Aosta Gladiators: i match report del 4-8 gennaio 2017

(Com. stampa HC Aosta Gladiators)

Under 16, campionato nazionale, Regular season – seconda fase

Mercoledì 4 gennaio 2017 – WürthArena, Egna (BZ), ore 17:45

JT Ora/Egna – HC Aosta Gladiators 6-3 (0-1, 6-1, 0-1)

HC Aosta Gladiators: Giorgio Cosentino, Samuele Della Marra, Philippe Charles, Gianmarco Freydoz, Tommaso Rossi, Sara Belli, Tommaso Luche, Giulio Blanchet, Nicolò Pellegrini, Mattia Cicchetti, David Cicchetti, Edoardo Tappella, Roberto Biccu, Daniele Soranzio, Paolo Gisonna, Pietro Parasacco, Kevin Paillex. Coach: Luca Giovinazzo.

Marcatori (in ordine cronologico): Pellegrini, Tappella, Soranzio.

I Gladiators arrivano ad Egna con le incognite derivanti da una fase del campionato mai vissuta in precedenza e dall’affrontare squadre di cui hanno visto solo i punteggi sui tabellini del girone iniziale. Non è indifferente come impatto, ma una volta sul ghiaccio della WürthArena i nostri capiscono che possono esprimere l’hockey che li ha portati fin qui e si prendono il lusso di aprire le marcature, a 12:42.

Il vantaggio viene mantenuto fino alla fine del drittel e, quello che sulla carta sarebbe un fattore in grado di caricare ancora di più la squadra, apre le porte, complici forse anche la stanchezza e la pressione, ad una frazione dalla performance meno brillante. Gli avversari recuperano ed allungano in otto minuti. Poi, quando il cronometro segna 29:20, i Gladiatori trovano nuovamente il pareggio, ma l’Egna riesce ad approfittare della situazione per altre 4 volte, portando il parziale alla fine del secondo drittel sul 6-2.

Nell’intervallo, coach Giovinazzo ricorda ai ragazzi con quale intensità si fossero espressi nel primo tempo e li invita a ritrovare quella dimensione, anche perché quando non ci sono certezze la sola strategia possibile è vendere cara la pelle. A quel punto, i Gladiators ritornano sul ghiaccio forti delle loro convinzioni e, a dieci secondi dalla conclusione del match (59:50), trovano la rete che dimezza la distanza dagli avversari: 6-3.

Lo score finale è sfavorevole, ma i Gladiatori possono tracciare un bilancio per cui, in due tempi, hanno tenuto testa a una formazione bolzanina. In più, il distacco non abissale significa che le carte in regola per arrivare tra le prime quattro del girone E della seconda fase della “regular season” U16, accedendo così al play-off nazionale, ci sono.

Sabato 7 gennaio 2017 – Patinoire di Aosta, ore 18

HC Aosta Gladiators – Asiago Junior 1935 1-3 (0-1, 0-1, 1-1)

HC Aosta Gladiators: Samuele Della Marra, Antonio Musa, Gianmarco Freydoz, Tommaso Rossi, Sara Belli, Tommaso Luche, Giulio Blanchet, Nicolò Pellegrini, Daniele Demichelis, Mattia Cicchetti, Andrea Veronesi, Edoardo Tappella, Roberto Biccu, Daniele Soranzio, Paolo Gisonna, Pietro Parasacco, Kevin Paillex. Coach: Luca Giovinazzo.

Marcatore: Daniele Soranzio.

Nuovo impegno, in quattro giorni, per l’U16 dei Gladiators, impegnata nella seconda fase del campionato nazionale di categoria. Ad Aosta arriva l’Asiago e il vero handicap per i nostri in questa parte del torneo, messo già in luce dalla trasferta di mercoledì ad Egna, è dato dallo sfidare squadre che giungono da realtà hockeysticamente significative e che non sono conosciute, perché mai incontrate nel girone precedente.

Il punto di forza degli avversari, sulla carta, era nei due goalie: entrambi nazionali, entrambi con pochissime reti subite nei rispettivi tabellini. Si inizia e questo dato prende corpo da subito. La gabbia dell’Asiago risulta impenetrabile. Purtroppo, oltretutto, complice anche qualche fallo di troppo dei nostri, gli avversari riescono ad andare a segno una volta in ognuno dei due primi drittel.

