Hockey Legend: Johnny Bower

Chex_Johnny_BowerDopo il dovuto omaggio, del numero scorso, al Lokomotiv Lokomotiv Jaroslavl’ torniamo alla consueta carrellata sui giocatori che hanno fatto la storia dell’hockey su ghiaccio e lo facciamo parlando di Johnny Bower, legenda vivente per i tifosi dei Toronto Maple Leafs, che con la sua sola presenza sugli spalti infiamma ancora le arene alla veneranda età di 93 anni. Bower arrivo tardi all’hockey essendo stato congedato dall’esercito canadese dopo 4 anni di servizio, durante la seconda guerra mondiale, a causa di una artrite reumatoide (aveva mentito sull’età per potersi arruolare, avendo ancora 15 anni). I suoi primi passi tra i professionisti arrivarono nell’immediato dopoguerra con i Cleveland Barons in AHL ma il salto in NHL, cosa impensabile ai nostri giorni, arriva alla soglia dei 31 anni dopo ben 12 stagioni nelle minors. Nonostante la lunga gavetta, Johnny “The China Wall” come era soprannominato dai suoi tifosi, non tarda ad entrare nel cuore dei tifosi, contribuendo in maniera decisiva alla conquista di 4 Stanley Cup negli anni 60 (3 consecutive) e meritandosi, primo tra i giocatori della Maple Leafs Hall of Fame, una statua di bronzo nella Maple Leafs Plaza all’esterno dell’ACC, l’arena di Toronto. Bower, che ha speso quasi la sua intera carriera NHL con la maglia di Toronto (12 stagioni su 15 da Pro con le altre 3 tra le file dei Rangers) anche a livello persona ha ricevuto diversi riconoscimenti venendo selezionato nell’ All Star Team della lega per una volta e vincendo per 2 volte il Vézina Trophy, ironia della sorte non negli anni in cui conquista la Stanley Cup ma la stagione precedente (1960/1961) e quella successiva (1964/1965) alla tripletta di coppe; inoltre è stato inserito dalla NHL nei 100 più grandi giocatori di tutti i tempi in occasione dei festeggiamenti per il centenario della lega, lo scorso anno. Per chiudere un paio di curiosità su Johnny Bower: il suo cognome alla nascita era Kiszkan ma lo cambio una volta arrivato in AHL per renderlo più semplice da ricordare per i cronisti sportivi ed arrivo ad un soffio dal togliere a la palma di portiere più vecchio a scendere in pista a Moe Roberts dei Chicago Blackhawks; Roberts chiuse la sua carriera a 45 anni ma Bower “rischiò” di dover scendere in pista a 55 anni quando nel 1980 firmò un “one day contract” con i Leafs (di cui era scout) per l’improvvisa indisponibilità di Mike Palmateer e Paul Harrison e la difficoltà di far arrivare in tempo il goalie della AHL Vincent Tremblay.

 

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