Ai nastri di partenza i Mondiali U20 Top Division

di Miki Faella

Scattano oggi in Repubblica Ceca i 44mi Campionati Mondiali Under 20 di hockey su ghiaccio, attesissima vetrina dei migliori talenti/prospetti nel panorama hockeystico mondiale; designate ad ospitare l’evento che ci accompagnerà a cavallo dell’anno solare  da oggi sino al 5 gennaio saranno Ostrava e Trinec.

Classico il formato, con 10 nazionali divise in due gruppi da cinque con gironcino all’italiana; le ultime due classificate battaglieranno per non retrocedere in Prima Divisione (Best of 3, neopromossa l’Austria) mentre saranno sfide incrociate ad eliminazione diretta dai quarti di finale col format 1-4 2-3, 3-2, 4-1.

3925FA9A-1A70-4EA2-8C05-2011196985AANel Gruppo A (Werk Arena di Trinec, 5400 spettatori) ci sono i campioni in carica della Finlandia, Svezia, Svizzera, Slovacchia e Kazakhstan mentre è autentico girone infernale il Gruppo B (Ostravar Arena, 10000 spettatori) dove troviamo i padroni di casa della Repubblica Ceca, Canada, Stati Uniti, Russia e Germania.

Con i favori del pronostico ovviamente partirà l’agguerrita seleziona del Canada, dopo aver mancato clamorosamente il podio la scorsa edizione a lasciare con l’amaro in bocca il fortissimo movimento giovanile della foglia d’acero che ovviamente schiererà un attacco semplicemente stellare, ad iniziare dal fenomenale Alexis Lafreniere (foto sopra) quebecois già papabile di prima scelta ai prossimi draft, al pari di Quinton Byfield, Joe Veleno e Dylan Cozens, tutti già in orbita NHL con Capitan Hayton a giocare già ad Arizona che dovrà compensare una buona (e non di più) difesa con Smith, Byram ed il baby Drysdale che dovrà sostenere il vero tallone d’achille canadese dei portieri, con 3 papabili starter ed Hofer (stagione strabiliante la sua) favorito sul duo Daws/Rodrigue per coach Hunter.
La Finlandia, dopo l’exploit Kakko della scorsa stagione (vinse i Mondiali U18, U20 e Maggiori!) punterà nuovamente sul suo infinito gruppo di baby workers in ogni reparto, ad iniziare da Heinola (Winnipeg), Kupari dalla fucina dell’Oulu, Honka per la selezione agli ordini di Helminen, a cullare la baby stella Aatu Raty.

75183B4B-CD28-4ED3-B477-74F8B32A8802Nel trittico rientrano anche gli Stati Uniti di Coach Sandelin, grazie al loro infinito bacino di giovani del programma nazionale (USNTDP) con 5 giocatori già presenti della scorsa rassegna, terminata con l’argento al collo e trascinata dai fortissimi Jack Drury (in foto) e Cole Caulfield, senza dimenticare Wahlstrom, Samuelsson, Pivonka e Knight nello slot; Russia che sarà sempre croce e delizia storica in ogni rassegna iridata, dal buonissimo potenziala ma sempre troppo discontinuo (attenti ad Askarov in gabbia) con le punte di diamante a rispondere al nome di Romanov, Podkolzin e Denisenko.
Svezia che punta senza meno al podio grazie ad una difesa compatta (Soderstrom/Broberg) con i terminali Sandin e Bjornfot a supportare Raymond ed Holtz.

Nomi importanti infine in agenda da segnare magari per il futuro gli estremi Dostal (Cechia) e Hlavaj (Slovacchia) i difensori Seider e Gross (Germania/Svizzera), col duo Pekar e Jenik a far sognare i padroni di casa.

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