Essere sotto di due reti non è, in fondo, irrecuperabile nell’hockey e nel terzo tempo i ragazzi di Giovinazzo si giocano il tutto per tutto. Purtroppo, la frazione si apre con il nuovo goal avversario. A 58:05, i Gladiators “bucano” finalmente la porta dell’Asiago e continuano a provarci, ma si arriva a 60 minuti su un finale di 3-1.

Nell’insieme, al di là della sconfitta (che lascia purtroppo a 0 punti, per ora, i Gladiators), una prestazione tutt’altro che indegna, considerata soprattutto la caratura degli avversari di questa fase di campionato, ma che necessita di essere messa ancor più a punto. Squadra e coach sono già al lavoro, anche perché sabato prossimo, 14 gennaio, il turno vedrà i nostri in trasferta a Vipiteno, per uno scontro che sarà forse una delle partite più complesse di quelle giocate sinora dai Gladiators. D’altronde, non si dice che l’hockey è maestro di vita?

Serie C, Campionato maschile, Sesto San Giovanni (MI), Venerdì 6 gennaio 2017

HC Diavoli Rossoneri – HC Aosta Gladiators 3-4 SO (0-1, 2-1, 1-1, 0-0, 0-1)

HC Aosta Gladiators: Mattia Joly, Federico Bottani, Fabio Lombardo, Davide Baraldi, Michael Lattanzi, Stefano Sozzi, André Guichardaz, Luca Baraldi, Alessandro Iacovelli, Claudio Dezoppis, Eric Luberto, Simone De Luca. Responsabile: Stefano Sozzi.

Marcatori: Fabio Lombardo, Claudio Dezoppis, Davide Baraldi (nei regolamentari). Davide Baraldi, Simone De Luca (ai rigori).

Malgrado siano solo in dodici, quindi due linee (considerata la presenza di due goalie), i Gladiators tengono testa ai Diavoli per tutti e tre i drittel dell’ultimo incontro della prima fase della regular season del campionato maschile di serie C.

I nostri passano in vantaggio per primi, a 5:13, riuscendo a conservare la distanza fino alla fine della prima frazione. Non solo, in apertura del secondo drittel, a 23:41, riescono ad allungare. Gli avversari riescono però a riportare il risultato in equilibrio, dapprima sfruttando un power play e poi con un goal che arriva meno di due minuti dopo.

Il terzo tempo si apre quindi in parità, ma i Gladiators sbloccano la situazione a 53:14, portandosi di nuovo davanti. Il recupero riesce però nuovamente ai padroni di casa che, nel giro di 120 secondi, rimettono in discussione il risultato finale.

Sul 3-3 si va all’overtime, ma i cinque minuti supplementari non servono a decidere la gara. Lo fanno i rigori, per i quali goalie Baraldi subentra a André Guichardaz, protagonista di un’ottima difesa della gabbia per l’intera gara e meritevole quindi di un riposante avvicendamento.

E’ una strategia che paga. I primi due tiri dei lombardi vanno a vuoto, mentre i valdostani realizzano entrambi i rigori. Sul terzo penalty, i padroni di casa sbagliano nuovamente, ma anche il rigore dei Gladiatori finisce in un nulla di fatto. Decisivo è quindi l’ultimo tiro della serie dei Diavoli, che viene sprecato anch’esso, dando la vittoria ai valdostani.

Si tratta di tre punti preziosi perché, alla fine dei dodici incontri disputati in questa prima fase del campionato, i Gladiators chiudono il Girone Ovest a ventiquattro punti, a pari merito con la capolista Real Torino (i nostri sono però secondi per differenza reti).

Una posizione che consente ai ragazzi di guardare con fiducia alla seconda fase, rappresentata dal Master round (in cui sono in calendario incontri con le protagoniste dell’altro girone, l’est). Si inizia sabato 14 gennaio, andando a rendere visita all’AHC Vinschgau, fanalino di coda (con appena 5 punti) della classifica conclusiva della prima fase, ma guai a sottovalutare l’avversario, in particolare nell’hockey. Forza Gladiatori!

aosta-u14_7dic2016_torre-pellice-csUnder 14, Torneo “Valmora”, Torre Pellice (TO), Venerdì 6/Sabato 7 gennaio 2017.

Girone di qualificazione
Academy Bolzano – HC Aosta Gladiators 1-5
Bolzano Foxes – HC Aosta Gladiators 1-0 SO (ai rigori, dopo 0-0 regolamentare)
HC Valpellice – HC Aosta Gladiators 1-3
HC Pinerolo – HC Aosta Gladiators 1-3
Bulldogs – HC Aosta Gladiators 1-4
Dobbiaco – HC Aosta Gladiators 1-3

Finale 1°/2° posto
Bolzano Foxes – HC Aosta Gladiators 2-3
(Marcatori: Charles, Cicchetti, Madaschi)

Piazzamento finale Gladiators: Primi.

