Il Renon vince la Supercoppa sul ghiaccio dell’Agorà. Per il Milano non c’è scampo

di Lorenzo De Vidovich

RenonMilanoUna finale più che agevole per i Rittner Buam, e forse più di quanto si aspettassero. Una serata difficile e quasi da incubo per il Milano, che nell’intera gara, ha saputo tenere testa ai campioni della AlpsHL solo a tratti durante il drittel centrale. Monologo Buam, invece, nella prima e terza frazione: quanto basta per vincere la Supercoppa Italiana 2017, primo trofeo di questa stagione, vinto a casa del Milano. Al di là della gara quasi a senso unico, la finale dimostra un fattore su cui l’intero movimento dovrà ragionare: tra le italiane di prima fascia (quasi tutte altoatesine) e la migliore espressione della neonata iHL, c’è ormai un abisso. Anche con tutti i suoi uomini migliori a disposizione, il Milano è largamente inferiore al Renon privo di stranieri, che schiera in porta il giovane Hannes Treibenreif (titolare del Blue Team Under20, non sfigurerebbe come starter in AHL), sposta Simon Kostner in seconda linea con Julian Kostner e Frei, mette in pista anche un diciassettenne in quarta linea (Pechlaner), e si dimostra squadra molto più pericolosa del team vincitore dell’ultima Coppa Italia e Serie B (che lancia anche il neo-acquisto Edoardo Raimondi). Troppa differenza, manifestata già nel primo periodo, e consolidata ampiamente nel corso dalla gara. Spinto dal pubblico, il Milano ha saputo farsi valere solamente nel secondo periodo, quando comunque si ritrovava a rincorrere il risultato. Complici un Tura ed una difesa non particolarmente in serata, il Renon ha avuto spesso vita facile, e si è anche tolto lo sfizio di segnare in penalty-killing (sesto gol di Tudin). Per il Milano, ora testa alla iHL, per i Buam, supportati da un gruppo accorso dall’Altopiano, decimo trofeo hockeystico, si ritorna ai livelli che gli competono. Una frase aspra da dire, ma purtroppo necessaria. Al Milano resta l’onore delle armi e l’opportunità di aver disputato dopo due anni un match ufficiale con un team di livello superiore. La sconfitta però brucia sia nell’8-3 del punteggio finale, sia nell’amarezza di dover constatare l’assenza dall’hockey italiano di livello perlomeno competitivo. Il risultato è forse anche eccessivo per un Milano volenteroso nel secondo drittel, ma rispecchia la differenza tra i due team.

RenonMilanoLa partita prende già la direzione altoatesina al 2:46: disco nello slot, finta di Tudin e 0-1, poco importa se il primo tiro fu dei Rossoblu, perchè il Renon fa tremare appena entra in attacco col disco, e al 7:11 Julian Kostner sfrutta al meglio l’assist efficace di Borgatello. A 5′ dal termine del primo drittel, i Buam falliscono anche uno shootout, ma al 18:01 ci pensa ancora Tudin per il 3-0 facile e con difesa troppo statica. Il Milano regge il ritmo, ma è già in difficoltà dopo i primi 20′, si vede che si affrontano una squadra che gioca un match a settimana, contro un’altra che scende sul ghiaccio ogni tre giorni.

Nel secondo drittel la musica è diversa, un Milano più determinato prenderà d’assalto la porta del promettente Treibenreif. Al 22:47 capitan Re si fa trovare pronto sulla destra e libera il gol dell’1-3 in superiorità. Ma dalla stessa situazione, il Renon ristabilisce le distanze con Ivan Tauferer al 25:08, sfiorando poco dopo il quinto gol. Fioccano le penalità. Al 30:28 Borghi riesce comunque a far esplodere l’Agorà: recupero del disco in zona neutra, ingresso in attacco e disco nell’angolino alla destra di Treibenreif. E’ il momento migliore dei rossoblù, il Renon non esce dal suo terzo, tanti tiri dei padroni di casa soprattutto con Perna e Borghi, sino a quello a fil di palo di Piccinelli, ma alla prima occasione dopo 5′ di vera sofferenza, fissa il 2-5 al 35:21, disco a Traversa, ben appostato alle spalle di un difensore, fuga solitaria e Tura è trafitto. E’ in pratica il game winning goal che pesa molto sulla gara, avviando così la Supercoppa verso le stecche altoatesine. Il terzo drittel diventa quasi accademia: in avvio Tudin segna in inferiorità numerica con un diagonale che beffa Tura; il Milano fatica, segna con Vanetti in un’azione convulsa – avviata da Raimondi e Asinelli – col disco rimasto troppi secondi nello slot ospite, ma verso la conclusione, cede definitivamente il passo ai Buam nei minuti finali. Al 53:49 Simon Kostner trova la perfetta deviazione nello slot di un invito da posizione defilata, e infine Frei chiude definitivamente i conti. All’Agorà il Renon alza al cielo la Supercoppa.

Hockey Milano Rossoblu – Rittner Buam 3-8 (0-3, 2-2, 1-3)
Reti: 
0-1 Tudin (2.46), 0-2 J. Kostner (7.11), 0-3 Tudin (18.01), 1-3 Re (22.47), 1-4 I. Tauferer (25.08), 2-4 Borghi (30.28), 2-5 Traversa (35.21), 2-6 Tudin (41.40), 3-6 Vanetti (52.37), 3-7 S. Kostner (53.49), 3-8 Frei (56.49)

Hockey Milano Rossoblu: Tura (Pignatti); Schina-Ilic, Radin-Re, Piccinelli-Senoner, Belloni-Fadani; Borghi-Petrov-Vanetti, Asinelli-Terzago-Perna, Colombo-Migliore-Raimondi, Pirelli-Alario-Xamin. Coach: Massimo Da Rin

Rittner Buam: H. Treibenreif (R. Treibenreif); Borgatello-Mair, Lutz-I. Tauferer, Hofer-Vigl; Traversa-Tudin-T. Spinell, Frei-J. Kostner-S. Kostner, Fink-H. Tauferer-Fauster, Pechlaner-Eisath-M. Spinell Coach: Riku-Petteri Lehtonen

Arbitri: Benvegnù, Gruber (C. Cristeli, M. Cristeli)
Tiri: 35-49
Penalità: Milano 6 (12:00)/ Renon 6 (12:00)
Spettatori: 1.549

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