AHL: cinque domande a Ivan Demetz (HC Gherdeina valgardena.it)

“C’erano molte aspettative dentro e fuori la pista per la nostra stagione. Intendo anche sia da parte della società che dai media e tifosi. Le cose non sono andate come dovevano. La squadra ha anche cambiato allenatore. Ora cerchiamo di tornare ad un livello migliore e gli ultimi risultati ci danno ragione. Siamo al 12° posto ma il 7° posto è a solo 7 punti. Un peccato aver perso delle partite sulla carta facili. Penso alla sconfitta casalinga contro il Klagenfurt II. Ma ora abbiamo imparato la lezione e vogliamo essere quello che siamo sempre stati. Combattere fino all’ultimo secondo e non smettere mai di credere negli obiettivi. Nella seconda fase cercheremo di giocare per conquistare i playoff. Anche se è un’impresa difficile ci proveremo.”

Cosa pensi della nuova stagione della Sky Alps Hockey League?
“Posso dire che questo torneo è di grande interesse. Certamente è il primo anno…qualche cosa deve essere aggiustata. Ma sono convinto della bontà del progetto. Da un punto di vista organizzativo ci sono molto più certezze. Spero che questo torneo possa crescere ulteriormente. Come dice il nome – Alps Hockey League – può ancora accogliere delle squadre che giocano nel nostro contesto. Il fatto di avere tanti avversari e di livello è una cosa molto positiva. Sono convinto anche che è la miglior esperienza per un giovane che vuole crescere nella giusta maniera.”

Quali pensi che siano le squadre più forti di questa lega?
“Posso dire che il Renon ha quantità e qualità ed è sicuramente l’avversario da battere. Il Val Pusteria ha un gruppo di stranieri di grande livello. L’Asiago può dire la sua. La squadra più tecnica ed anche molto forte è stata Jesenice. Ma avendo perso alcuni giocatori non credo possa tornare come era ad inizio campionato. Le squadre austriache sono molto fisiche e ci mettono tanta energia. Credo che questo campionato vada ad integrarsi con quello che è sempre un po’ mancato in Italia: un gioco più dinamico ed un gioco più fisico.”

Il tuo ruolo d’attaccante nella tua squadra?
“Di solito faccio coppia con Diego Iori ma non abbiamo una linea fissa e cambiamo spesso. Cerco di rispettare molto quello che mi dice il coach. Viene prima di tutto la squadra e ciò che è necessario per farla vincere. Mi ritengo una specialista nel penalty killing dove sono spesso utilizzato.”

Nel tuo futuro cosa prevedi?
Ovvio che mi piace giocare e vorrei continuare a farlo. Ma ho anche un lavoro e devo conciliare questo con il fatto di giocare ad hockey. È il destino di molti giocatori. Finché posso, continuerò a divertirmi con le “Furie”.

About the Author