KHL: il nuovo Helsinki di coach Marjamaki

Helsinki Jokerit - Dinamo Riga, 26 gen '18

Helsinki Jokerit – Dinamo Riga, 26 gen ’18

di Gabriele Morganti

Lo scorso anno ad Helsinki sono riusciti a riscattare la stagione precedente, quella ’16-’17, conclusasi al primo round playoff con i giallorossi a subire un netto quattro a zero per mano dei vincenti della regular season, i moscoviti del CSKA. La Red Army di Mosca nella passata stagione si è nuovamente confermata la bestia nera dei finlandesi, ed ha così fatto chiudere anticipatamente, per la terza volta in quattro anni, questa volta al secondo round, dopo che i giallorossi avevano fatto fuori nei quarti di finale di conference il Sochi, la stagione hockeistica di Helsinki. Sotto la guida di coach Jalonen comunque lo scorso anno l’Hartwall Arena si è potuta divertire abbastanza: il talento cristallino di Eeli Tolvanen, assoluto protagonista del campionato dei giallorossi e non solo, unito alla dinamicità di Nicklas Jensen e Brian O’Neill ha regalato azioni di spessissima fattura e puro spettacolo hockeistico sia nelle situazioni di uomo in più che in quelle di parità numerica.

Helsinki Ice Challenge, Kaisaniemi Park, 2 dic '17

Helsinki Ice Challenge, Kaisaniemi Park, 2 dic ’17

Nuovo coach e giocatori ai saluti

Sul pancone dei Jokerit quest’anno non ci sarà però più Jukka Jalonen, ma bensì Lauri Marjamaki, lui che negli ultimi due anni ha guidato la nazionale finlandese senza però raccogliere grandissimi risultati. Sul fronte mercato non sono ovviamente mancati gli addii, con ad esempio Tolvanen, che già al finire della scorsa stagione era passato ai Predators in NHL, e che quest’anno lo inizierà difatti direttamente tra le file della compagine del Tennessee; hanno lasciato Helsinki anche Huhtala giocatore utilissimo in forechecking e bravissimo nei movimenti senza disco e che è ora un nuovo giocatore del Mannheim; Palola finito in Cina con il Kunlun alla corte di coach Tapola; i difensori Gilroy e Andersen, il primo finito in Svizzera a giocare con il Rapperswill, squadra neopromossa in NLA, il secondo in SHL con il Brynas; e per finire il portiere, Karri Ramo, tornato a vestire la maglia dei Falchi di Omsk.

I rinnovi: l’ossatura della squadra

La dirigenza è stata però bravissima nel trattenere parte dei giocatori che più hanno fatto la differenza nella scorsa annata: Nicklas Jensen, Norman e l’assistente capitano Sami Lepisto saranno quindi ancora di proprietà dei Jokerit per almeno un altro anno; così come il velocissimo Annti Pihlstrom, il 33enne che lo scorso anno causa infortunio non è riuscito ad incidere più di tanto, e cerca ora riscatto.

Le nuove pedine

Geoff Platt con la maglia dell'Ilves nel 2008

Geoff Platt con la maglia dell’Ilves nel 2008

Al fianco degli importantissimi rinnovi sono poi arrivati a rinforzare il roster giocatori di prim’ordine tra cui spiccano i nomi dei due velocisti sul ghiaccio: Platt e Manninen. Il primo è il bielorusso ex CSKA che può vantare 428 presenze in KHL condite da 145 gol e 118 assist; il secondo è il finlandese che ha giocato i suoi primi mondiali senior in carriera proprio in Danimarca lo scorso maggio e che nella passata stagione ha totalizzato 11 gol e 17 assist in 48 presenze con la maglia dell’Orebro in SHL. A rinforzare il reparto difensivo della formazione di coach Marjamaki sono invece arrivati due ex giocatori dell’Iowa Wild in AHL: lo svedese Viktor Loov ed il canadese Alex Grant. Loov è un two way defenseman di 25 anni; mentre Grant è un 29enne con un più che discreto fiuto offensivo, in American Hockey League conta infatti 466 gettoni con 73 gol e 186 assist. Non sono poi ovviamente mancate le firme di quelli che potrebbero essere i talenti del futuro, così il difensore 19enne Eemeli Rasanen, draftato nel 2017 al secondo round dai Maple Leafs, ha firmato un contratto di un anno con i giallorossi; come il centro slovacco, anche lui 19enne, ex Dukla Trencin, Villiam Cacho. In porta a far rifiatare Ryan Zapolski ci penserà invece il lettone che così bene ha fatto lo scorso anno a Riga con la Dinamo: Janins Kalnins.

Una squadra quindi quella di Helsinki come sempre costruita per essere tra le più competitive del campionato: le quattro partecipazioni ai playoff sulle quattro stagioni disputate sono ovviamente il marchio di fabbrica di una squadra ambiziosa che non è però finora mai riuscita a superare le semifinali di conference.

 

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