HC Aosta Gladiators: Gabriel Montini, Simone Comiotto, Marco Olivo, Alessia Terranova, Marta Mazzocchi, Nicolò Fanelli, Philippe Charles, David Cicchetti, Fabio Pietromica, Tommaso De Luca, Dennis Perino, Tommaso Madaschi, Julien Diemoz, Mathieu Scala. Coach: Paolo De Luca.

Nel primo briefing della giornata, dopo un viaggio con alba in autostrada e una temperatura decisamente invernale fuori e dentro il “Cotta Morandini”, coach De Luca è – come di consueto – sintetico, ma chiaro, con i ragazzi: “sarà il solo torneo U14 della stagione, per questo vi chiedo soprattutto di divertirvi e giocare ad hockey nell’accezione più collettiva del termine”. I giocatori lo ascoltano e, nella prima partita del girone da sette squadre, contro i bolzanini dell’Academy, avversario tutt’altro che semplice per l’esordio in un torneo che confermerà le aspettative di un livello agonistico elevato, mostrano di aver ricevuto il messaggio.

Nei due drittel da quindici minuti finiscono infatti alle spalle del goalie avversario cinque reti. Non poche, se si pensa che l’Academy arriva proprio dalla terra dell’hockey e che è il primo incontro della giornata, di un tabellone impegnativo, che ne prevede quattro (sui sei del girone) nell’arco di nove ore.

Il match successivo oppone il team di De Luca ad un’altra squadra di Bolzano, i Foxes, allenata da un coach che i frequentatori del “Summer stage” della nostra società conoscono bene: Christian Timpone, fratello di Patrick, già “gloria” del CourmAosta. L’asticella della difficoltà sale ancora, ma i valdostani non si lasciano intimorire dall’hockey veloce e decisamente fisico degli avversari. Tant’è che pressano a loro volta e spesso costringono le volpi a ripiegare in difesa. Sul ghiaccio i Gladiators si vedono, per parte della sfida, decisamente più degli avversari, ma sarà il portiere avversario a fare la differenza, cristallizzando lo score sullo 0-0, dopo i regolamentari. Un punto è conquistato e i rigori mettono in palio la vittoria. Finirà a favore dei bolzanini, con un esito finale che non rende completamente giustizia alla prestazione dei ragazzi, ma chiunque segua l’hockey sa quanta aleatorietà (e poca meritocrazia) vi sia nei penalty.

Il pomeriggio porta la sfida con i padroni di casa del Valpellice (che sono presenti con due formazioni al torneo “Valmora”, questa e i Bulldogs), altro scoglio non da poco sulla tabella di marcia della “due giorni”. I valdostani, com’è successo anche in vari impegni di campionato, “sentono” molto il match: da queste parti l’hockey ha una storia lunga ottant’anni e il blasone è di quelli che compaiono su varie pagine di storia degli sport del ghiaccio. Questa volta, però, sanno che l’energia è quella giusta, che ce la possono fare, che le paure, esattamente come le partite, si possono vincere: riescono infatti a portarsi sul 2-1 e – nel tentativo finale del “Valpe” di riportare il risultato in equilibrio, togliendo il portiere a favore di un sesto uomo di movimento – siglano un netto tris di reti.

Sono le 19, lo stadio si è svuotato, ma per i Gladiators c’è un’ultima partita da giocare, ancora una volta contro una squadra della zona, il Pinerolo. Il ritmo non scende mai e i ragazzi di De Luca sanno che servono punti preziosi, perché con l’accesso alle finali deciso dalla classifica del girone, ogni passo falso può presentare un costo elevato. Spingono e, trasformando anche un rigore per fallo sull’ultimo uomo verso la porta, vincono per tre reti ad una anche questo incontro.

Il “day one” dei Gladiatori si chiude quindi in vetta della classifica, a pari punti con il Dobbiaco. Lo scenario che prende forma per il giorno successivo è a senso unico: vietato perdere, anche perché il sabato porterà la sfida con l’altra capolista, preparando uno scontro carico di significati.

