Il Lugano e lo scarso feeling con la Coppa Svizzera

(da hclugano.ch) – Per il terzo anno consecutivo il Lugano abbandona il palcoscenico della Coppa Svizzera allo stadio degli ottavi di finale. Se due anni orsono ad eliminare i bianconeri era stato il Berna, questa volta, come dodici mesi fa, è stata una compagine della Lega cadetta. Il Rapperswil nell’ottobre del 2015 nella fase di transizione tra Fischer e Shedden, il Langenthal ieri sera.

I bernesi si sono imposti con pieno merito con il risultato finale di 5-1. Il Lugano è sceso in pista alla Schoren con il classico atteggiamento della squadra che si sente superiore al cospetto di un avversario di categoria inferiore. Inconsapevolmente tanti giocatori si sono mossi almeno per metà gara come se per imporsi bastasse il minimo sforzo e come se per vincere bastasse l’inerzia. Invece la storia dello sport è piena di situazioni come quella di Langenthal. La squadra “outsider” ci mette l’anima, trova la via della rete e si gasa. La formazione di categoria superiore sonnecchia, si sveglia, magari è anche sfortunata in qualche episodio, ma ormai è troppo tardi.

Il gol di Hofmann poco dopo il 3-0 dei locali ha effettivamente fatto inserire una marcia superiore al Lugano che a tratti ha letteralmente assediato il portiere del Langenthal Mathis. Ma l’estremo difensore di casa ha abbassato la saracinesca mentre sull’altro fronte negli ultimi minuti della partita Kelly e Füglister hanno battuto Manzato, certificando così il tipico clamoroso risultato di coppa.

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