HC Pinè – Valpellice: si va alla bella

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(comun. stampa HC Pinè) –

IHL – Div. 1 (ex Serie C)  Piné – Valpellice Bulldogs: 6-3 (2-1; 2-1; 2-1)

Seconda giornata dei quarti di finale di IHL – Div. 1.

In tarda serata, nel nevischio dell’Ice Rink Piné, è comparso il pullman dei Valpellice Bulldogs, reduce dalla traversata di un nord Italia travagliato da un nemico invisibile, protagonista di un gioco senza regole. Il risultato della gara di andata parla chiaro: 5 a 0 per i piemontesi. Con ancora l’immagine del pullman negli occhi, chiediamo a Simone Berloffa detto “Sberla”, se le Tigri siano giunte al capolinea: la risposta giunge precisa e risoluta: “no, oggi la portiamo a casa!”

Si inizia, il pubblico un po’ alla volta occupa gli ampi spazi delle tribune, i “boci” delle giovanili si ritrovano in curva sud e come al solito, iniziano a rumoreggiare con strumenti di fortuna. Passano pochi minuti e gli ospiti, con apparente facilità, si presentano in coppia davanti a Cavazzana che protegge il proprio palo, ma nulla può quando il disco transita alla sua destra per il facile gol del vantaggio di Morel. Il Valpellice preme l’acceleratore, “Higway to Hell” si prospetta come la colonna sonora dell’ultimo giro dei viaggiatori di Janez, ma il gruppo c’è e tiene a galla il risultato, finché sul finale di frazione, gli ospiti pasticciano un cambio: ne scaturisce la penalità che metterà Decarli in condizione di mirare con calma ed infrangere finalmente lo shut out di Boaglio. Il Valpellice accusa il coIpo ed i gialloneri ne approfittano, ribaltando le sorti dell’incontro con Ciresa.

Nella ripresa i padroni di casa partono in avanti, il pubblico continua ad affluire ed il mach si fa sempre più interessante, i biancorossi trovano ancora spazio sull’ala sinistra, Cavazzana si esalta in un paio di occasioni mettendoci del suo, Ciresa dispensa consigli ai più giovani ma a metà incontro sono gli ospiti ad azzerare il vantaggio, guadagnando di seguito anche la superiorità numerica. Siamo allo spartiacque, la reazione del Piné è risoluta, come le parole di Sberla: rientra Brezzi e Colombini scarica tutta la rabbia nella porta avversaria, le Tigri prendono in mano la partita e non la mollano più fino alla sirena finale.

Uno spettacolo ricco di colpi di scena che ha senz’altro divertito i presenti, una gara a volte rude ma sostanzialmente corretta, nei pronostici una festa d’addio che non c’è stata: l’ultima parola si potrà dire solo al termine di Gara 3, prevista per sabato prossimo al ”Cotta Morandini” di Torre Pellice. Intanto Dobbiaco e Venosta sono già in semifinale avendo superato rispettivamente Milano ed Aosta, mentre Pieve dovrà attendere come Piné, il responso dell’ultima sfida.

 

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