Il secondo giorno del torneo inizia talmente presto che, per strada, non ci sono nemmeno ancora i camion della nettezza urbana. Sul ghiaccio alle 7, ma quando si dice che l’hockey è maestro di vita, sono anche questi gli insegnamenti che i ragazzi ricevono e sono giusti. Chi ha compilato il tabellone, comunque, è stato democratico: la levataccia tocca anche ai padroni di casa, con la seconda formazione allestita per il torneo “Valmora”: i Bulldogs.

Coach De Luca, prima di entrare in campo, aiuta i ragazzi con una lettura della partita che si rivelerà vincente. La squadra avversaria, più che essere un vero collettivo, ruota attorno ad alcuni elementi: la loro marcatura stretta dovrebbe arrestarne la corsa. E così è: i Gladiators fanno poker di reti e i Bulldogs si fermano ad una.

Nel mentre, arrivando alle ultime battute del girone di qualificazione, altri risultati delineano gli scenari successivi. Il Dobbiaco, che conduceva la classifica provvisoria con i Gladiatori, perde inaspettatamente un incontro. Va quindi tre punti sotto, ma essendo il prossimo avversario dei valdostani, se dovesse vincere quella partita andrebbe alla pari e il regolamento parla chiaro: prevale la squadra vincente nello scontro diretto.

Pertanto, ancora una volta, l’ennesima in questi due giorni, i ragazzi di De Luca scendono sul ghiaccio senza alternative. La partita con il Dobbiaco è intensa e la situazione si fa delicata quando gli avversari riescono ad andare a segno, rimontando i valdostani. In queste circostanze, però, si vede la strategicità dei nostri: riequilibrio del risultato e posizione offensiva continuata, perché nell’hockey non esiste la gestione del risultato, ma solo continuare a farlo crescere a proprio favore. Il modello viene applicato con efficacia e, allo scoccare del 30esimo minuto di gioco, è 3-1 per i Gladiators.

Dobbiaco, dopo due sconfitte, è rimasta dietro anche ai Bolzano Foxes. Sulla base della classifica del girone di qualificazione, la finalissima per i primi due posti vedrà quindi i valdostani opposti alla sola compagine che abbia dato qualche pensiero ai Gladiators nella prima fase. Si scende sul ghiaccio con tanto pubblico sugli spalti: ai piemontesi, la squadra che loro chiamano “l’Aosta” piace e gli fa piacere vederla lottare per il gradino più alto del podio.

La partita è combattuta e i valdostani nel primo drittel riescono ad aprire le marcature. Dopo poco, però, la rimonta avversaria. La seconda frazione diventa quella decisiva: i Gladiatori sono messi bene sul ghiaccio, riescono a sfuggire ai difensori avversari e a bloccare i loro attaccanti. Tuttavia, il Bolzano riesce ad allungare, ma i nostri segnano ed è pareggio. Segnano ancora, a cinque minuti dalla fine, ed è il 3-2. Non bisogna accontentarsi, ma nemmeno arroccarsi eccessivamente in difesa. L’ultima azione scorre con la gabbia valdostana salva e il cronometro arriva a zero. I Gladiators hanno vinto il torneo. Contro tutti gli avversari, ma soprattutto contro una situazione generale che, costantemente, li ha obbligati alla vittoria. Un obbligo che loro, guidati abilmente dal loro coach, hanno preso come un piacere.

Durante la premiazione, oltre alla targa d’oro per la squadra, la (gradita) sorpresa: votato dai tecnici delle squadre che hanno preso parte alla “due giorni”, Phil Charles viene eletto miglior difensore del torneo. Un riconoscimento che rende ancora più lieto il ritorno ad Aosta e valorizza ulteriormente l’hockey giocato dai nostri. Stando all’urlo della squadra all’inizio di ogni partita, più di così, a Torre Pellice l’inferno non si poteva scatenare!

aosta-u9_morzine_7gen2017-csUnder 9, Raggruppamento a Morzine (Francia), Sabato 7 gennaio 2017

Chamonix – HC Aosta Gladiators 2-3
Lyon – HC Aosta Gladiators 0-2
Meyrin – HC Aosta Gladiators 5-2
Morzine A – HC Aosta Gladiators 1-2
Morzine B – HC Aosta Gladiators 2-4
Annecy – HC Aosta Gladiators 6-1

HC Aosta Gladiators: Samuel Picco, Ethienne Bredy, Greta Quaranta, Federico Boscolo, Tommaso Lenti, Giacomo Lenti, Stefano Terranova, Didier Tacchella, Federico Sinigaglia. Coach: Davide Picco.

