono per mano del Magnitka e del Traktor. È un Lada che comunque promette bene: gli arrivi più importanti sono quelli rappresentati dall’attaccante Ashton e dal difensore Genoway, così come quello del portiere ex Dynamo Mosca Lazushin e del ritorno in pompa magna del 20enne Yegor Babenko, dopo due anni passati in WHL; c’è inoltre la voglia matta di stupire del forte attaccante 21enne Denis Zernov, già tre punti (2+1) nelle prime quattro apparizioni per lui. Chissà dunque se il Lada continuerà a portare avanti quanto di buono fatto fin qui.

Partenza incerta per due delle favorite: Metallurg e Salavat

Che il Metallurg non sia quello dello scorso anno è ovvio, e forse un inizio con delle difficoltà era prevedibile: per i vice campioni in carica sono infatti arrivati sei punti nelle prime quattro giornate di campionato, grazie alle vittorie ai danni di Traktor e Lada. Il giocatore più in mostra per i gialloblu resta il solito Mozyakin già a quota sette punti (4+3); con invece Ellison, nuovo arrivo da Minsk, e Kovar a quota tre. Il problema per il Magnitka sembrerebbe però provenire dalla difesa, dodici gol incassati in sole quattro partite sono forse troppi, e rappresentano ovviamente il quanto sia duro fare a meno di giocatori quali Antipin, Lee e Bereglazov, tutti e tre andati a cercare fortuna in Nord America. Per rimpiazzare gli ormai ex tre colossi della difesa del Magnitka sono arrivati Schaus e Denisov. Per quanto riguarda il Salavat invece, la formazione di coach Westerlund punta alla finale di Gagarin, e sicuramente ad Ufa si aspettavano una partenza migliore: tre punti in tre partite è il bottino iniziale dello Yulaev, che dovrà ovviamente cambiare marcia, in attesa che Omark cominci a giocare da Omark.

 

 

 

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