AHL: cinque domande a Simon Kostner (Rittner Buam)

(da erstebankliga.at) – A colloquio con Simon Kostner attaccante dei Rittner Buam. Dopo aver vinto la stagione regolare, il Master Round ed il Campionato Italiano, la formazione di Collalbo si appresta ad iniziare sabato la finale della AHL contro Asiago o Jesenice.

La domanda è d’obbligo. Quale squadra preferite incontrare nella finale della AHL?
“Per noi non c’è differenza. Arrivati a questo punto un avversario vale l’altro. Sia Asiago che Jesenice dispongono di un attacco molto potente e che sarà la loro arma migliore. Contro l’Asiago in questa stagione abbiamo vinto sempre. Jesenice, invece, ci ha messo un po’ in difficoltà Ma in finale questi fattori potrebbero non contare.”

Il Renon è arrivato ad un altro obiettivo importante cioè quello di giocare per la conquista del primo titolo di sempre della Sky Alps Hockey League?
“Si è una grande sensazione poter partecipare alla prima finale di questo torneo e per questo vogliamo arrivare fino in fondo. Il nostro metodo di gioco non è cambiato. Giochiamo a quattro linee e tutti possono dare il contributo per vincere le partite. Inoltre parliamo molto tra di noi e l’allenatore. Dopo ogni partita e allenamento cerchiamo di capire le cose che possono essere migliorate per arrivare all’obiettivo.”

Ora che la finale diventa al meglio delle sette gare, cambia qualcosa?
“Ma sicuramente io preferisco giocare ogni due e tre giorni. Lo spazio nelle partite di playoff deve essere molto stretto come una serie best-of-seven ti può dare. L’attesa tra una partita ed un’altra nei quarti di finale e semifinale è stata un po’ lunga. Direi che uno dei cambiamenti che si può fare è quello d’introdurre tutte i playoff con la formula best of seven.”

Negli ultimi tre anni il Renon è sempre arrivato in questo periodo dell’anno a giocarsi le finali playoff. Siete preparati a quello che può essere l’impegno di una finale?
“Certamente abbiamo accumulato tanta esperienza e siamo pronti alla finale. Per esempio due anni contro l’Asiago abbiamo perso Gara 7. È stata una dura lezione ma poi ci è servita l’anno dopo per migliorare e vincere nuovamente. “

Il pubblico è importante in un contesto del genere?
“Assolutamente sì. È importante in casa perché ti fa sentire a tuo agio e ti dà una carica positiva. Ma anche nelle trasferte perché senti la forza dell’avversario e vuoi giocare meglio per dimostrare quanto vali. In questo senso la finale sarà un grande evento sia per noi che per gli avversari.”

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