Bilancio ampiamente positivo per i “baby” Gladiators, in una nuova “avventura” oltralpe, per un raggruppamento al quale hanno preso parte in tutto sette squadre. Campo ridotto e cambi fissi servono, oggi come in altre occasioni precedenti, a facilitare la confidenza dei giovani players verso le regole e le dinamiche del gioco, per forgiare quindi gli hockeisti del futuro.

Alla fine, su sei match, i nostri lasciano il passo solo a Meyrin e Annecy, nel primo caso sconfitti per 5-2 e nel secondo per 6-1. Si tratta di due delle squadre più titolate del tabellone. Nel resto della giornata, solo vittorie, per un totale di quattordici reti segnate e nessuna partita chiusa senza andare a marcatura, segno di una grinta che c’è ed è pronta a crescere.

Di che essere soddisfatti, sia per coach Picco, sia per i giovani Gladiatori che stanno accumulando un’esperienza importante, destinata ad essere ricordata da loro sia con tenerezza (come sempre è per uno sportivo, quando guarda ai suoi esordi), sia con gratitudine per gli insegnamenti ricevuti.

aosta-u11_chiasso_7-8gen2017-csUnder 11 (Categoria Svizzera “Piccolo”) – Torneo internazionale TIG a Chiasso (Canton Ticino, Svizzera), Sabato 7/Domenica 8 gennaio 2017

Girone
HC Aosta Gladiators – GDT Bellinzona 1-1/3-2
HC Aosta Gladiators – EHC Buelach 2-0/1-1
HC Aosta Gladiators – HC Lugano 1-1/0-2
HC Aosta Gladiators – Team Asco-Maggia 2-0/3-0
HC Aosta Gladiators – EHC Burgdorf 4-2/3-0

Quarti di finale
HC Aosta Gladiators – HC Como 0-1

Finale 5°/6° posto
HC Aosta Gladiators – EHC Chur C 3-2
(Marcatori: De Santi, Mazzocchi, Giacometto)

Piazzamento conclusivo Gladiators: quinti.

HC Aosta Gladiators: Simone Cosentino, Lorenzo Lamberti, Alessandro De Santi, Luca Reale, Edoardo Muraro, Giorgio Blanchet, Jacopo De Luca, Marco Cosentino, Matteo Giacometto, Matteo Mazzocchi, Loris Mattioli, Sebastiano Madaschi, Luca Cirina. Coach: Luca Giovinazzo e Lorenzo Olivo.

Dodici squadre da Italia e Svizzera, suddivise in due gironi, costituivano la base del TIG (Torneo Internazionale Giovanile) di Chiasso, edizione 2017. Nella prima fase, partite da due tempi di dodici minuti l’uno, con risultato a sé stante. Nell’insieme, un appuntamento “stregato” per i Gladiators, che pur avendo sempre espresso squadre con il trofeo assolutamente a portata (dato testimoniato dai risultati costantemente collezionati nelle fasi eliminatorie), nel tempo non sono riusciti ad arrivare oltre alla terza posizione.

La maledizione si è, in qualche modo, rinnovata nell’edizione di questi due giorni. Nel girone (per la cronaca, il più complesso dei due, viste le avversarie), esordendo contro il Bellinzona, i nostri partono un po’ a rilento pareggiando il primo drittel (ma ci sono i motori ancora da scaldare), poi migliorano e vincono il secondo.

Si arriva così allo scontro con il Beulach, considerata una delle squadre più forti del torneo. La grinta con cui i nostri scendono in campo sorprende gli avversari, che vengono superati 2-0 nella prima frazione. Poi, il ritmo sale e si pareggia 1-1, risultato comunque altamente onorevole.

Se ogni compagine ha una “bestia nera”, per i nostri arriva al terzo match: ed è l’HC Lugano. I valdostani ci provano, decisi a sfatare questo incubo ticinese che va avanti da troppo tempo, ma c’è poco da fare: un pareggio e una sconfitta. Ai nostri non resta che ripetersi uno dei capisaldi dell’hockey (cioé “non sempre si vince”), sapendo che prima o poi avranno ragione degli elvetici.

L’unione tra due team, cioè l’Assonna e il Vallemaggia, è il quarto avversario del girone dei Gladiatori. Si tratta di un avversario non particolarmente pericoloso, ma è un dato sempre insidioso, perché il rischio è di adeguarsi al ritmo avversario e tenere così la guardia troppo bassa. I coach Giovinazzo e Olivo lo sanno, tengono la tensione agonistica elevata e i risultati arrivano: cinque goal in due drittel, con gli avversari a zero.

