AHL: cinque domande a Giulio Scandella (Asiago)

(da erstebankliga.at) – Giulio Scandella è il terzo marcatore della Sky Alps Hockey League e sta aiutando l’Asiago a risalire in classifica dopo una partenza negativa. Ora la formazione veneta è reduce da quattro vittorie consecutive e vuole ritornare a recitare un ruolo da protagonista.

L’Asiago sta nettamente migliorando le sue performance. Sembrano non esserci mezze misure nei risultati. Come spieghi questo andamento?
“Ci sono stati vari fattori che hanno contribuito a questa doppio andamento. All’inizio ci siamo dovuti adattare ad un gioco nuovo, in un campionato nuovo e con un nuovo allenatore. Poi abbiamo sofferto la mancanza di un paio di giocatori come Colin Long e Federico Benetti. Ma anche all’inizio non giocavamo male. Abbiamo perso alcune partite per pochissimo. Ora con il passare delle giornate, con la nostra maggiore conoscenza, con l’adattamento completo agli schemi di gioco di un ottimo allenatore come Tom Barrasso, siamo molto sicuri di poter rientrare nel Master Round che rimane il nostro obbiettivo principale in questa prima parte di stagione.”

Come giudichi il campionato della SKY Alps Hockey League? E’ stata una decisione giusta?
“Ma direi che sono molto contento di giocare in questo campionato. Il torneo è basato sui giovani e senza i giovani non si cresce nel futuro. Ci vorrà un po’ tempo per vedere i primi frutti ma credo che la strada imboccata è quella più giusta. Rispetto alla Serie A posso dire che l’intensità di gioco è molto superiore agli ultimi due e tre anni. Inoltre giocare sempre contro avversari diversi è molto interessante. Direi anche che le squadre austriache sono molto fisiche e ti devi impegnare molto. Mi piacerebbe un giorno nel futuro pensare che la migliore della SKY Alps Hockey League sia promossa in Erste Bank Eishockey League e l’ultima della EBEL retrocessa in AHL giusto per dare un ulteriore obbiettivo a tutto il movimento. “

Giochi in una linea ‘attacco che sembra abbia molte qualità?
“Si ultimamente gioco con Anthony Nigro e Colin Long. Direi che c’è tutto quello che si può avere in una linea di hockey. La potenza ed il tiro di Anthony, il grande talento di Colin e la mia velocità. Comunque conta sempre tutta la squadra.”

Come ti trovi ad Asiago e come è stato il tuo rientro?
“La mia prima squadra in Europa è stato l’Asiago nel 2003 e mi vengono in mente tanti positivi ricordi. Generalmente in Italia mi sono trovato bene ovunque, visto che ho giocato anche a Milano, Renon, Bolzano e Val Pusteria,  ma ritornare ad Asiago è stato molto bello ed è come se fosse la mia seconda casa.”

Il futuro cosa riserva a Giulio Scandella?
“Per ora penso solo a giocare e mi piace tantissimo quello che faccio. Voglio continuare finché posso e sono nella possibilità di farlo. Poi sceglierò cosa fare.”

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