Canucks: Brock Boeser, un giocatore su cui costruire

di Tiziano Levorato

In questa stagione di transizione per i Canucks – penultimi in Conference, peggio solo Arizona – spicca una stella che sembra destinata a far parlare di se per i prossimi anni. Brock Boeser, ventenne originario del Minnesota, è stata la 23a scelta del draft del 2015, ma Vancouver lo ha lasciato a maturare altri due anni nell’Università del North Dakota ove si è fatto notare fino ad essere convocato in tutte le nazionali giovanili statunitensi che ha portato alla conquista di due medaglie iridate di bronzo.
Ha esordito a marzo nel 2017 proprio contro gli Wild di Minnesota – suo stato natale – e, se il buongiorno si vede dal mattino, ha subito messo a segno un goal.

Il 4 novembre 2017 ha messo a segno un hat trick contro Pittsburgh, ed era dai tempi di Trevor Linden (1990) che un ventenne non entrava in questa speciale graduatoria, piazzandosi cosi dietro in ordine proprio all’attuale Presidente Canucks e a un’altra leggenda, Tony Tanti.
Attualmente ha messo a segno 41 punti in questa stagione, frutto di 22 goal e 19 assist. Questa alta percentuale gli ha permesso di essere convocato per l’All Star Game del 28 gennaio a Tampa Bay.

Tanta fortuna nello sport gli è forse dovuta visto che è cresciuto in una famiglia con un padre malato di Parkinson che a seguito di un incidente stradale ha dovuto abbandonare il lavoro, caricando tutta la gestione familiare sulle spalle della mamma che, per far quadrare il bilancio familiare, ha dovuto svolgere contemporaneamente tre lavori. Per questo motivo Brock – a detta di coach e compagni – pur nel momento positivo di carriera è rimasto umile come le sue origini ed è un “faticatore” anche in allenamento, come se seguisse le orme materne…..

About the Author