Il girone si chiude con la sfida con l’EHC Burgdorf, avversario tecnicamente dotato, ma che – visto il finale di giornata – appare in debito di ossigeno una volta sul ghiaccio. Dalla panchina arriva l’ordine di spingere il più possibile e la squadra esegue: arrivano così due vittorie, rispettivamente per 4-2 e 3-0. L’intuizione strategica era quella giusta.

Alla fine del girone, sui dieci drittel giocati, i Gladiators contano 6 vittorie, 3 pareggi ed una sconfitta. Una “tabella di marcia” interessante, che infatti apre d’ufficio le porte verso i quarti di finale. Da qui, il regolamento cambia, passando al risultato unico e, soprattutto, all’eliminazione diretta.

L’avversario che incrocia il cammino dei Gladiatori è l’HC Como. Non una compagine delle più minacciose, ma che risulta ostica per quanto gioca chiusa in difesa. I nostri forse patiscono le energie espresse il giorno prima e non riescono a imprimere il loro ritmo alla sfida. Gli avversari riescono in un tiro della speranza e, forti di un vantaggio nel quale forse non credevano neppure loro, si arroccano. Una politica che, anche se nell’hockey la conservazione è pericolosa, in questo caso paga: lo score finale sarà proprio 0-1 per i lariani.

Sfuma così l’accesso alla semi-finale. La maledizione del TIG ha colpito ancora. I nostri, delusi per un fantasma che non riescono a scacciare, sono decisi però a salvare l’onore e danno il 100% nella finale per il 5°/6° posto, contro l’EHC Chur C. La partita è bella nell’insieme, perché anche gli avversari tenevano a riscattare i loro colori. Alla fine, però, i valdostani hanno la meglio, per 3-2.

Consolarsi non serve a molto, specie in una disciplina dai valori come quelli hockeystici, ma guardando la classifica finale nel torneo, si trova al primo posto l’Ambrì Piotta (che era nell’altro girone), seguito da Lugano e Buelach. Contro la penultima, il miglior risultato è stato un pareggio, ma contro la terza era arrivata anche una vittoria. Insomma, il valore c’è, serve imparare la costanza, che in un torneo ad eliminazione diretta è un ingrediente fondamentale. Però, esistendo la qualità, siamo oltre metà dell’opera…

Under 14, Campionato maschile, Patinoire di Aosta, domenica 8 gennaio, ore 12

HC Aosta Gladiators – HC Chiavenna 15-3 (3-1, 5-1, 7-1)

HC Aosta Gladiators: Simone Comiotto, Marco Olivo, Nicolò Borio, Philippe Charles, Alessia Terranova, Fabio Pietromica, Mathieu Scala, Alessandro Minniti, Alessandro Pica, Nicolò Masoni, Julien Diemoz, Gabriel Montini, David Cicchetti. Coach: Comiotto.

Marcatori: Minniti (4), Pietromica (4), David Cicchetti (3), Charles (2), Scala, Borio.

Il Chiavenna arriva ad Aosta con 6 punti in classifica, contro i 27 dei Gladiators. Tuttavia, i nostri (a formazione sostanzialmente identica) hanno giocato la finale del torneo di Torre Pellice poco più di dodici ore prima, dopo due giorni decisamente intensi sul ghiaccio, e, comunque, l’hockey non consente mai di stare totalmente senza pensieri.

Il fatto che ci voglia quasi metà del primo drittel per trovare la prima rete (per la precisione, 8:21), non tranquillizza, come non lo fa il fatto che, nel giro di due primi, gli avversari pareggino. I Gladiators però, stanchi ma mai domi, non hanno intenzione di lasciarsi dettare l’agenda e tra il 12° e il 16° minuto della frazione, vanno a segno altre due volte.

Portato il risultato sul 3-1, il resto della gara è sostanzialmente in discesa. Il Chiavenna presenta un goalie valido, ma una disposizione sul ghiaccio che non lo rende particolarmente offensivo, né davvero efficace nella difesa della gabbia. Sfruttando questa lettura del ghiaccio, i nostri segnano altre cinque goal nel secondo tempo e sette nel terzo. Una rete per frazione per i lombardi.

Lo score finale, 15-3, assegna ai Gladiators tre punti che portano a 30 il bottino totale, consentendo di mantenere la terza posizione della classifica (ma con una partita giocata in meno rispetto alla seconda, la squadra “bianca” dei Torino Bulls). Prossimo appuntamento, domenica 15 gennaio, quando ad Aosta arriverà l’HC Milano Rossoblù.

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