KHL: cerimonia di fine stagione e nuovi palazzi per Dynamo e CSKA

di Gabriele Morganti

Galà di chiusura

Si è tenuta a Mosca la scorsa settimana la cerimonia di chiusura di quella che è stata la decima stagione della KHL  e, come di consueto, al cospetto di tutto il mondo hockeistico russo, e non solo, sono stati premiati i migliori giocatori ed il miglior allenatore dell’annata appena trascorsa. Tra i più in mostra di tutti è stato senza dubbio Nikita Gusev, premiato sul palco per ben tre volte: l’attaccante dello SKA è stato difatti inserito nella squadra dell’anno, ha vinto la stecca d’oro per il titolo di MVP della regular season, ed ha anche ottenuto il titolo di Gentleman on the ice per la sua eccellente condotta e disciplina sul ghiaccio. Sono stati premiati per la corazzata pietroburghese anche Kovalchuk, come marcatore più prolifico della stagione; e Pavel Datsyuk che ha ricevuto il Syrius Prize, in onore dei suoi quattro ori: Stanley Cup, Gagarin Cup, Mondiali e Giochi Olimpici. The Magic Man è difatti il primo giocatore della storia ad aver avuto successo in tutte e queste quattro competizioni. Come miglior allenatore è stato invece ovviamente premiato Zinetula Bilyaletdinov, il comandante della spedizione che ha portato il Bars ad alzare la terza Gagarin Cup della sua storia; mentre il titolo di playoff MVP lo ha ottenuto Justin Azevedo. Al galà c’è stato anche molto Salavat Yulaev: Larsen è stato premiato come difensore più prolifico della stagione; e la linea tutta scandinava quella tra Omark – Kemppainen – Hartikainen è stata invece nominata come la più produttiva di tutta la KHL 17-18. In una stagione che ha invece visto l’esplosione di tantissimi talenti: Kuzmenko, Geraskin, Tkachyov, Zernov, Tolvanen, Svetlakov, Kravtsov, solamente per citarne alcuni, come miglior giovane dell’anno è stato premiato, il fenomeno di Chelyabinsk, il classe ’99 Vitaly Kravtsov.   

Nuove mura

Nuove case hockeistiche per Dynamo e CSKA. La Red Army il prossimo anno giocherà le proprie partite casalinghe al VTB Ice Palace, palazzo che condividerà con i cugini dello Spartak. Si tratta questo di un gran bel cambiamento per i vice campioni in carica dato che questi passeranno dallo giocare di fronte ai cinque mila e poco più del CSKA Ice Palace, ai dodici mila e cento del VTB. C’è molta curiosità infatti nel vedere come il pubblico risponderà a questa evidente chiamata al sostegno, con il CSKA che negli ultimi anni non ha mai presentato medie spettatori all’altezza del proprio nome. La Dynamo invece nell’attesa dell’inaugurazione della nuova arena, da condividere anche con la sezione calcistica della polisportiva, prevista con l’arrivo del nuovo anno, giocherà le proprie partite casalinghe in quella che è la sua vecchia casa spirituale: Leningradka, sede ora della Megasport Arena, che sarà con i suoi dodici mila posti a sedere la sede dei bianco blu per tutto il periodo autunnale.

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