KHL: CSKA e Kazan a lottare per la Gagarin Cup, Kovalchuk verso la NHL

di Gabriele Morganti

È ormai giunta alle porte la sfida ultima e decisiva per la conquista della decima Gagarin Cup. A scontrarsi sul ghiaccio ci saranno il CSKA ed il Kazan, rispettivamente campioni dell’ovest e dell’est. La Red Army è riuscita così a ritrovare la finale dopo due anni di assenza, ed è ora alla completa caccia di quello che sarebbe il primo titolo dell’era post comunismo. Dal canto suo invece il Bars che ha già alzato al cielo due Gagarin Cup, 2009 e 2010, prenderà parte alla sua quarta contesa per l’alzata di quest’ultima, nessuno può vantare più presenze al top della compagine del Tatarstan.

Il CSKA ha fatto fuori lo SKA per quattro vittorie a due, trascinato da un incredibile Mikhail Grigorenko, autore di una doppietta nella gara decisiva, e da uno straordinario Lars Johansson tra i pali che in più di qualche occasione è subentrato allo zoppicante Sorokin, che si era ultimamente un po’ perso dopo una partenza dei playoff con il botto, ed ha letteralmente abbassato la saracinesca davanti alla sua porta, salvando il risultato per il suo CSKA, esibendosi in grandissime parate, e soprattutto donando così la sicurezza necessaria, per esprimersi nel migliore dei modi, a tutto il reparto difensivo. Moscoviti quindi che avevano la bellezza di tutte le carte in regola per arrivare fino a questo punto e che sono così riusciti a far quello che probabilmente in molti non si aspettavano: far fuori lo SKA, detentore del titolo, e soprattutto assoluto dominatore incontrastato di tutta la regular season, e che in stagione aveva già alzato due trofei, la Opening e la Continental Cup. I protagonisti di questo successo nella WCF del CSKA, oltre ai due di già sopra citati, sono stati dunque i giovanissimi Andrei Kuzmenko, autore di una tripletta nella gara inaugurale, oltre che il solito Kirill Kaprizov, e Valeri Nichushkin; la Red Army che quindi nonostante le assenze pesanti di pedine fondamentali come Telegin, Shumakov e Shalunov, restati fuori rosa per gran parte delle partite nella serie, è comunque riuscita a portare avanti l’obiettivo fissato dalla dirigenza ad inizio anno, e trasmesso poi alla grande a coach Nikitin. Tanto di cappello comunque allo SKA che ha disputato una stagione esemplare ma che ha trovato di fronte a se un CSKA con un’incredibile sete di vittoria.

Ha avuto invece vita più semplice il Kazan nella ECF contro la cenerentola Traktor. Il punteggio finale nella serie ha visto il Bars trionfare per quattro vittorie a zero, ed anche se i successi sono praticamente arrivati tutti quanti di misura, e con un gol di scarto, quelli del Tatarstan hanno decisamente meritato l’approdo alle finali. Ovviamente il Traktor arrivava a questo punto dopo un’estenuante ed emozionante serie, decisa in sette gare, contro il Salavat ed ha probabilmente pagato poi il conto dello sforzo compiuto, dato che i successi del Kazan in questa finale di conference sono praticamente arrivati tutti quanti nel corso del terzo periodo di gioco. La compagine di coach Bilyaletdinov veniva invece da un cammino tutto sommato facile: 4 a 1 sull’Amur e 4 a 1 sul Magnitka; ed aveva quindi per conto suo energia da vendere, e così effettivamente è stato. La squadra di Chelyabinsk ha comunque lottato e sudato fino alla fine, trascinata dal suo incredibile pubblico, ma si è dovuta comunque arrendere all’incredibile passo del Kazan, che può contare su giocatori di un calibro eccezionale, e che quando riesce ad imporre i suoi ritmi, è difficilmente superabile. Complimenti quindi al Kazan, ma complimenti anche però al Traktor che è riuscito ad arrivare dove probabilmente veramente in pochi credevano, riportando la finale della EC a Chelyabinsk dopo cinque anni, e ponendo le basi per quello che può essere un roseo futuro disegnato dalla crescita di giovani quali Kravtsov e Sharov, su tutti.

La finale della Gagarin Cup inizierà con gara 1 sabato 14 aprile alla Tatneft Arena in quel di Kazan. Lo scontro si preannuncia come il più avvincente fra i titani.

Risultati finali di conference

WCF: SKA San Pietroburgo – CSKA Mosca 2-4

ECF: Ak Bars Kazan – Traktor Chelyabinsk 4-0

I primi cambi in panchina

Dopo la non positivissima esperienza di coach Westerlund sul pancone del Salavat, l’uscita alle semifinali di conference con il Traktor, per una squadra che puntava alla Gagarin Cup, unita ad una stagione super altalenante e che ha visto la compagine di Ufa scendere sul ghiaccio e giocare molto spesso in maniera imprevedibile, hanno portato la dirigenza dei verdeblu a porre fine, dopo un solo anno, al lavoro dell’allenatore finlandese in quel di Ufa. L’altro cambio è invece arrivato a Helsinki, dove coach Jalonen dopo due stagioni ha lasciato il posto, per andare ad allenare la nazionale finlandese; al suo posto è arrivato proprio l’ex tecnico dei finnici Lauri Marjamaki.

Ritorno in NHL per Kovalchuk?

Il contratto con lo SKA dell’attaccante medaglia d’oro olimpica terminerà quest’estate, la sua stagione è finita prematuramente e queste sono le sue parole: “Non so cosa il destino mi riserverà, ma per i prossimi due o tre anni vorrei esprimermi in Nord America”.

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