KHL: iniziano oggi le finali di conference; Yugra e Lada fuori dalla KHL

di Gabriele Morganti

Prenderanno il via oggi le finali di conference in KHL, si partirà difatti con lo scontro dell’ovest tra SKA e CSKA con a seguire, nella giornata di domani, quello invece targato est tra Kazan e Chelyabinsk. Il turno precedente ha regalato al pubblico non poche emozioni, ed alla fine restate in piedi ci sono le quattro squadre che hanno dimostrato di essere le più forti, tra le ventisette partenti ad inizio stagione.

Lo SKA di San Pietroburgo è riuscito ad arrivare come da programma a questo punto dell’anno, ed è riuscito a farlo avendo battuto per quattro vittorie ad uno la Loko di coach Kvartalnov. I rossoblu hanno indubbiamente meritato la serie, quelli di Jaroslavl sono sembrati a tratti disorganizzati soprattutto dal punto di vista difensivo, ed hanno proprio per questo pagato un paio di disattenzioni in fase di ripiego che puntualmente andavano a commettere in partita. Con lo SKA certi tipi di errori non è permesso commetterli, non puoi e non devi mai lasciare il fianco indifeso ad un avversario del genere che ha le armi per fare più che male, e ci han pensato dunque un Kovalchuk risolutore ed un Tikhonov eccellente, oltre che un sempre buono tra i pali Koskinen, a trascinare la compagine di coach Znarok per la quarta volta consecutiva alla WCF. L’Armata pietroburghese troverà di fronte a sé, in finale di conference, nel più grande derby tra Armate della stagione, il CSKA: sarà infatti la terza volta in quattro anni che le due squadre si andranno ad affrontare nella WCF, le serie precedenti hanno visto un trionfo ciascuno. Il CSKA dal canto suo per arrivare sin qui ha dovuto eliminare in semifinale lo Jokerit, affare concluso con un 4 a 2 finale sui giallorossi. Il duello tra le due compagini è stato particolarmente emozionante, nelle prime due gare il CSKA aveva a dir poco dominato vincendo con i risultati di 4 a 0 prima, e 2 a 0 dopo; successivamente tra le proprie mura amiche l’Helsinki si era però leggermente ripreso riuscendo a vincere una partita su due, prima di disputare il match più lungo nella storia della KHL, gara 5 in quel di Mosca, dove le due squadre sono restate sul ghiaccio dalle 17.30 fino all’1.30, quando nel corso del quinto overtime lo svedese John Norman ha chiuso i conti sul 2 a 1 per il suo Jokerit, portando quindi la serie a gara 6 all’Hartwall Arena, vinta poi dal CSKA per 4 a 3, al termine comunque di molti batti e ribatti, e con a deciderla la caparbietà del capitano dei moscoviti, Sergei Andronov. La truppa di coach Nikitin aveva dato il via alla stagione con un unico imperativo: “vincere”, ha dimostrato nel corso dell’anno di avere tutte le carte per farlo, ed ora quella che si appresta ad iniziare sarà veramente una battaglia fino all’ultimo secondo tra SKA e CSKA. Per quanto riguarda invece lo Jokerit, tanto di cappello ai finlandesi, i quali hanno disputato una grande stagione, tra le migliori dal loro approdo in KHL, e che a testa alta hanno abbandonato la competizione e salutato il loro campioncino Eeli Tolvanen che si è nel frattempo accordato con i Nashville Predators per continuare in NHL la sua incredibile stagione da diciannove gol e sedici assist in quarantanove presenze da rookie in Kontinental Hockey League.

Ad est la situazione è stata invece sin dall’inizio più delicata, il Salavat non è riuscito a vincere una nuova gara 7 e si è visto eliminato da uno straordinario Traktor che farà il suo gran ritorno in ECF dopo un’assenza che durava dal lontano 2013. Quelli di Chelyabinsk hanno avuto la fortuna/bravura di trovarsi fra le mani il cristallino talento del classe ‘99 Vitaly Kravstov, il quale dopo una stagione regolare dagli ottimi risultati, ha poi disputato, e sta disputando, una post season dai grandissimi numeri: sei i gol e sette gli assist nelle dodici apparizioni fatte in questi playoff per lui sin qui. L’Ufa che partiva quindi come il favorito per il passaggio del turno è stato fermato dalla compagine di coach Gatiyatulin che trascinata come sempre dal proprio caloroso pubblico, ha prima vinto sul proprio ghiaccio per 7 a 1 gara 6, per poi trionfare nella decisiva gara 7 in quel di Ufa per 2 a 1. Un successo quest’ultimo sofferto, ma comunque ottenuto, in una partita in cui certamente il Salavat avrebbe meritato di più, e che ha invece sancito  la sua eliminazione dai giochi: un Francouz straordinario da una parte, ed uno Scrivens che ha lasciato alquanto a desiderare dall’altra sono i due simboli di questa serie finita nelle mani dei bianconeri. Traktor che incontrerà ora in finale di conference il Kazan che dal canto suo ha invece fatto fuori per 4 a 1 il Magnitka, apparso nettamente in difficoltà contro la squadra del Tatarstan. Bars che si presenta senza ombra di dubbio la favorita per il passaggio alla Gagarin Cup Final, molti i giocatori di talento in grado di accendere la partita, molti i difensori in grado di dare stabilità al reparto, ed un’unica incognita: Garipov, portiere che se in giornata difficilmente superabile, ma anche portiere che a volte si lascia andare a cali di concentrazione.

Annunciati i 25 team che prenderanno parte alla KHL 2018-19

Era questione di giorni e la KHL avrebbe deciso i due team che sarebbero stati tagliati fuori dalla prossima stagione. I risaputi obiettivi dei direttori della Lega sono infatti quelli di abbassare il numero di squadre partecipanti a 24, di eliminare i fondi statali destinati ai club, e dell’inserimento di un salary cap; in sostanza quindi i target sono quelli di dar maggiore solidità economica alla Lega, e di permettere una migliore distribuzione dei talenti tra le varie squadre. Le due compagini che sono state quindi tagliate dalla futura KHL sono lo Yugra ed il Lada. La board of director per portare avanti questa decisione ha stilato una vera e propria classifica, prendendo in considerazione vari parametri, i quali vanno dalla richiesta televisiva che le formazioni hanno, ai risultati sportivi ottenuti, dalla media spettatori, alla potenza marketing del marchio, dalla potenza economica, alla regolarità nel pagamento degli stipendi. Altro problema della KHL è sempre stato difatti il pagamento ritardato dei salari, problematica questa che è in parte già stata risolta con l’inserimento di multe particolarmente salate destinate ad aumentare nel tempo, nei confronti di quelle squadre poco regolari nel rapporto con i propri dipendenti; ma che in KHL sperano di cancellare del tutto con l’eliminazione dei team più “deboli”, e con l’inserimento dell’hard salary cap: tipologia di salary cap che non permetterebbe alle compagini di superarlo, neanche pagando una specifica tassa, cosa che invece ora è permessa grazie al soft salary cap.

Questo il programma del Salary Cap in KHL da qui alla stagione 2021-22    

Stagione Salary Cap
Stagione 2018-19 850m di rubli (circa 15m di dollari), “soft”
Stagione 2019-20 800m di rubli, “soft”
Stagione 2020-21 e 2021-22 900m di rubli (circa 16 m di dollari), “hard”

 

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